Testo in longobardo (ricostruito):
TUMPO SAZ IN PERGHE MIT TUMPEMO CHINDE IN ARME
TUMP EEZ THER PERG, TUMP EEZ THAZ CHIND:
THER AILAGO TUMPO FERSECHINO THISA UNDA.
AD STRINGENDUM SANGUINEM.
TUMP EEZ THER PERG, TUMP EEZ THAZ CHIND:
THER AILAGO TUMPO FERSECHINO THISA UNDA.
AD STRINGENDUM SANGUINEM.
Trascrizione fonologica (semplificata):
/'tumpo 'sats in 'pɛrge mit 'tumpemo 'khinde in 'arme
'tump 'e:ts θɛr 'pɛrg, 'tump 'e:ts θats 'khind
θɛr 'ailago 'tumpo fer'sɛxino θisa 'unda.
ad strin'jendum 'sangwinem/
'tump 'e:ts θɛr 'pɛrg, 'tump 'e:ts θats 'khind
θɛr 'ailago 'tumpo fer'sɛxino θisa 'unda.
ad strin'jendum 'sangwinem/
Per la pronuncia delle parole latine in questo genere di formule rimando a quanto specificato a proposito dell'incantesimo per curare la paralisi del cavallo.
Traduzione:
Tumpo (uno Stupido) sedeva su un monte con un bimbo stupido in braccio.
La montagna si chiamava Tump, il bambino si chiamava Tump.
Il Santo Tumpo benedica questa ferita.
Per fermare il sangue.
La montagna si chiamava Tump, il bambino si chiamava Tump.
Il Santo Tumpo benedica questa ferita.
Per fermare il sangue.
Testo di partenza in antico alto tedesco (alemannico, XI sec.):
Tumbo saz in berke mit tumbemo kinde enarme
tumb hiez ter berch, tumb hiez taz kint:
ter heiligo Tumbo uersegene tivsa uunda.
Ad stringendum sanguinem.
tumb hiez ter berch, tumb hiez taz kint:
ter heiligo Tumbo uersegene tivsa uunda.
Ad stringendum sanguinem.
Commenti:
Non è chiara l'origine di questo singolarissimo incantesimo. Eleonora Cianci (Università di Chieti) è convinta che si tratti di un calco dell'uso latino del verbo stupeo, da cui anche stupidus è formato. In seguito, stupidus sarebbe stato sostituito da stultus e quindi tradotto in germanico come tumbo, facendo perdere la trasparenza dell'originale.
Questi sono i significati di stupeo riportati sul Dizionario Latino Olivetti online:
1) restare stupito, rimanere attonito, essere stupefatto
2) essere intontito, stordito
3) guardare con stupore, ammirare
4) fermarsi, arrestarsi, rimanere immobile
5) (delle acque) ristagnare; ghiacciare
2) essere intontito, stordito
3) guardare con stupore, ammirare
4) fermarsi, arrestarsi, rimanere immobile
5) (delle acque) ristagnare; ghiacciare
Come si vede, esistono alcuni significati pertinenti: gli ultimi due. Dal concetto di fermare le acque facendole ristagnare o ghiacciare, si sarebbe arrivati infine a quello di fermare il sangue, anche se un simile slittamento semantico andrebbe documentato meglio. Personalmente questa proposta non mi convince molto. La radice protogermanica *dumb- doveva avere in origine sia il significato di "stupido" che quello di "muto". Non si trovano esempi dell'uso di questa radice per indicare l'arresto di un flusso di qualunque natura. Si tenga tuttavia presente che slittamenti semantici singolari si sviluppano spesso in modo indipendente in diversi contesti. Consideriamo ad esempio l'italiano incantare, che ha dato tra le altre cose incantarsi "restare attonito", donde anche "bloccarsi". Così abbiamo incantato "attonito", ma anche "bloccato", detto sia di persona che di congegni di vario genere (in passato di giradischi, poi di mangianastri o di videoregistratori, oggi anche di lettori mp3 o di altri programmi).
La studiosa dell'Università di Chieti riporta un incantesimo in latino del X/XI secolo, che mostra singolari parallelismo con lo Scongiuro di Tumbo:
Stulta femina super fontem sedebat
et stultum infantem in sinu tenebat
siccant montes, siccant valles, siccant venae,
vel quae de sanguine sunt plenae.
et stultum infantem in sinu tenebat
siccant montes, siccant valles, siccant venae,
vel quae de sanguine sunt plenae.
Una donna stolta sedeva su una fonte e teneva in braccio un neonato stolto, si seccano i monti, si seccano le valli, si seccano le vene, che di sangue sono piene.
Ne riporta anche un altro, di poco più antico (X sec.), ma risalente all'opera di Marcello Empirico (IV-V sec.):
Carmen hoc utile profluvio muliebri:
Stupidus in montem ibat, stupidus stupuit;
adiuro te, matrix, ne hoc iracunda suscipias.
Stupidus in montem ibat, stupidus stupuit;
adiuro te, matrix, ne hoc iracunda suscipias.
Carme utile per il flusso femminile: uno stupido andava sul monte, lo stupido si arrestò/si stupì; ti scongiuro, femmina, non incorrere nell’ira.
Questi testi latini, decisamente tardi, potrebbero tuttavia essere adattamenti del testo magico germanico e il nesso causale potrebbe dunque essere invertito. Il primo incantesimo (Stulta femina super fontem) è stato composto in ambiente germanofono, a Berna. Il secondo incantesimo (Stupidus in montem ibat) è stato trascritto da Marcello Empirico in un'epoca in cui nelle Gallie la presenza germanica era massiccia. Anche a costo di essere impopolare, concordo con Grimm nel ritenere che le radici di queste formule vadano cercate nella mitologia germanica. Il Santo Stupido e la donna stupida devono essere della stirpe dei Giganti.
La forma a.a.t. uersegene è un ottativo presente. Nella lingua più antica il verbo era sëganōn, sëgenōn, della coniugazione in -ōn, quindi l'ottativo III pers. sing. era sëgano, sëgeno: evidentemente la diversa coniugazione in -en (< -*jan) dello Scongiuro di Tumbo è un'innovazione. L'origine di queste parole è dal latino signum, inteso come "segno della Croce", donde a.a.t. sëgan. La forma longobarda ricostruita è SECHIN, SEHIN /'sɛxin/, con l'usuale passaggio da /g/ a /x/ (e quindi a /h/ o addirittura dileguata) se seguita da vocale anteriore /e/, /i/. Così il verbo SECHINON, SEHINON, da cui si forma il composto FERSECHINON, FERSEHINON.
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