martedì 28 gennaio 2014

 

FASE HOBART 

I morti si animano nelle tombe, e una volta riesumati si portano dietro il gelo sepolcrale. Ora hanno di nuovo una carne integra, ma i loro processi fisiologici scorrono al contrario. Anziché mangiare rigurgitano: il bolo sale dall'esofago, si converte in cibo con la ruminazione e viene espulso integro. Così dalla bocca dei redivivi prendono forma pizze, zuppe, bistecche. Gli alimenti espulsi vengono collocati in appositi ricettacoli e custoditi in frigorifero, per poi essere ritirati e riportati all'origine. Questi rianimati non decadono, anzi ringiovaniscono. Con il passar degli anni diventano sempre più vigorosi, poi alla fine rimpiccioliscono fino a ritornare bambini. Al termine del ciclo sono poppanti, in attesa di un utero disponibile nel quale rientrare. Questa sublime trovata è alla base di uno dei libri meno conosciuti di Philip K. Dick: IN SENSO INVERSO. Sono dell'opinione che ogni scritto di Dick sia portatore di profondi significati e legato a tutti gli altri da invisibili fili simbolici, che formano una vera e propria rete di link concettuali. Il processo cosmico di inversione temporale, noto come Fase Hobart, è a buon diritto tra quanto di più originale io abbia mai trovato nella Noosfera.

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