Tutti conoscono bene la parola Yankee "Americano", "Statunitense" (plurale Yankees). Spesso si trova sui muri la scritta "Yankees go home!", ossia "Americani tornatevene a casa!", manifestazione di una diffusa insofferenza. Si noterà che in origine Yankee si riferiva soltanto agli abitanti del New England. Negli Stati del Sud, è tuttora considerato un termine dispregiativo nei confronti delle genti del Nord (i Nordisti). Esiste anche la forma abbreviata Yank (plurale Yanks).
La situazione può essere riassunta in questo breve componimento:
La situazione può essere riassunta in questo breve componimento:
To Foreigners, a Yankee is an American.
To Americans, a Yankee is a Northerner.
To Northerners, a Yankee is an Easterner.
To Easterners, a Yankee is a New Englander.
To New Englanders, a Yankee is a Vermonter.
And in Vermont, a Yankee is somebody who eats pie for breakfast.
(Elwyn Brooks White)
Traduzione:
Per gli americani, uno yankee è un nordista.
Per i nordisti, uno yankee è un orientale.
Per gli orientali, uno yankee è un abitante del New England.
Per gli abitanti del New England, uno Yankee è un abitante del Vermont.
E nel Vermont, uno yankee è qualcuno che mangia torta salata a colazione.
Possiamo aggiungere che per un abitante della Louisiana, uno yankee è un individuo discendente da anglo-americani, in contrapposizione ai discendenti di franco-americani. Appurato ciò, qual è l'origine di questa bizzarra parola? Esistono diverse opinioni sull'argomento, che è considerato controverso.
L'etimologia più diffusa, e proprio per questo altamente sospetta, è quella che fa risalire Yankee al nome proprio olandese Janke, alla lettera "Giovannino", "Gianni", diminutivo di Jan "Giovanni". Quando ero un moccioso, alle scuole medie avevo un compagno di classe, a dire il vero mitissimo, il cui cognome era Jäneke. Era figlio di un imprenditore tedesco, che non gli aveva insegnato la propria lingua materna. Venni poi a sapere che la città di origine della sua famiglia era Amburgo. L'etimologia del cognome, che si pronuncia /'jεnəkə/ (ma egli stesso aveva adottato la pronuncia ortografica /'janeke/), è la stessa di quella dell'ipocoristico olandese Janke "Giovannino", "Gianni".
Incapaci di comprendere l'esistenza del suffisso diminutivo -ke in una lingua diversa dalla loro, alcuni hanno escogitato uno stratagemma che a detta loro avrebbe spiegato meglio la sillaba finale di Yankee: si sono inventati una derivazione dall'olandese Jan Kees, ritenuta una variante di Jan Kaas, ossia "Gianni Formaggio". Questo perché spesso i nomi di scherno attribuiti a uomini di nazionalità ostili traevano origine dal cibo preferito. Così Jean Farine era il francese tipico, alla lettera "Gianni Farina", mentre l'inglese tipico era etichettato come Jack Pudding, ossia "Gianni Budino". In modo simile, moltissimi italiani si sono visti appioppare dai francesi il nomignolo Macaroni, ossia "maccheroni, spaghetti". Per i tedeschi, specie per quelli di simpatie neonaziste, un italiano è descritto con la parola Spaghetti-freßer, ossia "divoratore di spaghetti" (si noterà che il verbo freßen, fressen "mangiare, divorare" è usato per riferirsi ad animali). Tuttavia, va detto che nemmeno i figli della Germania sono stati immuni dalla derisione e dallo scherno più grossolano: spesso si sono sentiti chiamare Hanswurst, ossia "Gianni Salsiccia"!
Per cercare di far fronte alla ridicola ipotesi di "Gianni Formaggio", nel vasto Web è saltata fuori anche l'interpretazione di Kees come ipocoristico di Cornelius, nome che in effetti era abbastanza comune in Olanda. Tempo fa mi sono imbattuto in qualcuno, ancor più ottuso, che è giunto a ipotizzare che Jan e Kees fossero i nomi di due fratelli, inventandosi ex post un mito. Non sono più riuscito, per somma fortuna, a trovare traccia di un simile scempio! Infine, c'è anche chi vorrebbe ricondurre le radici di Yankee al bucaniere olandese Jan Willems (morto nel 1688), noto anche come Janke o Yankey Willems.
Il bibliotecario, editore e musicologo americano Oscar Sonneck (1873 - 1928), nella sua opera Report on "The Star-Spangled Banner", "Hail Columbia", "America", "Yankee Doodle" (1909), ha confutato una falsa etimologia romanzata secondo cui la parola sarebbe provenuta da una tribù che si faceva chiamare Yankoos, il cui nome avrebbe significato "Invincibili". La risibile storiella affermava che gli abitanti del New England avevano sconfitto questa tribù dopo una sanguinosa battaglia; i restanti indiani Yankoos avrebbero trasferito il loro nome ai vincitori. Sonneck ha notato che diversi scrittori americani dal 1775 avevano ripetuto questa narrazione come un fatto, nonostante fosse piena zeppa di lacune. Secondo Sonneck, non è mai stata tradizione di nessuna tribù indiana trasferire il proprio nome ad altri popoli, né alcun colono aveva mai adottato un nome indiano per descrivere se stesso. Sonneck ne conclude che non è mai esistita una tribù chiamata Yankoos.
Il Dizionario Merriam Webster considera le origini della parola Yankee nel modo più deprimente: ETIMOLOGIA SCONOSCIUTA. Esiste una leggenda abbastanza diffusa, secondo cui la parola Yankee deriverebbe dal Cherokee eankke "codardo" o "schiavo". All'origine di questo pacchetto memetico ci sarebbe l'ufficiale britannico Thomas Anburey. Per contro, sembra che William Gordon abbia dichiarato che la stessa parola avrebbe avuto il significato opposto: "eccellente". Il condizionale, come al solito, è d'obbligo. Resta il fatto che nella lingua dei nobilissimi Cherokee tale vocabolo non si trova, né col senso di "codardo", né con quello di "eccellente". In altre parole, è una fabbricazione, nemmeno tanto ingegnosa!
Il bandolo della matassa
Non esiste un motivo chiaro che spieghi il successo di trovate tanto grossolane, radicatissime persino in ambito accademico. Anche se la specie umana si sta avviando rapidamente alla demenza più completa, persistono comunque alcune scintille di Scienza e di Verità, che è mio dovere indefettibile evidenziare a pubblica edificazione.
Nel lontano 1994, Claudio R. Salvucci ha scritto quanto segue (i grassetti sono miei):
Regarding the etymology of "yankee", someone mentioned that it was a term for the Dutch, which is confirmed in some dictionaries.
However, there are quite a few 19th century scholars who derive it from an Algonquian (Lenape) attempt to pronounce "English" (The actual Algonquian form given is "Yengwe", later anglicized to "Yankee". I don't know if modern etymological studies have disproved this, but so goes the theory in the 1800's (i think by Rev. John Heckewelder)
Traduzione:
Per quanto riguarda l'etimologia di "yankee", qualcuno ha detto che era un termine olandese, cosa che è confermata in alcuni dizionari.
Tuttavia, ci sono parecchi studiosi del XIX secolo che lo fanno derivare da un tentativo algonchino (Lenape) di pronunciare "English" (l'attuale forma algonchina data è "Yengwe", successivamente anglicizzato in "Yankee". Non so se moderno gli studi etimologici hanno smentito questo, ma così va la teoria nell'800 (penso dal Rev. John Heckewelder)
Non sono riuscito a reperire altri messaggi di questo interessantissimo thread. Sono però convinto che il Reverendo John Gottlied Ernestus Heckewelder (1743 - 1823) avesse ragione da vendere! Nella buona sostanza, lo Yankee è proprio l'Inglese passato attraverso alla genuina usura fonetica del volgo tra gli Algonchini.
English => Yeng(w)e => Yankee
1) English è stato assimilato come Yengwe in algonchino;
2) Yeng(w)e è tornato in inglese americano ed è stato assimilato come Yankee.
Questo è un caso lampante di effetto boomerang!
“Yengees. This name they now exclusively applied to the people of New England, who, indeed, appeared to have adopted it, and were, as they still are, generally through the country called Yankees, which is evidently the same name with a trifling alteration.”
(Rev. John Heckewelder)
(Rev. John Heckewelder)
Traduzione:
“Yengees. Questo nome ora lo applicavano esclusivamente al popolo del New England, che, in effetti, sembrava averlo adottato, e si trovavano, come lo sono ancora, generalmente attraverso il paese chiamato Yankees, che evidentemente è lo stesso nome con una piccola alterazione.”
James Fenimore Cooper (1789 - 1851) è pienamente d'accordo con Heckewelder. Sia ne L'uccisore di daini (Deerslayer: or The First Warpath, 1841) che nel più noto L'ultimo dei Mohicani (Last of the Mohicans, 1826), usa il termine "Yengee" per riferirsi ai coloni inglesi. Sarebbe quindi ora di mandare finalmente al macero tutte le stronzate su Gianni Formaggio et similia!
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