sabato 20 febbraio 2021

 
SERMONS OF A SODOMITE 
 
Gruppo: Anal Blasphemy 
Album: Sermons of a Sodomite
Anno: 2011
Genere: Heavy metal 
Sottogenere: Black metal, Death metal  
Paese: Finlandia
Lingua: Inglese 
Durata: 4 min 25 sec
Etichetta: Hammer of Hate (HOH 048), Souls for Satan 
     Productions (SFS 001)   
Formato: Vinile7", 33 ⅓ RPM, EP, Limited Edition 
Note: Rilasciato in sole 500 copie, di cui le prime 100 in vinile 
     color magenta, le altre in vinile nero 
Temi: Blasfemia, sodomia, antireligione, riti satanici    
Ispirazione: Anticristianesimo radicale, satanismo acido 
Antefatti: La vicenda vera di un prete transessuale attivo in 
     Finlandia
Musicista: Molestor Kadotus
Tracce:  
    Lato A 
     1 - Sermons of a Sodomite 
     2 - Metamorphosis 
   Lato B
     1 - Perverse Butterfly 

Testo:
 
Sermons of a Sodomite
 
Preachings from a man of God
A leader of his flock
Faggot priest in the house of holy
Sodomite defiling his own gospel
 
Sermons of a sodomite
Homosexual praise in the name of Jehovah
Sermons of a sodomite
Mental anal masturbation
 
No salvation
From the wrath of God
Damned congregation
Drowning in this sodomy curse
 
Sermons of a sodomite
Word of the Lord filthed by shitty cock
Sermons of a sodomite
Blasphemous faggot asshole 

Transexual dreams
Unnatural desires
Homosexual cocoon
Unholy transformation
Gospel of sodomy
Lusting anal intercourse
All in the name of God 
 
Traduzione: 

Sermoni di un sodomita 
 
Prediche da un uomo di Dio
Un
pastore del suo gregge
Prete finocchio nella casa del Santo
Un sodomita che s
porca il proprio Vangel

Sermoni di un sodomita
Lode omosessuale nel nome di Geova
Sermoni di un sodomita
Masturbazione anale mentale 
 
Nessuna salvezza
Dall'Ira di Dio
Congregazione dannata
Che annega in questa maledizione della sodomia 

Sermoni di un sodomita
La Parola del Signore s
porcata dal cazzo merdoso
Sermoni di un sodomita
Stronzo finocchio blasfemo 

Sogni transessuali
Desideri innaturali
B
ozzolo omosessuale
Empia metam
orfosi
Vangelo di sodomia
Rapporti anali lussuriosi
Tutto in nome di Dio

Questa è la pagina degli Anal Blasphemy sulla celebre Encyclopedia Metallum


Recensione
Non si può nascondere la realtà delle cose. Le parole del testo degli Anal Blasphemy sono incredibilmente violente. Disumane. Colpiscono una persona soltanto per i propri desideri sessuali, auspicandosi la sua morte e la sua dannazione all'Inferno. Per le leggi di diverse nazioni, sarebbero definibili come istigazione all'odio religioso, istigazione all'odio contro un'identità sessuale e via discorrendo. In quanto antropologo e fiero avversario di ogni forma di ipocrisia politacally correct, invoco il diritto di poter pubblicare questo materiale, per quanto destabilizzante, analizzandolo in dettaglio per pure finalità di Conoscenza. Sarebbe di grande interesse capire come si sia formata una simile realtà proprio in Finlandia. Per quanto il paese scandinavo sia associato nell'immaginario collettivo italiano a immagini di sesso libero e sfrenato, è in realtà uno degli ambienti più moralistici d'Europa. La political correctness è in vigore e ha instaurato una rigida dittatura che colpisce ogni libertà di pensiero, arrivando al punto di negare l'esistenza dello stessa radice etnica del popolo finlandese. Non solo. I bacchettoni strepitano su qualsiasi cosa. Basti considerare questo episodio per capire la mentalità rigorista finlandese: una bambina ha scaricato dal Web tramite un programma peer to peer un'immagine di Winnie the Pooh e per questo si è trovata in casa le teste di cuoio. È plausibile che proprio questo contesto repressivo abbia per reazione prodotto rivolte sataniste, come è accaduto in Polonia per altri motivi. Fatto sta che proprio le forme più estreme di Black e Death Metal, con tutta la loro violenza, sono riuscite in qualche modo a trovare la possibilità di esprimersi. 
 
Gli Anal Blasphemy sono una one man band, ossia una formazione composta da una sola persona, Molestor Kadotus (non Katodus, come a volte è scritto), un abitante di Tampere noto anche per altri progetti: Calvarium, Black Priest of Satan, Musta Kappeli, Sinistere. Il suo vero nominativo è sconosciuto. Ha sempre fatto dell'attacco frontale alle religioni abramitiche la sua bandiera, sostenendo una forma rabbiosa di adorazione di Satana. Ha composto testi ingiuriosi non soltanto contro il Cristianesimo, ma anche contro l'Ebraismo e l'Islam. Perché nessuno ne ha mai parlato nei media? In particolare, tutti sappiamo che attaccare l'Islam può essere un esercizio estremamente pericoloso. Eppure Molestor Kadotus l'ha fatto. Ne ha avuto il coraggio. Forse nessuno ne ha mai parlato perché il Black/Death Metal è una realtà marginalizzata e underground, che non interessa quasi ad anima viva e che non ha alcun contatto con i mezzi di comunicazione di massa. In pratica ben poche persone al mondo sanno che materiale simile è in circolazione. Un brano dell'album Bestial Black Metal Filth (2009) si intitola Sexual Desacration of Islam Faith ("Dissacrazione sesssuale della fede islamica"). Altri brani dello stesso album sono ancor più bizzarri, basti pensare a Satan Rapes God ("Satana stupra Dio"), a Blasphemous Act of Satan ("Atto blasfemo di Satana") e a Masturbation On Jehovah's Altar '07 ("Masturbazione sull'Altare di Geova '07"). Un album del 2004, sempre dello stesso autore, si intitola Molesting the Children of God ("Molestando i Bambini di Dio"), con brani dai titoli eclatanti come Cocksucking Pope e Blasphemous Vomit. Una domanda, al momento senza risposta, riguarda la capacità di un singolo individuo eccentrico di innescare il contagio memetico a lungo termine in un sistema vasto e complesso come l'ecosfera musicale internazionale, facendo percolare contenuti virulenti gioccia a goccia.  
 
L'identità del prete transessuale 
 
All'inizio ero molto scettico, dal momento che non riuscivo a trovare un caso che coincidesse in modo esatto con quello del prete finlandese transessuale a cui la canzone si ispira. La vicenda più simile, anche se con alcune differenze, era quella di Marja-Sisko Aalto, un pastore transessuale della Chiesa Luterana Evangelica, che ha officiato nella parrocchia di Imatra dal 1986 al 2010, quando ha rassegnato le dimissioni. Nel 2008 ha subito un intervento chirurgico e da uomo è diventato donna, per quanto si possa chiamare così una persona che continua ad avere un cromosoma X e un cromosoma Y. Immagino che il nome Marja sia astato aggiunto dopo il cambiamento di sesso anagrafico. Certo, non è un prete cattolico e ha una vagina costruita chirurgicamente al posto dei genitali maschili. Attualmente non potrebbe penetrare l'ano di nessuno, ma è possibile che la locuzione "shitty cock" ("cazzo merdoso") si riferisse a fatti commessi prima dell'operazione, quando ancora era provvisto di pene. In passato è stato sposato due volte, avendo tre figli, segno che era in grado di avere erezioni. È anche possibile che lo "shitty cock" fosse quello dei suoi amanti, che si suppone lo possedessero inserendogli l'asta nel retto. Alla luce di tutto ciò, ho cominciato a pensare che Marja-Sisko Aalto fosse davvero il prete di Sermons of a Sodomite. La conferma è presto arrivata: ho potuto constatare che nella pagina di Wikipedia in finlandese dedicata al brano degli Anal Blasphemy compare questo passo: 

"Albumin kansikuvassa esiintyy Suomen ensimmäinen avoimesti transsukupuolinen pappi Marja-Sisko Aalto. Myös albumin kappaleiden sanoitukset liittyvät aiheeseen, sekä sen kansilehtisessä on tietoa aiheeseen liittyen." 

Traduzione in italiano: 
 
"Marja-Sisko Aalto, il primo sacerdote apertamente transgender della Finlandia, appare sulla copertina dell'album. Anche i testi delle canzoni dell'album sono correlati all'argomento e la sua copertina contiene informazioni relative all'argomento." 

Sì, è proprio lui il prete sodomitico mostrato sulla copertina dell'album! Si noti che somiglia in modo impressionante a Michel Houellebecq!
 
Un marchiano paradosso  

Questo è un dato di fatto: i preti combattono contro gli omosessuali da lungo tempo e non hanno mai perso occasione di perseguitarli. Qui però si presenta un'antinomia molto grave. Il brano degli Anal Bashemy attacca sia i preti che gli omosessuali, in modo ferocissimo. I fedeli della Chiesa Romana accuseranno questa canzone di essere anticattolica e anticristiana, i membri delle organizzazioni LGBT accuseranno questa canzone di essere omofoba. Non posso però mancare di far notare che quello che si contesta nel brano non è l'omessualità in sé, quanto il fatto che un prete possa essere al contempo omosessuale. Questo nonostante i preti professino una religione che condanna l'omosessualità come abominevole. Va detto che tra gli ecclesiastici è cosa ben nota già dai tempi antichi l'esistenza di pratiche sodomitiche (immissio penis in anum), soprattutto come pederastia (relazioni con ragazzi) e pedofilia (relazioni con bambini). Tertulliano (II-III secolo), Ambrogio (IV secolo) e Beda (VI secolo) parlarono del traffico di bambini e di ragazzi. Nel 305 il Concilio di Elvira condannò gli stupratores puerorum, segno che erano numerosi. Il costume non è mai stato estirpato nel corso dei secoli, tanto che la Riforma Protestante ha utilizzato nella sua propaganda contro la Chiesa Romana proprio le inclinazioni del clero, che con l'omertà copriva lo spargimento di sperma nell'ano delle sue vittime. Al giorno d'oggi gli atti di violenza vengono nettamente separati dalle inclinazioni sessuali delle persone, ma un tempo non era così. Non è impossibile che il cantante di Tampere abbia raccolto qualche ricordo conservato nella memoria comune del popolo finlandese come difficile eredità dell'epoca in cui il clero cattolico fu combattuto ed espulso.   

Altre recensioni e reazioni nel Web

La musica degli Anal Blasphemy è giudicata dalla critica in modo piuttosto impietoso. Non ho trovato recensioni positive, mentre numerose sono le stroncature. I contenuti dei testi sono giudicati poveri e sensazionalistici. La realtà è che sono canzoni capaci di mettere a disagio, per questo i recensori cercano di rimuoverne le parole, di non portarle all'attenzione dell'utente. Altri giudizi non molto buoni sono rivolti all'aspetto tecnico dell'esecuzione musicale. Questo è un esempio:


"Questa "musica" di liquame appartiene all'attuale (si spera) marginale Bestial Raw Black Metal. Il suono è terribile, le composizioni plagiano senza successo quelle degli altri gruppi più ispirati e la voce è un ringhio insopportabile. In breve, finora, non sono un fan degli Anal Blasphemy. E non è certo il nuovo EP che cambierà la mia percezione. Composto da tre brani, inizia con un discorso in una lingua che non sono in grado di identificare. È subito seguito dalla title track, che suona come un sub-Beherit del 1991. Anche in questo caso, il suono è letteralmente soffocato, come se i microfoni da studio fossero calafatati. Possiamo distinguere alcuni riff; la parola "sodomite" viene ripetuta almeno cinquanta volte e il ritmo cambia ogni trenta secondi, dando l'aspetto di un collage amatoriale. Non cambia con gli altri due brani, Metamorphosis (strumentale) e Perverse Butterfly, che riciclano sempre gli stessi cliché estetici e musicali." 
 
Come al solito mi faccio beffe delle recensioni degli utenti fissati su incomprensibili tecnicismi e incapaci di cogliere le vere motivazioni antropologiche di qualunque cosa. Considero tali testi inutili esercizi, sentenze sputacchiate da spocchiosi insopportabili, irritanti come il succo delle ortiche sul deretano!

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