Alla festa del suo compleanno, il Dalai Lama era talmente ubriaco da scandalizzare George W. Bush, che in gioventù era stato un notorio etilista. I lazzi guitteschi in cui il religioso si era esibito hanno provocato un immenso scandalo, che i media hanno cercato di tacitare. Non meno scandalose erano state alcune affermazioni empie e sacrileghe, rilasciate dallo stesso Tenzin Gyatso in altre occasioni. Così egli aveva detto, che una donna non avvenente non serve a nulla. Il Principe Gautama, più noto come Buddha, sarebbe stato colto dall'orrore ascoltando simili parole. Non contento di questo, il Dalai Lama aveva dichiarato che gli sarebbe piaciuto rinascere donna in modo tale da soddisfare nella carne una gran numero di uomini. Infine, cosa ancor più blasfema, aveva affermato che il suo successore sarebbe stato una donna, purché prosperosa. Sappiamo per certo che Sakyamuni disse che la rovina si sarebbe abbattuta sul suo Ordine monastico qualora vi fosse stata ammessa una donna. Quindi le affermazioni dei Dalai Lama contrastano gravemente con il pensiero del fondatore della religione che affermava di rappresentare sulla Terra. Inoltre si ha ragione di ritenere che parlando di un successore di sesso femminile egli non intendesse affatto una donna bella ma casta: intendeva invece una fellatrice spermatofaga, una Messalina copulante, una Taide orgiastica, una Cleopatra dissoluta.
La scomparsa del Dalai Lama è stata subitanea, eppure all'inizio nessuno si è accorto di nulla. I monaci, in preda alla confusione e al terrore, non sono riusciti a gestire la tremenda sciagura che li ha colpiti.
Fatto sta, che dopo alcuni mesi, del capo religioso tibetano non c'è nessuna traccia, non ricompare. Ho anche appreso che la notizia del decesso di
Tenzin Gyatso cominciano a circolare nel Web, anche se sono state subito classificate come "bufale". In ogni caso le rassicurazioni
ufficiali, che definiscono il Dalai Lama "vivo e vegeto", non convincono affatto. Se fosse davvero in perfetta salute, perché non
mostrarlo immediatamente al pubblico? Sarebbe la prima cosa che i monaci potrebbero fare per porre fine alle voci sempre più insistenti. Tuttavia
essi non sono in grado di farlo, tanto sono smarriti e posseduti dalla follia.
Se anche l'autorità religiosa dovesse ricomparire, c'è motivo di credere che si tratterebbe di un sosia. L'accaduto può essere definito in
un solo modo: PORTENTO. La gravità di tutto ciò sta
nella frattura ontologica che si è prodotta. Fino a un certo punto il Buddhismo Lamaista esisteva, poi all'improvviso è caduto nel Nulla,
proprio come le creature di Fantàsia descritte nel libro di Michael Ende, la Storia Infinita. Inutile dire che una simile discontinuità non
può essere sanata in alcun modo.
(Dualismo Assoluto, 20 marzo 2016)
Ricordo bene un utente che si fece beffe delle nostre parole, definendo il sito in cui erano comparse "una fonte non proprio autorevole". Ne prendo atto.
Domanda. Dov'è Gyatso?
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