martedì 22 novembre 2022

ETIMOLOGIA DI MANIBERGA E PEDIBERGA 'PARTI DELL'ARMATURA'

Ricordo ancora quando al liceo appresi qualcosa sulla biografia di Dante Alighieri. Uno dei particolari che più mi è rimasto impresso è sicuramente l'inglorioso esordio del Poeta sul campo di battaglia. Egli fu un feditore a cavallo dell'esercito guelfo nella battaglia di Campaldino (11 giugno 1289). Il suo compito era quello di provocare i nemici con beffe e insulti, sostenendo il loro primo urto. In questo caso, lo schieramento ostile era ghibellino e composto in massima parte da aretini. L'Alighieri, che all'epoca era ventiquatrenne, si fece prendere dal panico. Così commentò l'accaduto finita la battaglia: "Ebbi temenza molta". Per motivi politici, molti insorgerebbero se affermassi che egli fu codardo e si diede alla fuga. Dato che sostengo a spada tratta i Ghibellini, come minimo sarei accusato di essere fazioso. Volendo evitare sterili polemiche, rimando ad altra sede la discussione su Campaldino. 
 
La prima volta che lessi la parola "feditore", ebbi una distorsione percettiva, al punto che i miei occhi videro nitidamente "feritore". Lessi anche così, ma l'insegnante mi corresse. Una spiegazione però non la diede: la scuola è monolitica e priva di ogni tentativo di indagine sul passato, vuole presentare ogni cosa come un mistero, come una nozione pietrificata da inculcare nel cervello senza comprensione delle sue ragioni ultime. Poi venni a sapere che in effetti "feditore" deriva dal verbo arcaico "fedire", che è proprio una variante di "ferire". Dapprima si è avuta dissimilazione della rotica -r- della radice a causa di quella della desinenza dell'infinito -ire. Poi l'occlusiva dentale -d- si è estesa a tutta la coniugazione e ai derivati.

L'equipaggiamento del feditore era composto da un'armatura che egli si doveva comprare a sue spese. Tra le parti di questa armatura, oltre all'elmo, alla cotta di maglia (protezione del corpo, in maglia metallica) e al camaglio (protezione della testa, in maglia metallica), se ne menzionano altre due di particolare importanza: 

maniberga "protezione della mano"   
definizione tecnica: "cilindro di maglia con annesso guanto a moffola, atto alla protezione della mano e del braccio"

pediberga "protezione del piede" 
definizione tecnica: "calza di maglia aperta e allacciata sul retro, atte alla protezione dalla coscia alla caviglia"

Come si può ben comprendere, il corredo di ogni feditore comprendeva due maniberghe e due pediberghe. 

Questa è la definizioni della prima delle due voci, data dall'Enciclopedia delle armi, a cura di Edoardo Mori: 

Maniberga
Term. mil.del medio evo. Armadura della mano, e forse pur del braccio: Manica di maglia che copriva la mano e talvolta anche il braccio. 

La definizione della seconda voce, relativa alla protezione del piede, non è invece inclusa nell'opera menzionata. 


Alcune note etimologiche 

Si capisce all'istante che maniberga e pediberga sono due composti formati a partire rispettivamente dalle parole mano e piede. Invece l'elemento -berga è un tipico germanismo. Stupiscono queste formazioni di carattere ibrido, che sono state trascurate dagli studiosi, nonostante la loro natura mirabile.

Etimologia dell'elemento -berga:

Protogermanico: *bergō "protezione" 
Genere: femminile 
   Antico alto tedesco: -bërga, -përga "protezione" 
   Longobardo: -perga / -berga "protezione"  
N.B. 
Ricorre come secondo elemento in composti, in particolare in antroponimi femminili. 


Possiamo ricostruire agevolmente i composti germanici originali: 

Protogermanico: *χandubergō "protezione della mano" 
     (< *χandu- "mano") 
Protogermanico: *fōtubergō "protezione del piede" 
     (< *fōtu- "piede") 

Esiti antico alto tedeschi: 

AAT: *hantpërga "protezione della mano"
AAT: *fuozpërga "protezione del piede" 

Esiti longobardi: 

Longobardo: *andeperga "protezione della mano"
Longobardo: *fozeperga "protezione del piede" 

Traduzione del primo elemento del composto: 
   ande- (1) => mani- 
   *foze- => pedi- 
Causa della traduzione: formazione di un gergo romanzo-longobardo in epoca tarda. 

(1) Attestato in andegauuerc "manufatti" (Rotari). 

Esiste nell'italiano letterario anche un altro vocabolo militare formato in modo simile, anche se di diverso genere grammaticale: usbergo "armatura, corazza" (varianti desuete: asbergo, osbergo), dall'antico provenzale ausberc "cotta di maglia" (varianti: ausberg, asberg, etc.), a sua volta dal francone *halsberg "protezione del collo". Esistono svariate forme mediolatine derivate dalla stessa fonte germanica, come alsbergum, halsbergium, etc. Come si può vedere, in questo caso la trafila è differente da quella di maniberga, pediberga

Conclusioni 

È un vero peccato che simili gioielli lessicali non siano considerati e studiati a dovere, per colpa dell'ottusità dei romanisti, che li trattano come inutili scorie. Questo accade perché in loro l'intelletto è paralizzato dall'ideologia, mentre ad essere ipertrofico è l'ego. 

Nessun commento: