sabato 3 gennaio 2015

IL LINGUAGGIO DEI POLITICANTI

Presso alcune popolazioni si credeva che i morti parlassero una lingua in cui categorie e significati delle parole subivano inversione: "grande" passa così a significare "piccolo" e viceversa, "nero" passa a significare "bianco", etc. I politicanti parlano certamente una lingua simile: per loro ridurre le tasse significa aumentarle, semplificare significa complicare fino all'impossibile, tagliare le spese significa far crescere il numero dei dirigenti superpagati e gonfiare i loro iniqui compensi.

2 commenti:

kiro ha detto...

Ma, quel che davvero dovrebbe inquietare chi ancora si ostina a recarsi alle urne, è che dietro agli sproloqui di questi soggetti super-ricchi esiste una massa brulicante di parassiti che in qualche modo deve essere mantenuta. Da chi appone un inutile timbro a chi dirige un ente inutile. Tutta questa gente IPER-PROTETTA dalla "gang" sindacale e radical-chic che impera in Italia da settant'anni, condiziona in modo notevole il voto. Quindi, il politico deve pur dire in televisione che ridurrà le tasse (per non essere oggetto di spregio ulteriore), ma sa che non puo' farlo perchè dovrà pagare le zecche che lo sorreggono....

Antares666 ha detto...

Satolli di sangue, questi schifosi parassiti sono lucidi e gonfi fin quasi a scoppiare.