domenica 18 agosto 2019

ETIMOLOGIA DI OSSOP, OSEPH 'INFERNO'

Parole di etimologia incerta, Ossop e Oseph indicano questo mondo, l'Inferno. Secondo alcuni, si tratterebbe della Valle di Giosafat di cui in Gioele 3,2: "Io adunerò tutte le nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat. Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni, e del mio paese, che hanno spartito fra di loro." 

La forma Ossop è contenuta nella Redazione di Carcassonne dell'Interrogatio Iohannis, mentre la variante Oseph è contenuta in una glossa alla Redazione di Vienna, che spiega il termine così: "Vallis Josaphat idem sunt, scilicet Oseph et Asco et Infernus et Tartarus et generatio ignis, sed secundum diversas linguas nominantur, non est spiritus neque aliquid vitale, sed locus est, sicut est Bossina et Lombardia et Tuscia".

La Redazione di Carcassonne spiega Ossop come "Principio del Fuoco", usando l'enigmatica parola per indicare l'Inferno in cui Lucibello si è calato dai Cieli del Dio dei Buoni Spiriti: 

"Et cum descendisset deorsum, invenit suum ossop, quod est genus ignis, et postea non potuit descendere deorsum propter flammam ignis ardentis."

Bisognerà assumere la spiegazione di Ossop e Oseph come Valle di Giosafat, data l'assenza di altre proposte plausibili. Tale luogo biblico era infatti associato all'idea di Fine dei Tempi e ritenuto sinonimo di Armageddon. L'etimologia ultima sarebbe dunque dall'ebraico Yehoshaphat (יְהוֹשָׁפָט) 'Dio ha giudicato'.

Non c'è contraddizione alcuna in queste definizioni di "paese come la Bosnia, la Lombardia o la Toscana" e al contempo "Principio del Fuoco". Questo mondo è l'Inferno, è l'Abisso, definito proprio come l'Estrema Palude dei testi manichei. Infatti è il luogo in cui gli Spiriti Caduti sono stati intrappolati. Quando giungerà la Fine dei Tempi, gli elementi da cui sono state plasmate le sue forme visibili saranno dissolti e tutto in esso arderà. Anche questo trova rispondenza nelle fonti manichee antiche - ma soprattutto nel Vangelo, letto con la corretta Esegesi.

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