LA FISICA DEL KARMA
(in due volumi)
(in due volumi)
Autore: Arsen Darnay
Titolo originale: The Karma Affair
Editore: Mondadori (Urania n. 856 e 857)
Prima pubblicazione: 1978
Pubblicazione su Urania: Ottobre 1980 (in due parti)
Copertine: Karel Thole
Titolo originale: The Karma Affair
Editore: Mondadori (Urania n. 856 e 857)
Prima pubblicazione: 1978
Pubblicazione su Urania: Ottobre 1980 (in due parti)
Copertine: Karel Thole
Sinossi (da Urania 856 e 857):
La dottrina indiana del Karma corrisponde a ciò che i Greci chiamavano palingenesi e metempsicosi ovverossia reincarnazione delle anime. Secondo filosofi come Schopenhauer, psicologi come Jung e fisici teorici come Pauli, questa dottrina non è così pazzesca come sembra. Ma se allora qualcuno proprio in base al principio di Pauli e alle esperienze sul neutrino scoprisse un modo per impedire agli spiriti di reincarnarsi? Se laboratori e depositi nucleari si trasformassero in un diabolico strumento per bloccare la legge cosmica del Karma? Il grandioso, stupefacente romanzo di Arsen Darnay, che presentiamo diviso in due fascicoli, si fonda appunto su questa possibilità e la sviluppa fino alle sue più inimmaginabili conseguenze.
La dottrina indiana del Karma corrisponde a ciò che i Greci chiamavano palingenesi e metempsicosi ovverossia reincarnazione delle anime. Secondo filosofi come Schopenhauer, psicologi come Jung e fisici teorici come Pauli, questa dottrina non è così pazzesca come sembra. Ma se allora qualcuno proprio in base al principio di Pauli e alle esperienze sul neutrino scoprisse un modo per impedire agli spiriti di reincarnarsi? Se laboratori e depositi nucleari si trasformassero in un diabolico strumento per bloccare la legge cosmica del Karma? Il grandioso, stupefacente romanzo di Arsen Darnay, che presentiamo diviso in due fascicoli, si fonda appunto su questa possibilità e la sviluppa fino alle sue più inimmaginabili conseguenze.
Seconda parte:
Attenzione - Questa seconda parte della Fisica del Karma può essere "studiata" anche da chi, eventualmente, avesse mancato la prima. Basti sapere che Aspic, l'eterno nemico di Jack, è il fisico che ha tentato di fermare la legge del Karma e la reincarnazione delle anime.
Attenzione - Questa seconda parte della Fisica del Karma può essere "studiata" anche da chi, eventualmente, avesse mancato la prima. Basti sapere che Aspic, l'eterno nemico di Jack, è il fisico che ha tentato di fermare la legge del Karma e la reincarnazione delle anime.
Indice:
Prima parte:
I - Nascita di una tecnologia
II - I fatti del 1992
III - La cattura degli spiriti
I - Nascita di una tecnologia
II - I fatti del 1992
III - La cattura degli spiriti
Seconda parte:
IV - Le carovane
V - Plutonium
VI - L'ultima battaglia
IV - Le carovane
V - Plutonium
VI - L'ultima battaglia
Recensione:
Una sintesi per punti della prima parte:
. Le terre inospitali chiamate Shashtuk
. Una popolazione indiana superstite che abita nelle Shashtuk
. Lo sciamano Cammina-In-Aria, capo della comunità indiana delle Shashtuk
. Il progetto di costruire nelle Shashtuk un deposito di scorie radioattive
. La necessità, sostenuta da Jack C. Clark, di dar vita a un clero monastico di guardiani delle scorie, che adorano il plutonio come loro Dio
. Templar e la dottrina del Karma, sua esposizione dettagliata
. Il progetto di Teddy Aspic, che mira a costruire una macchina mostruosa in grado di intrappolare gli spiriti
. Rivalità tra Teddy Aspic e Jack Clark per via di Evelyn, una donna libidinosa: lei si concede a Aspic e Clark giura al suo rivale odio eterno
. Esistenza di un "nodo karmico" che lega Aspic, Clark e la lussuriosa Evelyn, svelato da Templar
. Teddy Aspic costruisce lo Psicotrone proprio nelle Shashtuk
. Jack Clark diventa il primo Direttore del deposito di scorie...
. Una popolazione indiana superstite che abita nelle Shashtuk
. Lo sciamano Cammina-In-Aria, capo della comunità indiana delle Shashtuk
. Il progetto di costruire nelle Shashtuk un deposito di scorie radioattive
. La necessità, sostenuta da Jack C. Clark, di dar vita a un clero monastico di guardiani delle scorie, che adorano il plutonio come loro Dio
. Templar e la dottrina del Karma, sua esposizione dettagliata
. Il progetto di Teddy Aspic, che mira a costruire una macchina mostruosa in grado di intrappolare gli spiriti
. Rivalità tra Teddy Aspic e Jack Clark per via di Evelyn, una donna libidinosa: lei si concede a Aspic e Clark giura al suo rivale odio eterno
. Esistenza di un "nodo karmico" che lega Aspic, Clark e la lussuriosa Evelyn, svelato da Templar
. Teddy Aspic costruisce lo Psicotrone proprio nelle Shashtuk
. Jack Clark diventa il primo Direttore del deposito di scorie...
La seconda parte si apre su uno scenario del tutto diverso. Molto tempo è passato dagli eventi narrati nella prima parte: c'è stata la Guerra Olocaustica, il cielo è diventato polverulento e cupo, la civiltà è crollata. Dove un tempo sorgevano città e terre coltivate, ora è tutta una distesa selvaggia di erba geneticamente mutata, chiamata mutaerba. I centri abitati più grandi somigliano alle città minerarie del vecchio Far West. Le conseguenze delle azioni di Jack Clark e di Teddy Aspic perdurano: i discendenti dei monaci di Plutonium sono relitti umani chiamati Plutotizi (una traduzione infelicissima dell'originale Plutojacks), che chiamano il plutonio Godbod (ossia God's body "Corpo di Dio"), e lo Psicotrone è ancora in funzione. Gli stessi Clark e Aspic, reincarnati, finiranno con l'interagire di nuovo, e nulla potrà evitare la resa dei conti...
E chi l'ha mai detto che Urania rifugge da temi scabrosi? Chi ha mai detto che la celebre collana è improntata a un generale puritanesimo che impedisce ogni descrizione di atti sessuali? Ebbene, coloro che hanno pensato queste cose sono in errore e non sono lettori attenti. Per forza: "leggono" un libro in un'ora e un migliaio di libri in un anno :) Ricordo ancora che molta gente si è stupita quando è stato pubblicato E-doll di Francesco Verso, stigmatizzando le scelte editoriali di Urania, a loro avviso diventata all'improvviso hot. Che dire allora del romanzo di Arsen Darnay? Vi sono narrate le gesta di un mago che frusta una gigantesca cogniglia dotata di poteri telepatici, godendo di un perverso rapporto sadico e raggiungendo l'orgasmo eiaculando nel vuoto mentre la sua vittima spasima sotto la sferza. Come se non bastasse, un cercatore di tesori brama di congiungersi sessualmente con tale mostruoso animale: rinchiuso in un carrozzone con l'oggetto dei suoi desideri, ne fruga il pelame alla ricerca della vulva. Tutto questo tenendo conto che in America la bestialità erotica è ritenuta un crimine paragonabile alla pedofilia. L'autore, nato in Ungheria e trasferitosi negli States, ha dato prova di grande coraggio, dimostrando che non esiste un solo argomento, per quanto scabroso e ripugnante, che possa essere privo di interesse ai fini della fantascienza.
L'originalità del libro sta nel tentativo di far rientrare nel dominio della Scienza il destino dell'uomo oltre la morte. L'autore descrive così bene i princìpi del funzionamento della terribile macchina psicotronica da dar l'impressione di essere riuscito nell'impresa galileiana di rendere misurabile ciò che non è misurabile. L'impostazione che ne consegue è di certo pseudoscientifica e a tratti risente dei concetti popolari nella California tossica degli anni '70, ma di certo è qualcosa di atipico che non mi è mai capitato di riscontrare in altre opere di fantascienza. Ne nascono spunti per interessanti riflessioni filosofiche.
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