domenica 8 giugno 2014

UN NOTEVOLE ANTROPONIMO CELTICO IN NORRENO

Móðir Dyggva var Drótt, dóttir Danps konungs, sonar Rígs er fyrstr var konungr kallaðr á danska tungu. 
La madre di Dyggve era Drott, la figlia del re Danp, il figlio di Ríg, il primo che venne chiamato re nella lingua danese.
(Snorri Sturluson, Ynglinga saga

L'antroponimo mitologico Rígr non è altro che il celtico *ri:ks, gen. *ri:gos, pl. *ri:ges, che significa "re". Si tratta di un prestito abbastanza tardo, come prova la conservazione della consonante sonora /g/. Il vocabolo è attestato in moltissimi nomi gallici e britannici. Possiamo riportare per esempio Vercingetorix "Supremo Re dei Guerrieri", Cingetorix "Re dei Guerrieri", Orgetorix "Re degli Uccisori", Lucotorix "Re dei Topi", Eporedorix "Re dei Cavalli da Corsa", Albiorix "Re del Mondo", Biturix "Re del Mondo", Dumnorix "Re del Mondo", Caturix "Re delle Battaglie", Ambiorix "Re del Recinto", etc. Lo stesso termine è stato preso a prestito nella lingua proto-germanica in epoca antecedente alla rotazione consonantica conosciuta come Legge di Grimm: abbiamo infatti gotico reiks /ri:ks/ < celtico *ri:ks; gotico reiki /ri:ki/, norreno ríki < celtico *ri:gion. Notiamo subito che la consonante /g/ del celtico comune è diventata un'occlusiva sorda /k/ in proto-germanico, e questa situazione è stata ereditata da tutte le lingue discendenti. Invece nell'antroponimo danese la consonante si è mantenuta sonora, perché il prestito è avvenuto in un'epoca in cui la Legge di Grimm si era già esaurita. Il nome è stato adattato nel germanico del nord *ri:γaz, con il tema in /a/, quindi si è avuto direttamente Rígr. L'attestazione di questo antroponimo potrebbe essere di qualche aiuto nel chiarire la complicata questione della lingua dei Cimbri e delle sue influenze celtiche. 

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