sabato 26 agosto 2017

ETIMOLOGIA DI OZYMANDIAS


Sappiamo che un epiteto di Ramesse (Ramsete) II era Ozymandias, un tempo adattato in italiano come Osimandia. Il nome regale è stato reso celebre da uno splendido sonetto di Percy Bysshe Shelley. 

OZYMANDIAS   

I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away.

Questa è una traduzione in italiano:

Incontrai un viandante di una terra dell'antichità,
Che diceva: “Due enormi gambe di pietra stroncate
Stanno imponenti nel deserto… Nella sabbia, non lungi di là,
Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte,
E le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità,
Tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava,
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre,
Alla mano che le plasmava, e al sentimento che le alimentava:
E sul piedistallo, queste parole cesellate:
«Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re,
Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!»
Null'altro rimane. Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
Le piatte sabbie solitarie si estendono oltre confine”.

Sono finiti da un pezzo i tempi in cui si prendeva tutto per quello che è senza porsi domande. Ozymandias ovviamente è un nome egiziano, trascritto in greco come Ὀσυμανδύας. Shelley ha tratto la sua ispirazione da un brano di Diodoro Siculo (Biblioteca Storica, 1, 47, 4):

Ἐπιγέγραφθαι δ' ἐπ' αὐτοῦ· «Βασιλεὺς βασιλέων Ὀσυμανδύας εἰμί. Εἰ δέ τις εἰδέναι βούλεται πηλίκος εἰμὶ καὶ ποῦ κεῖμαι, νικάτω τι τῶν ἐμῶν ἔργων. 

Ossia: 

Si trova scritto su di essa: «Sono Ozymandyas, il re dei re. Se qualcuno vuole sapere quanto grande io sia e dove giaccio, superi qualcuna delle mie imprese

Dovrebbe essere chiaro che l'antroponimo è stato filtrato dalla fonetica greca da parte di persone che con ogni probabilità non parlavano l'egiziano. Inoltre doveva rappresentare la forma in uso al tempo in cui gli autori greci la fissarono, non ai tempi di Ramesse II. Se si cerca nei documenti egiziani in geroglifici si trova il corrispondente dell'epiteto in questione. Questa è la sua traslitterazione:

wsr mˁʔ.t rˁ stp n rˁ 

Non va dimenticato che nei sistemi di scrittura degli antichi Egizi erano notate soltanto le consonanti. Una trascrizione egittologica di wsr mˁʔ.t rˁ stp n rˁ è User-maat-ra Setep-en-ra.

Le pronunce egittologiche sono false e convenzionali, vengono usate dagli accademici per rendere pronunciabili le trascrizioni dei geroglifici. Così si interpretano in modo sistematico come vocali i e u le semiconsonanti j e w, si trascrivono con a le consonanti ʔ (glottidale) e ˁ (faringale), quando è necessario si intercala una vocale e tra le altre consonanti. 
Bisogna ora capire come una forma simile, lunga come un poema, sia stata resa in caratteri greci, nella pronuncia demotica, come Osymndýas.

Vediamo di comprendere la formazione del composto.

wsr mˁʔ.t rˁ stp n rˁ = Potente è la Verità del Sole, Prescelto del Sole

ozy- (più propriamente osy-) sta per wsr "potente"; 
ma- sta per
ʔ.t "Verità" (concetto che gli Egiziani non distinguevano da quello di "Giustizia"), trascritto dagli Accadi come -MUA- in NIBMUARIA "Signore della Verità del Sole" (si ricordi che nella scrittura cuneiforme le vocali sono indicate); 
-ndia- sta per n rˁ "del Sole": /an'ri:aˁ/.

La forma greca trascrive piuttosto un'abbreviazione dell'epiteto originale: wsr-mˁʔ.t n rˁ al posto di wsr-mˁʔ.t rˁ stp n rˁ. Infatti di stp /'sa:təp/ "prescelto" non resta traccia nella trascrizione greca, mentre il nome del Sole è pronunciato una sola volta.

/wa:sə-muˁʔa-n-'ri:aˁ/ > OZYMANDIAS (-S è il comune sigmatismo ellenico, di chiarissima origine indoeuropea)

Chiaramente l'accento si ritrae nel passaggio all'inglese, che realizza l'antroponimo faraonico come /ɔzɪ'mændɪəs/. Il carattere -z- usato per trascrivere la sigma originale della forma greca è dovuto chiaramente all'ortografia inglese. 


Ozymandias, la Fantascienza e Alien

Nel film Covenant di Ridley Scott, il nome Ozymandias è pronunciato dal sintetico David, il Messia della Xenogenesi, che conduce il genere umano alla Salvezza. Egli infatti pone le basi dell'Estinzione e per questo deve essere considerato Santo e Benedetto.

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