mercoledì 14 novembre 2018


IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Autore: Lloyd Biggle Jr.
Anno: 1953
Titolo originale: Judgement Day
Lingua: Inglese
Tipologia narrativa: Racconto  
Genere: Fantascienza
Sottogenere: Fantascienza apocalittica
Edizione it.: 1984
Editore (it.): Arnoldo Mondadori Editore
Edizione italiana (antologia):
    Catastrofi!, Oscar 1767
Traduttore: Giuseppe Lippi
Dettagli dell'antologia:
    Titolo originale:
 Catastrophes!
    Curatore: Isaac Asimov
    Sezione: Distruzione del sole
Catalogo Vegetti: 


Trama:

Lem Dyer è capace di trasformare in realtà le sue visioni. Ognuna di queste immagini mentali è un possibile futuro, che una volta che l'uomo compie la sua scelta, questa si realizza immancabilmente. Nemmeno lui sa perché, ma è così, questo gli ha insegnato la sua esperienza. Accade però un giorno che viene condannato a morte perché accusato di un atroce delitto che non ha commesso. La folla lo vuole linciare. Mentre Lem si trova sul patibolo, pronto per l'impiccagione, cerca disperatamente qualcosa che lo salvi. Le alternative passate in rassegna non lo convincono. Alla fine però vede il sole esplodere. Ecco la sua scelta!

Recensione:

La breve e secca narrazione di Lloyd Biggle Jr. (1923-2002) si fonda sulla teoria tensionale del tempo con futuro ramificato. Come nel racconto Next (The Golden Man) di Philip K. Dick, del 1954, il protagonista non ha soltanto la facoltà di vedere diversi futuri possibili, ma anche quella di decidere quale si realizzerà. Se il mutante descritto da Dick sceglieva tra varie alternative che non dipendevano dalla sua volontà - in pratica scrutava le possibilità in anticipo - alla fine del racconto si ha quasi l'impressone che l'uomo descritto da Lloyd Biggle Jr. abbia il potere di fabbricarsi dal nulla le visioni e di inverarle con la sua sola forza di volontà. Questo pone gravi interrogativi ontologici. Il sole infatti, stando alle leggi della fisica, non può esplodere senza una causa, così, all'improvviso. Un'esplosione deve originarsi nel nucleo e quindi propagarsi verso la superficie, cosa che non può essere istantanea: date le dimensioni dell'astro, ci vorrebbe del tempo. Quindi l'onda catastrofica dell'esplosione dovrebbe raggiungere la Terra, posta a 149.597.870,7 chilometri dal sole, una distanza che la luce impiega 8,31 minuti a percorrere. Visto che l'esplosione non può viaggiare a velocità superluminali, ne consegue che nel momento in cui Lem Dyer vede il sole esplodere e riversare la distruzione sulla Terra, le cause dell'esplosione devono già essere reali da almeno 8,31 minuti. Quindi, stando così le cose, se davvero il sole esplode e incenerisce ogni cosa sul pianeta... sarebbe esploso comunque, in qualsiasi circostanza, indipendentemente dall'immagine mentale dell'uomo e dalla sua scelta. E se Lem avesse scelto di morire e di non innescare la catastrofe? Cosa sarebbe successo? Come sarebbe stata definita la catena di causazione? Comprendete il paradosso?

Questo è un sito che può aiutare a capire meglio il problema: 


Ecco come viene descritta l'immagine mentale di Lem, che disegna la visione definitiva:

"Il sole estivo, alto e brillante a mezzogiorno, che all'improvviso esplodeva come impazzito, squarciava i cieli, inceneriva la campagna e i vermi umani in un'unica vampa abbacinante, e faceva evaporare i fumi, fondeva il cemento, mandava in ebollizione la polvere sotto i piedi..."

L'annuncio dell'Araldo di Distruzione è sublime, semplicemente sublime! Ben deprimente è invece la descrizione del villaggio in cui Lem Dyer conduce la sua infelice esistenza, un paesino americano dominato dal Ku Klux Klan, in cui il reverendo della Chiesa Metodista è al contempo un Gran Dragone degli Incappucciati - e Gran Maestro della locale loggia massonica, ça va sans dire. Anche se queste connessioni non vengono menzionate esplicitamente, le si può comunque inferire da numerosi indizi. La tipica ottusità statunitense, l'ignoranza essenziale che esala dal suolo, fa sì che un uomo non sposato, che non ha mai avuto la ragazza, che ha fama di essere un po' tocco, sia automaticamente accusato di essere un assassino e un pedofilo, nel momento stesso in cui recupera il corpo estinto di una bambina dalle acque del fiume. L'onda solare, annichilitrice di vermi umani, è in realtà la personificazione di Nemesi, incaricata di rimuovere l'Iniquità! 

Biblioteca Galattica

Questa è la pagina della Biblioteca Galattica dedicata al racconto, con annessa valutazione:

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