martedì 20 luglio 2021

ENRICO I D'INGHILTERRA E IL PAGANESIMO IN NORMANDIA

Girovagando nel Web mi sono imbattuto in un documento di estremo interesse sulla storia della Normandia. È un estratto della Catholic Encyclopaedia, volume 11, pagina 105. 
 

It was reserved for his son William the Bastard, later called William the Conqueror, to make England a Norman colony by the expedition which resulted in the victory of Hastings or Senlac (1066). It seemed, then, that in the second half of the eleventh century a sort of Norman imperialism was to arise in England, but the testament of William the Conqueror which left Normandy to Robert Courte-Heuse and England to William Rufus, marked the separation of the two countries. Each of the brothers sought to despoil the other; the long strife which Robert waged, first against William Rufus, afterwards against his third brother Henry I Beauclerc, terminated in 1106 with the battle of Tinchebray, after which he was taken prisoner and brought to Cardiff. Thenceforth Normandy was the possession of William I, King of England, and while forty years previous England seemed about to become a Norman country, it was Normandy which became an English country; history no longer speaks of the ducal family of Normandy but of the royal family of England. Later Henry I, denounced to the Council of Reims by Louis VI of France, explained to Callistus II in tragic terms the condition in which he had found Normandy. "The duchy", said he, "was the prey of brigands. Priests and other servants of God were no longer honoured, and paganism had almost been restored, in Normandy. The monasteries which our ancestors had founded for the repose of their souls were destroyed, and the religious obliged to disperse, being unable to sustain themselves. The churches were given up to pillage, most of them reduced to ashes, while the priests were in hiding. Their parishioners were slaying one another." There, may have been some truth in this description of Henry I; however, it is well to bear in mind that the Norman dukes of the eleventh century, while they had prepared and realized these astounding political changes, had also developed in Normandy, with the help of the Church, a brilliant literary and artistic movement.

Traduzione: 

"Era riservato a suo figlio Guglielmo il Bastardo, in seguito chiamato Guglielmo il Conquistatore, fare dell'Inghilterra una colonia normanna con la spedizione che portò alla vittoria di Hastings o Senlac (1066). Sembrava, dunque, che nella seconda metà dell'XI secolo dovesse sorgere in Inghilterra una sorta di imperialismo normanno, ma il testamento di Guglielmo il Conquistatore che lasciò la Normandia a Roberto Courte-Heuse e l'Inghilterra a Guglielmo il Rosso, segnò la separazione dei due paesi. Ciascuno dei fratelli ha cercato di spogliare l'altro; la lunga lotta che Roberto intraprese, prima contro Guglielmo il Rosso, poi contro il suo terzo fratello Enrico I Beauclerc, terminò nel 1106 con la battaglia di Tinchebray, dopo di che fu fatto prigioniero e portato a Cardiff. Da allora in poi la Normandia fu proprietà di Guglielmo I, Re d'Inghilterra, e mentre quarant'anni prima l'Inghilterra sembrava essere diventato un paese normanno, era la Normandia che era diventata un paese inglese; la Storia non parla più della famiglia ducale della Normandia ma della famiglia reale d'Inghilterra. Più tardi Enrico I denunciò al Concilio di Reims da Luigi VI di Francia, spiegò a Callisto II in termini tragici le condizioni in cui aveva trovato la Normandia. "Il Ducato", egli disse, "era preda dei briganti. I preti e altri servi di Dio non erano più onorati, e il paganesimo era quasi stato restaurato, in Normandia. I monasteri che i nostri antenati avevano fondato per il riposo delle loro anime erano stati distrutti, e i religiosi erano stati obbligati a disperdersi, non essendo in grado di sostentarsi. Le chiese erano abbandonate al saccheggio, molte di esse erano ridotte in cenere, mentre i preti si nascondevano. I loro parrocchiani si uccidevano l'un l'altro." Potrebbe esserci stato del vero in questa descrizione di Enrico I; tuttavia bisogna tenere a mente che i duchi Normanni dell'XI secolo, mentre avevano preparato e realizzato questi sbalorditivi cambiamenti politici, avevano anche sviluppato in Normandia, con l'aiuto della Chiesa, un brillante movimento letterario e artistico." 
 
La Catholic Encyclopaedia è sorprendentemente ricca di riferimenti sulla cristianizzazione della Normandia e sulle numerose ribellioni pagane che si verificarono a causa dei forti attriti etnici e religiosi: sono riportate cose interessantissime che sono taciute dagli inutili e maligni testi scolastici. Sarebbe anche auspicabile che l'istituzione della scuola si dedicasse finalmente all'insegnamento e non alla diffusione di merda ideologica nei cervelli informi degli studenti! Ecco un testo oltremodo interessante: 
 
Rollo's settlement in Normandy was ratified by the treaty of St. Clair-sur-Epte (911), properly speaking only a verbal agreement between Rollo and Charles the Simple. As Duke of Normandy Rollo remained faithful to the Carlovingian dynasty in its struggles with the ancestors of the future Capetians. These cordial relations between the ducal family of Normandy and French royalty provoked under Rollo's successor William Long-sword (931-42) a revolt of the pagan Northmen settled in Cotentin and Bessin. One of their lords (jarls), Riulf by name was the leader of the movement. The rebels reproached the duke with being no longer a true Scandinavian and "treating the French as his kinsmen". Triumphant for a time, they were finally muted and the aristocratic spirit of the jarls had to bow before the monarchical principles which William Long-sword infused into his government. 
 
Traduzione: 
 
"Lo stanziamento di Rollone in Normandia fu ratificato dal trattato di St. Clair-sur-Epte (911), propriamente parlando soltanto un accordo verbale tra Rollone e Carlo il Semplice. Come Duca di Normandia, Rollone rimase fedele alla dinastia Carolingia nella sua lotta contro gli antenati dei futuri Capetingi. Queste relazioni cordiali tra la famiglia ducale di Normandia e ai reali francesi provocarono sotto il successore di Rollone, Guglielmo Lunga Spada, una rivolta dei Normanni pagani stanziati nel Cotentin e a Bessin. Uno dei loro signori (jarl), chiamato Riulf, fu il capo del movimento. I ribelli rimproveravano al Duca di non essere più un vero scandinavo e di "trattare i Francesi come suoi parenti". Trionfanti per un certo periodo, alla fine furono ridotti al silenzio e lo spirito aristocratico degli jarl dovette inchinarsi davanti ai principi monarchici che Guglielmo Lunga Spada infuse nel suo governo."  

A suo tempo già parlammo diffusamente dell'eroica ribellione del valoroso Turmod (Thormod, Þormóðr), che fu a un passo dal riuscire a trasformare il Ducato di Normandia in un bellicoso avamposto pagano e in un focolaio di nuovi tumulti anticristiani. 
 
https://perpendiculum.blogspot.com/2019/03/
la-ribellione-di-thormod-e-la.html 

 
Questo è riportato dalla fonte cattolica in analisi, che descrive l'insorto come un ingenuo privo d'intelletto, mentre era un paladino della propria antichissima Tradizione: 
 
Another attempt at a revival of paganism was made under Richard I Sans Peur (the Fearless, 942-96). He was only two years old at his father's death. A year later (943) the Scandinavian Setric, landing in Normandy with a band of pirates, induced a number of Christian Northmen to apostatize; among them, one Turmod who sought to make a pagan of the young duke. Hugh the Great, Duke of France, and Louis IV, King of France, defeated these invaders and after their victory both sought to set up their own power in Normandy to the detriment of the young Richard whom Louis IV held in semi-captivity at Laon. The landing in Normandy of the King of Denmark, Harold Bluetooth, and the defeat of Louis IV, held prisoner for a time (945), constrained the latter to sign the treaty of Gerberoy, by which the young Duke Richard was reestablished in his possessions and became, according to the chronicler Dudon de Saint-Quentin, a sort of King of Normandy. 
 
Traduzione: 
 
"Un altro tentativo di far rinascere il paganesimo fu fatto sotto Riccardo I Sans Peur (Senza Paura, 942-96). Egli aveva solo due anni quando morì suo padre. Un anno dopo (943), lo scandinavo Setric, che era sbarcato in Normandia con una banda di pirati, indusse un certo numero di Normanni cristiani ad apostatare; tra di loro c'era un certo Turmod che cercò di fare un pagano del giovane duca. Ugo il Grande, Duca di Francia, e Luigi IV, Re di Francia, sconfissero questi invasori e dopo la loro vittoria cercarono entrambi di stabilire il proprio potere in Normandia a scapito del giovane Riccardo, che Luigi IV tenne in semi-prigionia a Laon. Lo sbarco in Normandia del re di Danimarca Harald Dente Azzurro e la sconfitta di Luigi IV, tenuto prigioniero per un certo periodo (945), costrinsero quest'ultimo a firmare il trattato di Gerberoy, con il quale il giovane Duca Riccardo veniva ristabilito nei suoi possedimenti e divenne, secondo il cronista Dudon de Saint-Quentin, una sorta di Re di Normandia." 

La Catholic Encyclopaedia ovviamente non può riportare in modo obiettivo i fatti storici quando si toccano le questioni fondamentali dei dogmi della Chiesa Romana e del culto dei Santi. Così presenta il tirannico Re Olaf Haraldsson di Norvegia, conosciuto come Olaf il Santo e canonizzato, descrivendolo come una vittima, quando in realtà fu un carnefice e un assassino: egli mutilò, storpiò, accecò e uccise, causando danni immensi a chiunque anche soltanto osasse opporsi al suo funesto arbitrio. I contadini che insorsero e combatterono contro di lui erano essi stessi in gran parte cristiani, esasperati dal suo regno sanguinario. Eppure, la stessa Catholic Encyclopedia riporta preziose informazioni sulla "conversione" di Rollone, atto puramente opportunista e politico, che non impedì l'impiccagione in onore di Odino di numerosi schiavi cristiani. Ecco il testo su questo scomodo argomento, che non sarà ovviamente mai letto nelle scuole:
 
So attached were these Scandinavians to paganism that their leader Olaf, having been baptized by the Archbishop of Rouen, was slain by them. Although they had become Christian, all traces of Scandinavian paganism did not disappear under the first dukes of Normandy. Rollo walked barefoot before the reliquary of St. Oueu, but he caused many relies to be sold in England, and on his death-bed, according to Adhémar de Chabannes, simultaneously caused prisoners to be sacrificed to the Scandinavian gods and gave much gold to the churches. Richard I was a great builder of churches, among them St. Ouen and the primitive cathedral of Rouen, St. Michel du Mont, and the Trinity at Fécamp. Richard II, zealous for monastic reform, brought from Burgundy Guillaume de St. Bénigne; the Abbey of Fécamp, reformed by him, became a model monastery and a much frequented school.
 
Traduzione: 
 
"Questi scandinavi erano così attaccati al paganesimo che il loro capo Olaf, essendo stato battezzato dall'Arcivescovo di Rouen, fu da loro ucciso. Sebbene fossero diventati cristiani, ogni traccia del paganesimo scandinavo non scomparve sotto i primi duchi di Normandia. Rollone camminò a piedi nudi davanti al reliquiario di St. Oueu, ma fece vendere molte reliquie in Inghilterra e, sul letto di morte, secondo Ademaro di Chabannes, contemporaneamente fece sacrificare prigionieri agli Dei scandinavi e diede molto oro alle chiese. Riccardo I fu un grande costruttore di chiese, tra cui St. Ouen e la primitiva cattedrale di Rouen, St. Michel du Mont e la Trinità a Fécamp. Riccardo II, zelante per la riforma monastica, portò dalla Borgogna Guillaume de St. Bénigne; l'abbazia di Fécamp, da lui riformata, divenne un monastero modello e una scuola molto frequentata."  
 
L'ingloriosa fine di Enrico I d'Inghilterra 
 
Enrico I, che aveva denunciato il rifiorire dei culti pagani in Normandia, senza peraltro poter fare molto per reprimerli, morì in modo laido per un'indigestione di lamprede fritte. I medici di corte gli avevano sconsigliato di ingozzarsi con quel ghiottissimo e ricco piatto per via di un antico tabù merovingio, ma lui si oppose loro strenuamente, riuscendo ad averla vinta. Già ai tempi dei Normanni esistevano medici rompicoglioni! I Franchi avevano orrore delle lamprede, che erano considerate immonde, ma i Normanni non condividevano questo divieto alimentare sui grassi ciclostomi. Facevano bene! 

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