In greco moderno (neogreco) la parola per dire casa è σπίτι /'spiti/. Questo vocabolo differisce drammaticamente dal greco antico οἶκος /'oikos/, che è andato perduto nell'uso popolare. Qual è l'etimologia di questo singolare σπίτι? Semplice: è il latino hospitium "ospitalità; alloggio".
Come si può vedere, il vocabolo latino, che suonava /(h)o'spitju(m)/ in epoca classica (l'aspirazione iniziale doveva essere tenue e molti parlanti non la realizzavano), è passato in greco prima dell'inizio dell'assibilazione e ha conservato l'occlusiva dentale integra, che si ritrova ancora ai nostri giorni in /'spiti/.
Insistiamo sulla natura volgare del prestito, che non è stato preso da una forma letteraria, ma dalla viva voce. È del tutto evidente che se per assurdo la parola avesse avuto in epoca antica la pronuncia /o'spitsjum/ del latino ecclesiastico, questo suono /ts/ sarebbe stato conservato e trascritto in greco in un modo immediatamente riconoscibile, ad esempio con il digramma τζ: così avremmo avuto *σπίτζι, il che non è.
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