venerdì 4 dicembre 2020

 
LA NECROFILA 
 
Titolo originale: Love Me Deadly
AKA: Queen of evil, La regina del male; Amami mortalmente
Anno: 1972
Paese: Stati Uniti d'America
Lingua: Inglese
Genere: Horror, erotico, drammatico  
Durata: 95 min
Colore: C
Specifiche tecniche: Technicolor
Regia: Jacques Lacerte (aka Jacques La Certe)
Soggetto: Roger Wall, Robert Cleere, Jacques Lacerte; 
    Buck Edwards (non accreditato) 
Sceneggiatura: Roger Wall, Robert Cleere, Jacques Lacerte
Produttore: Buck Edwards
Produttore associato: Charles W. Geiger, H.B. Halicki
Produzione: BUCK EDWARDS PER UNITED TALENT
      PRODUCTION
Distribuzione: INTEFILM, FUTURAMA, EUREKA VIDEO
Direttore della fotografia: David Aaron
Direttore artistico: Steve Peterson
Colonna sonora: Phil Moody
Montaggio: Leo H. Shreve
Trucco: Al Fleming, Bob Westmoreland, J. Shealy 
Fonico: John Speak
Assistente alla regia: Tom Doniger
Interpreti e personaggi: 
    Mary Charlotte Wilcox: Lindsay Finch 
    Lyle Waggoner: Alex Martin 
    Christopher Stone: Wade Farrow
    Timothy Scott: Fred Mcsweeney 
    Michael Pardue: Padre di Lindsay
    Dassa Cates: Cameriera
    I. William Quinn: Billy-Jo, il prostituto
    Terri Anne Duvalis: Lindsay bambina 
    Louis Joeffred: Collega di Mcsweeney
    Bruce Adams: Collega di Mcsweeney
    Barbara Fisher: Prostituta
    Barbra Rae: Prostituta
    Edith Sills: Madre di Alex
    Irving Rose: Invitato a cena
    David Aaron: Invitato alla festa (non accreditato)
    Buck Edwards: Satanista calvo (non accreditato)
    H.B. "Toby" Halicki: Pilota da corsa
    Michael Jacobs: Schiavo d'Amore
    Bob Harks: Predicatore
    Jacques Lacerte: Cadavere barbuto (non accreditato)
    Bob Westomreland: Secondo cadavere baciato da Lindsay
        (non accreditato)
Location: Melrose Av., Whashington Blvd., Marina del Rey,
      Whittier, Los Angeles, California, US 
Budget: 42.500 dollari US

Trama: 
Lindsay Finch è una bellissima ereditiera bionda che vive a Los Angeles in un continuo andirivieni tra feste e vernissage. La sua esistenza potrebbe sembrare paradisiaca, se non fosse per un dettaglio di non poco conto. Lindsay è una necrofila! Si eccita soltanto avendo contatti con cadaveri di uomini. Li bacia e si struscia, raggiungendo in questo modo l'orgasmo. Per soddisfare il suo bisogno, si veste a lutto e si reca a veglie funebri di sconosciuti. Quando nessuno guarda, si avvicina al defunto e avvicina le labbra alle sue. L'affascinante donna ha una vera e propria ossessione per suo padre, morto in circostanze traghiche quando lei era bambina: spesso lo sogna ad occhi aperti e sprofonda nell'irrealtà. Per contro, l'interesse che nutre per i suoi numerosi corteggiatori è nullo. Si fa baciare ma presto li respinge. Uno di loro, il biondiccio e robusto Wade Farrow, cerca di possederla e arriva a ciucciarle un seno, ma lei reagisce graffiandolo sulla faccia e spingendolo via. Durante l'ennesima veglia funebre, Lindsay attrae l'attenzione dell'impresario delle pompe funebri, Fred Mcsweeney, che le rivela di essere a sua volta un necrofilo e la invita a un ritrovo tra suoi simili. Si tratta di un giro molto pericoloso. Fred è il capo di una setta satanica dedita a orge con cadaveri, e si procura attivamente il materiale necessario. Adesca un prostituto femmineo, lo attira in un laboratorio tassidermico, lo immobilizza e lo dissangua recidendogli una carotide, per pompargli dentro la formalina e imbalsamarlo mentre è ancora vivo. Il primo incontro di Lindsay con questa pericolosa conventicola non è dei più riusciti: la donna rimane atterrita alla vista di un macabro rituale e fugge via urlando. Nel frattempo Wade, stanco di essere rifiutato e folle di gelosia, decide di seguire la sua amata, temendo che possa andare per angiporti a prendere gli uccelli. Arriva alla villa ove si incontrano i satanisti e viene ucciso con uno stiletto. Lindsay ancora una volta assiste impotente all'orrore. Eppure poco dopo questi fatti si sposa con Alex Martin, il fratello di un uomo il cui cadavere aveva baciato non molto tempo prima. Nonostante tutte le migliori premesse (i due si amano, etc.), il matrimonio non funziona per un semplice motivo: non può essere consumato. Non finché il marito è vivo...
 
 
Recensione: 
Un film decisamente inusuale. La prima volta che l'ho visto ero pieno zeppo d'alcol e mi sono addormentato a metà, irrigidito sulla mia sedia davanti allo schermo del pc, svegliandomi soltanto quando era già finito da un pezzo. La sera dopo ero più lucido e sono riuscito a vederlo fino in fondo, seguendone bene in ogni dettaglio. È un gioiello degli anni '70, che fa sognare un mondo ormai perduto, che non sembra nemmeno appartenere alla stessa realtà in cui siamo costretti a vegetare. Cosa non inusuale, questa pellicola è un fossile di un'epoca più libera, in cui un regista aveva ancora la possibilità di esprimere contenuti genuini, non filtrati dalla lente distorcente dell'esecranda ideologia politically correct. Pochi si azzarderebbero a proporre qualcosa di simile in questo squallido XXI secolo che ha sancito la morte della Settima Arte. Certo, negli anni '70 c'era la censura, ma c'era anche più coraggio. Oggi quel tipo di censura ha perso potere, ma ce n'è una di tipo diverso e ancor più invadente. Non si può mostrare un uomo che prende in bocca un capezzolo a una donna riluttante: sarebbe apologia di stupro. Non si può mostrare un marito che si ritrae dopo aver sfiorato col glande la vulva della moglie riluttante: sarebbe apologia di stupro. Se in un film viene mostrato qualcosa che non va in un rapporto sessuale, la scena diventa automaticamente istigazione alla violenza. Quindi, stando a questa logica bacata, non si potrebbero più fare film in cui si mostra l'uccisione di un personaggio, perché sarebbe apologia di omicidio. Tornando all'opera di Lacerte, a mio avviso è ottima la colonna sonora, che purtroppo molti trovano "irritante". I brani Love Me Deadly e You're Something Special sono stati scritti da Phil Moody (non accreditato) e cantati da Kit Fuller.   


Trauma e complesso di Elettra
 
L'estrema diffusione delle armi domestiche negli States è all'origine del dramma della protagonista e dello sviluppo della sua personalità disturbata. Le sequenze dell'infanzia di Lindsay, in cui la si vede bambina assieme al padre, sono disseminate nel film fino alla spaventosa rivelazione che ne rappresenta il culmine: l'uomo è morto a causa di una pallottola nel cranio, partita da un'arma incautamente maneggiata dalla piccola. Molti di questi flashback sono suggestivi per via del colore brunastro che li contraddistingue e che si contrappone ai colori vividi della vita ordinaria. È come se il passato fosse conservato in una specie di museo ontologico per essere proiettato nei momenti di maggiore tensione. In Italia ci sono non pochi filoamericani che considerano inesistente il problema delle armi, per squallidi motivi ideologici e politici. Una conoscente arriva a tal punto di indecenza da affermare che anche i bambini alla scuola materna debbano essere armati come tanti piccoli pistoleros. La potenza della sua logica è impressionante: se un macellaio tira una coltellata alla compagna, questa "maestra di vita" sbotta che il problema è dei coltelli e che le armi da fuoco devono essere quindi considerate innocue. In America, dove la piaga delle morti accidentali colpisce tutti i giorni, c'è anche qualcuno che si accorge di non vivere nel Paese dei Puffi!    
 
 
La sessualità di Lindsay, interamente rivolta verso corpi inanimati, non ha aspetti penetrativi, anche se solo per impossibilità pratica. È inescricabilmente connessa con l'incesto e con la pedofilia: lei è sempre una bambina nella mente e l'oggetto del suo desiderio sensuale è sempre e comunque il padre. La sua essenza è principalmente tattile. L'orgasmo si scatena a seguiti di ripetuti strusciamenti. Il suo sogno, che muove ogni sua azione, è di essere penetrata dal fallo di suo padre, di ricevere dentro di sé lo stesso sperma che l'ha generata. Le sarebbe andata meglio se fosse vissuta tra i Mochica. Quel popolo inclito dell'antico Perù aveva infatti scoperto un sistema per indurre il priapismo nei moribondi, producendo così cadaveri dal pene eretto, durissimo, che venivano poi utilizzati come materiale per riti sessuali inimmaginabili. Certo, c'è sempre un limite intrinseco: per quanto itifallico, il cadaverere di un uomo è incapace di produrre e di eiettare sperma. Credo però che la Necrofila si sarebbe accontentata.

 
Scene memorabili 
 
Le sequenze della macellazione del prostituto Billy-Jo, imprigionato a un lettino di contenzione e orrendamente dissanguato, sono senza dubbio indelebili. Jacque Lacert riesce a comunicare allo spettatore la sensazione della vita che fugge via col sangue dalla carotide recisa, del gelo della Morte che prende possesso della vittima, destinata a diventare il Nulla. 

Alex pedina la splendida Lindsay e la scopre al cimitero, davanti alla tomba del padre, mentre esegue una danza spargendo rose rosse e intonando una canzoncina infantile ripetuta ad nauseam con la vocina di una bimba di cinque anni: "Quanto è bello il mio papà! Quanto è bello il mio papà!" Lo sguardo raggelato di Alex dice più di mille parole. Sembra quasi di leggere il pensiero che gli passa per la testa, sillaba per sillaba: "La donna è come la castagna: bella fuori, e dentro la magagna!"   
 
Alex fa irruzione nella coven e scopre la moglie nuda intenta a strusciarsi su un cadavere. Si capisce che la vulva di lei è a contatto con i genitali dei morto, che pure sono incapaci di erezione. Non si può dimenticare l'espressione del marito della donna, pietrificato da una simile rivelazione! Tutto ciò è l'annientamento del concetto stesso di matrimonio! 

Il padre di Lindsay che crolla a terra, con il cranio bucato dalla pallottola sparata dalla figlioletta, il sangue scuro che esce dal cervello.
 
 
Curiosità
 
Il film di Lacerte è stato erroneamente attribuito ad Oliver Stone con il titolo La regina del male. L'informazione è stata reperita nel Web e la fonte sarebbe Cinematografo.it:
 
 
All'origine del marchiano errore sta il fatto che il primo film con Oliver Stone alla regia, Seizure (1974), è anche noto come Queen of evil. Il regista in questione mi è noto soprattutto per aver diretto un film tediosissimo e insensato come JFK - Un caso ancora aperto (1991).
 
Mary Charlotte Wilcox, l'attrice che ha interpretato il ruole della baciatrice di cadaveri, è nata nel 1947 a London, nell'Ontario (Canada) e ha interpretato una ventina di film. Ritiratasi dal mondo del cinema nel 1994, ha lavorato come segretaria in un ufficio legale. Verso il 2000 è diventata ministro di culto della Chiesa Evangelica a Edmonton, nell'Alberta (Canada). Ricopre tuttora l'incarico. 
 
È in commercio una versione restaurata del film su supporto DVD. Produzione: Quadrifoglio, 2020. Codice EAN: 8181120110045.    
 
Errori e incongruenze
 
Il cadavere dell'uomo grassoccio respira visibilmente e deglutisce un paio di volte. Forse è uno zombie? 

In origine, il gruppo che operava nell'impresa di pompe funebri era costituito semplicemente da ricchi necrofili, e il film è stato girato come un dramma oscuro in opposizione a un vero e proprio horror. La conventicola di necrofili è poi stata trasformata in una setta satanica coinvolta in sacrifici umani, allo scopo di aumentare la durata del film, dandogli un tono più apertamente orientato all'horror e aumentando il numero di vittime. In particolare, gli omicidi di Wade e della prostituta sono stati scritti e filmati dopo il completamento delle riprese principali. Questo è il motivo per cui Wade sembra apparire arbitrariamente e essere assassinato senza che si riesca a capire bene se le sequenze di eventi intorno alla sua morte siano o meno un sogno.
 
Critica 
 
Come c'era da aspettarsi, la critica cinematografica non ha compreso l'essenza di questo film. 
 
"Il fenomeno, purtroppo esistente, della necrofilia viene qui maltrattata con incongruenza narrativa e vacui tentativi di approfondimento psicologico. Qualche bella fotografia, qualche spunto involontariamente ridicolo, molta noia e molto disgusto." (Segnalazione cinematografiche, vol. 81, 1976) 
 
"Ucciso accidentalmente il babbo amatissimo quando era una bimbetta, Lindsay diventa un'adulta affezionata ai cadaveri. Entra in un club di necrofili disposti a tutto pur di procurarsi il materiale adatto ai loro riti. Ne fa le spese anche il gallerista che Lindsay sposa in bianco. Da un romanzo di Roger Wall e Robert Cleere, sceneggiato dal regista, un horror rozzo e sull'orlo del ridicolo più che inquietante o pauroso."
(Il Morandini) 

"Storia disgustosa di una donna che fa l'amore soltanto coi morti." 
(Mymovies.it)
 
Altre recensioni e reazioni nel Web 
 
Riporto giusto un paio di interventi apparsi sul sito Il Davinotti
 
 
Herrkinski ha scritto: 
 
"Film settantiano, ormai visivamente datatissimo, così come l'atmosfera di quegli anni, che qui sembra ancor più remota di quanto non sia in realtà. Per essere il '72, il regista comunque mette in scena un gusto per l'orrido abbastanza esplicito, con alcune sequenze forti e un generale senso di disagio e squallore. Il ritmo è catatonico e la fotografia è quasi sfocata e a un certo punto la noia rischia di prendere il sopravvento, comunque è interessante. Sicuramente meglio dell'analogo Kissed."  
 
Gestarsh99 ha scritto: 

"Orribile il segreto della signorina Finch. Lei che incarna scelleratamente l'anello di congiunzione tra morboso complesso di Elettra e turpe parafilia mortuaria... Dietro la piatta confezione televisiva e la statica anonimità di regia, la valida Wilcox riesce molto bene, in alcuni tratti, a comunicare il suo oscuro e atroce malessere ma poi tutto si vanifica rapidamente nella bolla di sapone della sgangheratezza e del menefreghismo di scrittura più impersonale, con incongrue divagazioni slapstick ed esecrabili incuneamenti horror, a screditare anche quel po' di salvabile che c'è.
MEMORABILE: L'introduzione all'interno della storia della setta di necrofili killer dediti ad improbabili congressi notturni a base di orge..."

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