giovedì 9 luglio 2015

PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: LA NATURA COMPOSTA DI ETIAM

Nel latino ecclesiastico, densissimo di congiunzioni e di avverbi, spicca la parola etiam "anche", pronunciata /'etsjam/. Qual è l'origine di questa congiunzione? Semplice, deriva dalla giustapposizione di et "e" con iam "già". L'assibilazione che ha portato alla pronuncia /'etsjam/ ha agito in posizione sintattica, dato che i fonemi /-t/ e /j-/ dal cui scontro è sorta appartengono a parole diverse.

È ben chiaro e di per sé autoevidente che /'etjam/ senza assibilazione deve essere stata la forma di partenza, perché questo ci dice l'etimologia. Sostenere che debba essere stato /'etsjam/ da sempre è un palpabile controsenso.

Così accade che i sostenitori della pronuncia ecclesiastica ab aeterno debbano rinunciare all'etimologia della congiunzione in questione, scegliendo assurdamente di ritenerla una parola inanalizzabile pur di salvare il loro preconcetto dogmatico.

Casi di alterazione di consonanti in condizioni simili si davano nel latino tardo e volgare, perdurando ancora nelle lingue romanze. Ad esempio abbiamo il latino postea "poi, in seguito", alla lettera post ea "dopo queste cose", che si è evoluto nell'italiano poscia (ormai in disuso). Allo stesso modo ante id "davanti a ciò" si è evoluto nell'italiano anzi; confronta anche latino antea "una volta, in precedenza", per ante ea "prima di queste cose".  

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