Forse lo sanno in pochi. In un’isola della Corea sono allevati maiali che vengono nutriti esclusivamente con feci umane.
“Il termine ttongdwaeji (똥돼지) che compare sull’insegna di questo ristorante è composto dal nome volgare per “escrementi” (ttong 똥) e dalla parola “maiale” (dwaeji 돼지). È una tradizione dell’isola più meridionale della Corea, Jejudo, ma un tempo esisteva anche in altre zone della penisola. I coreani oggi preferiscono cambiare il nome di questi maiali e chiamarli semplicemente “maiali neri” (heukdwaeji 흑돼지) dal colore della loro cotenna.
Chi ha provato la carne di questi maiali, allevati secondo la tradizione dell’isola, ne esalta il gusto eccezionale. Chi, come lo scrivente, ha visto effettivamente come vengano allevati (in una porcilaia angusta e buia posta sotto un gabinetto primitivo), ne compatisce le condizioni in cui vengono cresciuti e forse può avere qualche reticenza ad assaporarne appieno le carni.”
Il testo riportato è stato raccolto nel 2021; l'autore è Valerio Anselmo, un'autorità nel campo dell'insegnamento della lingua coreana.
Con mia grande sorpresa, risulta abbastanza difficile trovare materiale nel Web su questi bizzarri porci coreani che ingurgitano quantità immense di materiale escrementizio estratto dalle latrine. L'ipotesi più plausibile è che sia scattata qualche forma di censura occhiuta da parte del governo della Corea del Sud, per cancellare ogni pubblicità a quella che è percepita come una sorta di "onta nazionale".
Questi sono i pochi cenni ritrovati sulla Wikipedia in inglese (marzo 2023):
"Until the later twentieth century, these pigs were kept to dispose of human waste. They were housed in sites built below the outside latrines where their "food" was directly delivered. From the 1960s, this practice gave way to more conventional feeding. Some believe that the change has adversely affected the flavour of the meat."
Ecco una traduzione per gli anglofobi non anglofoni:
"Fino al tardo XX secolo, questi maiali venivano allevati per smaltire i rifiuti umani. Venivano alloggiati in aree costruite sotto le latrine esterne, dove il "cibo" veniva loro distribuito direttamente. Dagli anni '60, questa pratica ha lasciato il posto a un'alimentazione più convenzionale. Alcuni ritengono che questo cambiamento abbia influito negativamente sul sapore della carne."
Indagando, si scopre che questa usanza dell'allevamento dei maiali con pastoni fecali è una cineseria, che proprio dalla Cina si è diffusa in Corea e ha raggiunto la prefettura più meridionale del Giappone, Okinawa. Un singolo ideogramma cinese, 圂 (pronunciato hùn), indica sia la porcilaia che la latrina. Un termine cinese più tecnico e recente è 猪圈茅坑 (zhūjuànmáokēng), alla lettera "latrina a porcilaia". Nella lingua di Okinawa questo tipo di latrina è chiamata 風呂 (fūru). In coreano la parola è 돗통시 (dottongsi). Strutture di questo tipo si trovano anche in India, per l'esattezza a Goa e nel Kerala, dove sono tuttora in uso - anche se le autorità hanno fatto molto per combattere la pratica di smaltire i rifiuti tramite i suini.
Il punto è che ci sono problemi di non poco conto. Nutrire i suini con rifiuti ed escrementi umani comporta gravi rischi sanitari, sia per gli animali che per l'uomo, principalmente a causa della trasmissione di malattie. Questa pratica antica favorisce la diffusione di malattie zoonotiche, ovvero patologie che possono essere trasmesse dagli animali all'uomo e viceversa. Gli escrementi e i rifiuti umani possono contenere una vasta gamma di patogeni pericolosi, tra cui batteri, virus, parassiti e vermi. Quando i suini li ingeriscono, possono ammalarsi e fungere da serbatoi per questi agenti patogeni, che poi vengono trasmessi all'uomo attraverso la manipolazione o il consumo di carne di maiale infetta. Ecco le principali problematiche sanitarie, cose di non poco conto:
i) Parassitosi
Il rischio di infezioni da parassiti come la trichinellosi (causata da Trichinella spiralis), la cisticercosi e la teniasi (causate da Taenia solium). Questi parassiti possono formare cisti nei muscoli del suino e, se la carne non è cotta adeguatamente, infettare l'uomo.
ii) Infezioni batteriche
Batteri come Salmonella, Escherichia coli (compresi i ceppi produttori di shiga-tossina) e Yersinia enterocolitica sono frequentemente presenti negli escrementi umani e possono causare gravi gastroenteriti nell'uomo.
Batteri come Salmonella, Escherichia coli (compresi i ceppi produttori di shiga-tossina) e Yersinia enterocolitica sono frequentemente presenti negli escrementi umani e possono causare gravi gastroenteriti nell'uomo.
iii) Infezioni virali
I suini possono contrarre e diffondere virus come l'epatite E, che è considerata una zoonosi emergente, e vari ceppi di virus influenzali che potrebbero potenzialmente ricombinarsi e creare nuove pandemie.
Inoltre, il cibo contaminato da escrementi umani è una delle principali vie di diffusione per malattie come la Peste Suina Africana (PSA), un'infezione virale che, sebbene non sia pericolosa per l'uomo, è letale per i maiali e può decimare interi allevamenti. La somministrazione di scarti di cucina e rifiuti alimentari ai suini è per questo motivo vietata in molti Paesi, inclusa l'Europa.
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