Un'annunciatrice televisiva galvanizzata ha aperto il telegiornale serale con un sorriso smagliante e se ne è uscita annunciando un evento storico, "in grado di cambiare la nostra vita, quella dei nostri figli e dei nostri nipoti". Si tratta del famigerato Accordo di Parigi sul Clima, presentato come una panacea in grado di risolvere una volta per tutte il problema delle emissioni climalteranti. Peccato che esista una futilità di fondo che impedisce alle genti di vedere le cose per come sono.
1) L'elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP) del "black carbon", il carbonio elementare contenuto nelle polveri da combustione, e il massiccio rilascio di metano dovuto allo scioglimento del permafrost sono in grado di vanificare i già dubbi benefici dell'Accordo di Parigi. Per motivi politici, ecco che a queste realtà non si può neanche alludere.
2) I fondi stanziati per i paesi in via di sviluppo (100 miliardi di dollari l'anno!) saranno bruciati in orge e in cocaina, senza produrre alcun risultato - con la possibile eccezione dei soldi dati ai paesi arabi, che finiranno direttamente nelle casse dello Stato Islamico. Stolti sono coloro che cercano di risolvere il problema dei gas climalteranti con misure economiche, essendo l'economia fondata interamente sulla corruzione. Che poi esista un nesso lineare, diretto e quantificabile tra queste misure economiche e il contenimento dell'aumento della temperatura media globale entro i 2 °C, è tutto da dimostrarsi.
3) La natura "vincolante" dell'accordo è di per sé assolutamente ridicola. Cosa faranno se la Cina continuerà a bruciare carbone a manetta? Manderanno un commissario a dire agli alti papaveri del Partito Comunista Cinese: "Bu! Siete brutti e cattivi?" Estorceranno loro denaro, mi dicono. Certo, peccato che questo non ricaccerà le emissioni di CO2 nei camini delle centrali e nei tubi di scappamento delle automobili.
4) Nella loro assoluta cecità, i poteri del mondo non capiscono un fatto molto semplice. Se anche si implementassero misure talmente efficaci da ridurre del 50% tutte le emissioni climalteranti del pianeta - cosa che potrebbe fare soltanto Harry Potter con la sua bacchetta magica - il risultato sarebbe semplicemente un rallentamento del processo di surriscaldamento. Si arriverebbe in venti anni dove arriveremmo in dieci anni senza alcuna misura (scenario BAU, ossia Business as Usual). Si noterà che vent'anni sono un lasso di tempo irrilevante non solo in termini geologici, ma anche in confronto alla durata della storia del genere umano.
5) L'unico rimedio in qualche misura efficace, la riduzione della popolazione umana tramite riduzione della natalità, soprattutto nel Terzo Mondo, è considerato un tabù e non se ne vuole nemmeno parlare. La formula del cosiddetto "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, molto più insensato del classico ghiaccio rovente, o della proverbiale pretesa di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Di più, è una mera invenzione nata per piaggeria nei confronti dei poteri religiosi embriolatrici.
Alla luce di queste semplici ma inesorabili considerazioni, la fine del genere umano e la riduzione del pianeta a una distesa sterile sono cose sommamente desiderabili, in grado di portare la Pace. Qualsiasi misura di mitigazione dei mutamenti climatici, per quanto di dubbia efficacia, è da considerarsi come accanimento terapeutico.
3 commenti:
Concordo. Inoltre, quanto da te enunciato nel punto 2) dimostra chiaramente quanto idioti siano i burocrati e i politici che si riuniscono in vertici piu' dannosi di cio' che si vorrebbe combattere.
In quei vertici burosauri, politicanti e decisori crapulano e ingurgitano a quattro palmenti, poi si fanno procurare dagli albergatori delle "coperte". Tutto ovviamente a spese dei contribuenti. Sono decerebrati completamente privi della benché minima parvenza di senno, il loro è soltanto un delirio indotto dalla "bamba" che aspirano. E' quella polvere mortifera a mandare avanti questo mondo febbricitante e frenetico.
Adesso mi sono chiare molte cose......E "chiare" non è un riferimento alla "bamba" di cui parli.
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