domenica 9 agosto 2015

PALEOSARDO, LE RADICI LINGUISTICHE DELLA SARDEGNA NEOLITICA

Quando si discuteva della lingua (o meglio delle lingue) della Sardegna preromana, si aveva spesso l'impressione di essere inghiottiti da un baratro spaventoso, si avvertiva una penetrante sensazione di gelido vuoto: questo era il vuoto dell'Ignoranza. Non si riusciva in alcun modo a formarsi un'idea concreta dell'origine dei Sardi antichi e di come parlassero. Certo, esistevano studi sulla toponomastica e su elementi di sostrato prelatino nelle varietà di lingua sarda, ma nessuno arrivava a una conclusione certa. Adesso tutto è cambiato. Grazie al prezioso volume del prof. Eduardo Blasco Ferrer, "Paleosardo. Le radici linguistiche della Sardegna neolitica", si è giunti a una soluzione scientifica del secolare problema. A dire il vero già Massimo Pallottino aveva ipotizzato uno stretto legame tra la lingua preromana della Sardegna e la lingua basca, ma data la sua scarsa conoscenza dell'Euskera, i suoi studi non avevano dato un gran frutto. Certo, questa lingua del ceppo del basco non esaurisce l'esistente: non abbiamo a che fare con un sostrato monolitico. Avemo modo di trattare questi affascinanti argomenti in relazione ai vari popolamenti che hanno avuto luogo nella Sardegna preistorica e protostorica.

Debbo riportare anche una cosa molto disdicevole: il libro di Blasco Ferrer ha avuto nel Web un'accoglienza tremenda. Purtroppo esistono in Sardegna non poche persone che rimangono ancorate a idee pseudoscientifiche. Alcuni credono che le attuali varietà neolatine dell'isola fossero parlate ab aeterno. Tra questi ci sono i seguaci dell'Alineismo, che in modo ridicolo intrepretano la parola nuraghe come "casa della nuora", ma non soltanto loro. Molte persone non sembrano capire che le lingue nel corso dei secoli e dei millenni cambiano, muoiono, vengono sostituite da altre. Così si spiega come possano deridere i suoni dei loro stessi Padri. Poi ci sono quelli che negano addirittura la natura neolatina della lingua sarda attuale e la reputano di origine babilonese e sumerica, a dispetto di ogni evidenza. Tra loro vi sono i Semeranisti. Tutti costoro non hanno perdonato al Blasco Ferrer il suo lavoro, scagliandosi contro di lui selvaggiamente. Altri ancora la menano per l'uso di parole come "Pelliti" e "Mastrucati" rivolte dai Romani ai Sardi antichi: basta citarle in un lavoro - anche solo a fini di conoscenza - per farsi molti nemici mortali. Queste manifestazioni di odio belluino dovrebbero aver fine, perché non fanno onore ai Sardi, popolo di cui ho la massima stima. 

Per invogliare gli studiosi seri ad acquistare il volume, nonostante il suo prezzo non sia esiguo, pubblico senza indugio il suo indice completo, ottenuto da Google Books:



Paleosardo. Le radici linguistiche della Sardegna Neolitica

Autore: Eduardo Blasco Ferrer
Anno: 2010
1a edizione it. (cartaceo): 28 settembre 2010
1a edizione it. (pdf): 22 settembre 2010
Editore: De Gruyter
Collana:  Beihefte Zur Zeitschrift Fur Romanische Philologie
ISBN-10: 3110235595
ISBN-13: 978-3110235593
ISBN (pdf): 978-3-11-023560-9
Formato: Copertina rigida
Pagine: 243 pagg.

Prefazione

1. Il sostrato. Definizione e studio interdisciplinare
1.1. Definizione di sostrato
1.1.1. Il sostrato in Linguistica
1.1.2 Il sostrato in Psicolinguistica i Sociolinguistica
1.1.3. Sostrato, Interferenze, Prestiti
1.1.4. Sostrato e Regole di sviluppo

1.2. Sostrato e Toponomastica
1.2.1. Nomi comuni e Toponimi
1.2.2. Toponomastica e Campi semantici
1.2.3. Fonti e Problemi della Toponomastica

1.3. Sostrato e dati extralinguistici
1.3.1. Sostrato e dati storiografici
1.3.2. Sostrato e Archeologia
1.3.3. Sostrato e Genetica
1.3.4. Ricostruzione linguistica ed extralinguistica
     del sostrato

2. Metodi di analisi linguistica del sostrato

2.1. Sostrato e Metodo storico-comparativo
2.1.1. La ricostruzione dell'Indoeuropeo
2.1.2. Il sostrato paleo(ind)europeo
2.1.3 Il sostrato periindoeuripeo o mediterraneo 

2.2. Sostrato e Metodo bilingue
2.3. Sostrato e Metodo combinatorio e tipologico

3. Storia della ricerca sul Paleosardo

3.1. Sostrato paleosardo e dati extralinguistici
3.1.1. Paleosardo e dati storiografici e mitologici
3.1.2 Paleosardo e dati archeologici
3.1.3. Paleosardo e dati genetici
3.1.4. Consuntivo della ricerca extralinguistica sul
     sostrato paleosardo

3.2. La ricerca linguistica sul sostrato paleosardo
3.2.1 Il metodo storico-comparativo e la scuola
     italiana
3.2.2 Wagner, Hubschmid e il sostrato paleosardo
3.2.3 La ricerca postwagneriana e il metodo storico-
     comparativo
3.2.4 Il sostrato paleosardo e il metodo
     combinatorio e tipologico

4. Tipologia del Paleosardo

4.1. Analisi strutturale dei microtoponimi sardi
4.1.1. Procedimento di Segmentazione
4.1.2. Allomorfi
4.1.3. Radici
4.1.4. Suffissi
4.1.5. Prefissi
4.1.6. Quadro distribuzionale
4.1.7 Esemplificazione illustrativa
 4.1.7.1. Orga
 4.1.7.2. Obi
 4.1.7.3. *Deu
4.1.8. Avvertenze finali

4.2.
4.2.1. Radici
 4.2.1.1. ala 
 4.2.1.2. aran 
 4.2.1.3. arki  
 4.2.1.4. ard  
 4.2.1.5. artz
 4.2.1.6. bar  
 4.2.1.7. berri  
 4.2.1.8. bide
 4.2.1.9. kar(r)a   
 4.2.1.10. kere  
 4.2.1.11. kuk
 4.2.1.12. des  
 4.2.1.13. dol  
 4.2.1.14. donn  
 4.2.1.15. gav
 4.2.1.16. gon(n) 
 4.2.1.17. gorr 
 4.2.1.18. ili 
 4.2.1.19. iri  
 4.2.1.20. is, itz  
 4.2.1.21. isti 
 4.2.1.22. lak    
 4.2.1.23. lats
 4.2.1.24. lok
 4.2.1.25. lur
 4.2.1.26. mand 
 4.2.1.27. masa 
 4.2.1.28. mele
 4.2.1.29. nava

 4.2.1.30. nur  
 4.2.1.31. ola
 
 4.2.1.32. on  

 4.2.1.33. ona 
 
4.2.1.34. ore  
 4.2.1.35. orga
 
4.2.1.36. orri
 
4.2.1.37. ortu
 
4.2.1.38. orve
 
4.2.1.39. osa 
 4.2.1.40. ospe 
 
4.2.1.41. ost
 
4.2.1.42. otzi
 
4.2.1.43. ovi 
 
4.2.1.44. pal
 
4.2.1.45. sala
 4.2.1.46. sara
 
4.2.1.47. sil
 
4.2.1.48. sini 
 
4.2.1.49. sol
 
4.2.1.50. soro
 
4.2.1.51. sune
 
4.2.1.52. tala
 
4.2.1.53. tort
 
4.2.1.54. turki
 
4.2.1.55. turri  

 4.2.1.56. ur 

 4.2.1.57. urri 
 4.2.1.58. zur [tsur]
   

4.2.2. Suffissi
  4.2.2.1. Problemi generali
  4.2.2.2. mele (a) e nele (b)
  4.2.2.3. kore
  4.2.2.4. ertz

4.2.3. Prefissi

4.3. Tipologia del Paleosardo
4.3.1. Tipologia morfologica
4.3.2. Tipologia fonologica

5. Paleosardo, Paleobasco, Iberico
5.1. Giustificazioni del confronto
5.1.1. Coordinate extralinguistiche
5.1.2. Concordanze lessicali e tipologiche

5.2. Breve descrizione tipologica del Paleobasco

5.3. Breve descrizione tipologica dell'Iberico

5.4. Confronto fra Paleosardo e Paleobasco
5.4.1. Radici
 5.4.1.1. al 
 5.4.1.2. (h)aran 

 5.4.1.3. ardi
 
5.4.1.4. (h)artza 
 5.4.1.5. baso 
 5.4.1.6. berri 
 5.4.1.7. bide
 5.4.1.8. *dese 
 5.4.1.9. *dol
 5.4.1.10. ertz
 5.4.1.11. *goni
 5.4.1.12. gorri 
 5.4.1.13. (h)iri
 5.4.1.14. isti(l)
 5.4.1.15. itz, *iz
 5.4.1.16. lats 

 5.4.1.17.
logi
 

 5.4.1.18. lur

 5.4.1.19.
mando

 5.4.1.20. *nur
 5.4.1.21. ola 

 5.4.1.22. on
 5.4.1.23. ona
 5.4.1.24. orri, osto 
 5.4.1.25. (h)otz 

 5.4.1.26. (h)obi
 5.4.1.27. soro 
 5.4.1.28. susune

 5.4.1.29. (i)turri
 5.4.1.30. ur 
 5.4.1.31. zuri

5.4.2. Suffissi
 5.4.2.1. -ake
 5.4.2.2. -ai, -ei, -oi
 5.4.2.3. -tz

5.5. Confronto fra Paleosardo e Iberico
5.5.1. Radici
 5.5.1.1. arki   
 5.5.1.2. bar    
 5.5.1.3. ker'e  
 5.5.1.4. ili      
 5.5.1.5. lako      
 5.5.1.6. beles'/meles
 5.5.1.7. *ortu

 5.5.1.8. sine
 5.5.1.9. tortin 
 5.5.1.10. turki, urki

5.6. Radici di origine incerta o ignota
 5.6.1. *kar(r)a 

 5.6.2. *kuk
 5.6.3. *deu
 5.6.4. *donn  
 5.6.5. gava 
 5.6.6. nava
 5.6.7. ore
 5.6.8. orga
 5.6.9. *orve 

 5.6.10. *osa

 5.6.11. *ospe
 5.6.12. *pal
 5.6.13. *sala
 5.6.14. *sara
 5.6.15. *sil
 5.6.16. *sol
 5.6.17.
*tala

5.7. Collaudo semantico e Ricostruzione
     antropologica
5.7.1. Semantica del Paleosardo
5.7.2. Ricostruzione antropologica

6. Stratigrafia del Paleosardo
6.1. Paleosardo e Paleobasco
6.1.1. Radici primarie
6.1.2. Radici secondarie e dubbie

6.2. Paleosardo e Iberico
6.2.1. Radici iberiche
6.2.2. Radici paleosarde e Semantica iberica

6.3. Paleosardo, Periindeuripeo e Paleoindeuropeo
6.3.1. Problemi di metodo
6.3.2. Radici periindeuropee
6.3.3. Radici contese fra Periindeuropeo e
     Paleoindeuropeo
6.3.4. Radici paeo(ind)europee

7. Paleosardo e reazione etnica del sostrato
7.1. Questioni di metodo
7.2. Accento
7.3. Innalzamento vocalico
7.4. Aspirazione e perdita di [f]-iniziale
7.5. Mantenimento delle occlusive sorde
     intervocaliche e sonorizzazione della sorda
     iniziale [k]
7.6. Altri fenomeni

8. Conclusioni e Desiderata
8.1. Conclusioni
8.1.1. I dati linguistici ed extralingusitici
8.1.2. Tempi e modalità
8.2. Desiderata

9. Bibliografia
9.1. Abbreviazioni bibliografiche

10. Indici
10.1. Indice degli Autori
10.2. Indice delle materie
10.3. Indice onomastico e toponomastico
10.3.1. Indice paleosardo
10.3.2. Indice basco
10.3.3. Indice iberico
10.3.4. Indice di altre lingue
10.3.5. Indice di Radici e Suffissi paleosardi
 10.3.5.1. Paleobasco
 10.3.5.2. Iberico
 10.3.5.3. Periindeuropeo e/o Paleoindeuropeo
 10.3.5.4. Suffissi
10.4. Indice delle parole
10.4.1. Sardo
10.4.2. Basco
10.4.3. Latino
10.4.4 Altre lingue

11. Cartine storico-linguistiche
11.1. Aree storico-linguistiche dei Paesi Baschi
11.2. Aree storiche e comuni di riferimento della
     Sardegna
11.3. Aree di densità toponomastica paleosarda
11.4. Concordanze lessicali paleosipaniche-
     paleosarde
11.5. Reazione etnica del sostrato paleoispanico in
     Sardegna
11.6. Vettori pre-neolitici e neolitici di congiunzione
     tra la Penisola Iberica e la Sardegna

12. Documentazione fotografica
12.1 Aranaké (Orune)
12.2. Desunele (Orgósolo)
12.3. Makumele (Macomer)
12.4. Otzissai (Olzai)
12.5. Santa Maria Navarrese (Baunei)
12.6. Susune (Orgósolo)
12.7. Tuturki (Scano Montiferru)

L'Autore:
Eduardo Blasco Ferrer, laureato in Linguistica romanza presso l’Università di Erlangen, ha conseguito nel 1982 il titolo di dottorato nella stessa materia. Nel 1986 inizia la sua carriera accademica, prima come lettore di catalano all’Università di Cagliari, poi in qualità di professore di Filologia romanza a Sassari, a Bonn, a Monaco, infine come docente di Filologia tedesca a Firenze e di Linguistica sarda presso l’Università degli studi di Cagliari. È inoltre direttore della collana “Studi di Linguistica sarda”, condirettore del Centro Wagner con sede a Nuoro, direttore della collana Samanunga e del Master “Approcci interdisciplinari nella didattica del sardo”. Con la Ilisso ha lavorato alla collana Officina linguistica.

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