Naufrago
Lontano da ogni galassia. Nessun fotone filtra attraverso il buio insondabile. In un piccolo vascello io fluttuo in questo vuoto assoluto. Soltanto un misero guscio di noce, un relitto condannato a un fato di eterna solitudine. Molto raramente, diciamo una volta ogni due o tre anni, una singola molecola d'idrogeno urta contro lo scafo, al che il rivelatore emette un suono stridulo e impulsivo che allieta la mia attesa infinita. Dov'è il quasar più vicino? Dov'è l'ormai obliato calore della luce di una stella, fosse anche così distante da colpire a malapena la mia retina atrofica con l'impressione di un vaghissimo contrasto?
Marco "Antares666" Moretti
(blog connettivista Cybergoth, 26 febbraio 2006)
Nessun commento:
Posta un commento