Chiedo ai pochi utenti interessati agli argomenti di questo blog di portare la necessaria pazienza: d'ora in poi i commenti saranno moderati. Tutto ciò non comporterà che pochi istanti di disagio all'internauta serio che intenderà apporre in queste pagine un suo intervento, che poi risulterà visibile non appena l'avrò approvato. Il mio augurio è che questo piccolo ostacolo tecnico alla comunicazione non dissuada i lettori davvero interessati dall'intervenire, e soprattutto che non sia inteso come una forma di censura: non avrei mai preso una simile decisione se non vi fossi stato spinto dal corso degli eventi.
Questi sono gli inconvenienti a cui espone il vegetare nella Blogosfera, spazio ormai sempre più marginale e simile alla Terra Desolata. Pubblicare propri contenuti è da tempo un affare in perdita, ma nonostante ciò non demordo. Oltre a reperire le informazioni è necessario vagliarle, assemblarle, formattarle e categorizzarle, e tutto per un ritorno pressoché nullo. Poi bisogna anche tenere in conto le necessarie operazioni di manutenzione straordinaria, proprio come il proprietario di un'auto si impegna a pulire il suo veicolo dopo che uno stormo di uccelli ha depositato sul parabrezza una pioggia di feci. Tutto ciò non mi scoraggia, e continuerò a farlo finché avrò respiro.
In quest'epoca di estrema decadenza dei diari online, alcuni blogger hanno scelto di diventare vassalli dei media mainstream, perdendo di fatto ogni loro autonomia. Non pochi tra questi infelici, gravati dal vincolo vassallatico contratto, si sono visti censurare i loro post. A una simile condizione di servitù è preferibile la vita dei lupi! Continuo dunque il mio vagabondaggio nelle tenebrose contrade di Mordor, non invidiando di certo la condizione servile di altri che si reputano più fortunati.
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