domenica 14 dicembre 2014

PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: UNA FALSA ETIMOLOGIA DI CAESAR

Sull'etimologia del cognomen Caesar se ne son dette di tutti i colori, e questo già dall'antichità.

C'è chi voleva l'originario Caesar chiamato così perche nato da parto cesareo - e quindi il cognomen sarebbe derivato da caedere "tagliare", caesus "tagliato" (a caeso matris utero). Il suffisso -ar rimarrebbe però del tutto inspiegabile.

Altri invece proponevano come origine la parola dotta caesaries "chioma" (che trova una perfetto parallelismo nel sanscrito kesara- id.). Il fatto che Giulio Cesare fosse calvo non è d'ostacolo: come tutti sanno i cognomina erano ereditari.

Altra possibilità è il termine caesius "azzurro", con riferimento al colore degli occhi (a caesiis oculis). Anche in questo caso il suffisso -ar sarebbe inspiegabile. La parola, priva di etimologia indoerupea, è da ricondursi all'etrusco, dove è abbondantemente testimoniata dall'onomastica: Ceisna, Caisie, etc.

Come fa notare l'ottimo prof. Giulio Facchetti, l'origine più probabile di Caesar è dal nome etrusco di Cere, che suonava Caisri-, Ceisri-, Ceizra, Χaire-, Χe(i)ri- in lingua etrusca (in latino è Caere, indecl.). Se la forma Χeiritna (Χeritna), attestata come gentilizio, è più recente e continua nel latino Caeretanus, la forma più antica derivata dal nome di Cere è caisri-va-. Caesar significherebbe quindi "uomo di Cere". Le occorrenze etrusche di Cere erano già state individuate a suo tempo da Massimo Pallottino. Mi sento di difendere questa tesi del legame tra il cognomen Caesar e la città di Cere, che ha una sua logica e renderebbe conto anche della terminazione in -ar.

Esiste però un'altra etimologia possibile, per quanto inverosimile, che fu usata dallo stesso Giulio Cesare a scopi propagandistici e che ci interessa particolarmente per le sue implicazioni fonetiche. Per aumentare l'impressione di possanza, lo stesso Giulio Cesare sostenne che Caesar derivasse dalla parola usata dai Cartaginesi e dai Mauri per indicare l'elefante. Il primo denarius da lui coniato mostra la scritta CAESAR sopra la figura di un elefante.

L'interpretazione più verosimile di una simile derivazione si otterrebbe ammettendo che il primo a essere soprannominato Caesar avesse ucciso un elefante in battaglia. Il termine in questione, non semitico e di origine sconosciuta, ci è noto nella forma kaisar come glossa di Servio ed è attestato in alcune iscrizioni puniche (kysr). Aveva il suono velare iniziale - anzi, probabilmente addirittura uvulare come /q/ in arabo - visto che l'originaria /k/ è spesso trascritta in neopunico con ch in caratteri romani e con χ in caratteri greci. Se per assurdo Caesar avesse avuto all'epoca una pronuncia palatale, com'è insipiente e stoltissima opinione di qualcuno, non sarebbe mai stata proposta una paretimologia punica dell'antroponimo.

Notiamo infine che l'originario termine cananeo usato dai Fenici per indicare l'elefante doveva essere *fil /fi:l/ (cfr. arabo fīl, ebr. pīl). È possibile che kaisar fosse una parola dei Mauri presa a prestito dai Cartaginesi o indicante un particolare elefante (forse l'elefante africano in opposizione a quello asiatico usato dall'esercito?). Qual è l'origine di ultima di kaisar? Non è facile dare una risposta, ma non risulta che esista nulla di simile nelle lingue berbere documentate. 

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