La formuletta hocus-pocus, usata da illusionisti e giullari anglosassoni, in origine era una bestemmia. Accadde infatti che la formula di consacrazione eucaristica hoc est corpus meum "questo è il mio corpo" venne alterata dai guitti in hoc est porcus meum, frase agrammaticale il cui significato è tuttavia incontrovertibile: "questo è il mio porco". La trasformazione è avvenuta tramite una semplice metatesi. Quindi si è giunti al famoso hocus-pocus /'həʊkəs 'pəʊkəs/ (-oʊ-).
Come accennato, la frase blasfema e guittesca con metatesi non è corretta: se corpus è un neutro (gen. corporis) con il corretto pronome hoc dello stesso genere, è a tutti chiaro che porcus è un maschile (gen. porci), come da antichissima tradizione indoeuropea (< *pork'os). Quindi i pronomi hoc e meum non sono adatti: dovrebbe essere hic est porcus meus, ma a quel punto la parodia della messa cattolica sarebbe stata meno chiara - ed è un fatto che i guitti non si sono mai curati della grammatica latina!
Si noteranno gli slittamenti semantici subiti da hocus-pocus, ben presto usato per indicare gli stessi maghi da strapazzo e i giullari che usavano tale frase nei loro spettacoli. Al giorno d'oggi la locuzione si trova usata col significato di "sciocchezze inventate".
Questo è riportato nel dizionario etimologico Etymonline.com, evitando con grande cura di menzionare in modo esplicito la bestemmia d'origine:
hocus-pocus (interj.)
magical formula used in conjuring, 1630s, earlier Hocas Pocas, common name of a magician or juggler (1620s); a sham-Latin invocation used by jugglers, perhaps based on a perversion of the sacramental blessing from the Mass, Hoc est corpus meum "This is my body." The first to make this speculation on its origin apparently was English prelate John Tillotson (1630-1694).
E ancora:
I will speak of one man ... that went about in King James his time ... who called himself, the Kings Majesties most excellent Hocus Pocus, and so was called, because that at the playing of every Trick, he used to say, Hocus pocus, tontus tabantus, vade celeriter jubeo, a dark composure of words, to blinde the eyes of the beholders, to make his Trick pass the more currantly without discovery.
[Thomas Ady, "A Candle in the Dark," 1655]
[Thomas Ady, "A Candle in the Dark," 1655]
Lo stesso dizionario accosta hocus-pocus a una formula di derivazione latina (hiccus doccius) e a un'altra la cui origine ultima è greca (holus-bolus < gr. holos "tutto" + lat. bolus "grossa pillola", dal gr. bôlos "massa di terra"):
Compare hiccus doccius or hiccus doctius, "formula used by jugglers in performing their feats" (1670s), also a common name for a juggler, which OED says is "conjectured to be a corruption of" Latin hicce es [sic] doctus "here is the learned man," "if not merely a nonsense formula simulating Latin." Also compare holus-bolus (adv.) "all at a gulp, all at once," which Century Dictionary calls "A varied redupl. of whole, in sham-Latin form." As a noun meaning "juggler's tricks," hocus-pocus is recorded from 1640s.
Le cose sono molto semplici: dallo stesso blasfemo hoc est porcus, attraverso hocus-pocus, derivò evidentemente la parola hoax "imbroglio", a dispetto della sua apparenza enigmatica e della sua ortografia esotica. Questo è riportato in Etymonline.com:
hoax
1796 (v.) "ridicule; deceive with a fabrication," 1808 (n.), probably an alteration of hocus "conjurer, juggler" (1630s), also "a cheat, impostor" (1680s); or else directly from hocus-pocus. Related: Hoaxed; hoaxing.
False etimologie
Come sempre accade, c'è chi si diletta ad inventare false etimologie, per ignoranza, per motivi ideologici o per il semplice gusto di aumentare la confusione. Così sono state fabbricate due ipotesi: la prima riconduce hocus-pocus alla figura di un fantomatico mago della tradizione nordica, Ochus Bochus, mentre la seconda cerca le origini della formula nella supposta locuzione gallese hovea pwca, glossata con "scherzo di folletto". Ochus Bochus non ha affatto l'aspetto di un nome norreno e non può essere molto antico: di certo non si deve farlo risalire all'antichità pagana. Alcuni riportano la variante Oker Boker, che sarebbe più congrua, ma nonostante ciò non si trovano informazioni utili. Secondo alcuni Bochus (Boker) sarebbe di un'alterazione del nome di Bacco, tramite passaggio da Bacchus a Bochus, da cui il nome del mago, con parziale reduplicazione del teonimo. Resta il fatto che è più facile che sia stato l'inglese hocus-pocus a dare origine a Ochus Bochus e simili. Se è ben attestato il gallese pwca "folletto", corradicale dell'inglese puck "spirito ingannatore" (dall'antico inglese puca, pucel "folletto"), va detto che *hovea "scherzo" è più che altro fanta-gallese: sembra un masso erratico piovuto dal Paese di Fantàsia. Non sono riuscito in alcun modo a tracciarlo e non pare compatibile con la fonotattica e con l'ortografia delle parole gallesi. Sapete che penso? Il termine doveva essere *howca, ma la -c- è stata letta -e- a causa di una lettura errata dal corsivo ed è stata inventata la forma *hovea, poi diffusa in tutto il Web tramite copia-incolla. Un refuso propagato. Per quanto riguarda questo *howca pwca, posto che davvero sia esistito, sarebbe un prestito da hocus-pocus e non la sua origine.
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