lunedì 30 ottobre 2017

CONTRO L'ARGOMENTO DEL FINE-TUNING

Secondo i sostenitori del fine-tuning o "regolazione fine" dell'Universo, la vita sarebbe possibile soltanto entro un range estremamente limitato dei valori delle costanti cosmologiche. Questi studiosi deducono quindi che questi valori delicatissimi di suddette costanti avrebbero probabilità bassissime, praticamente nulle, di ricorrere in assenza di un Fine Tuner (in italiano sarebbe "Regolatore Fine", ma suona molto male), ossia di un Artefice, di un Progettista, che è prontamente definito "benevolo" in quanto avrebbe agito allo scopo precipuo di rendere possibile l'esistenza della vita. Una definizione inevitabile, stante la coglioneria imperante da secoli negli ambienti accademici.

Ecco una sintesi dei "ragionamenti" in questione:
1) Se la gravità fosse diversa, non ci sarebbe formazione di pianeti, quindi non ci sarebbe la vita.
2) Se la forza elettromagnetica fosse diversa, ci sarebbero diversi legami atomici e non si potrebbero formare le molecole complesse necessarie per la vita. Inoltre se non ci fosse la luce, la vita non potrebbe esistere.
3) Se la forza nucleare forte fosse diversa, i nuclei si disgregherebbero. Se fosse più potente, non potrebbe sussistere l'idrogeno, indispensabile alla vita. Se fosse più meno potente, ci sarebbe soltanto idrogeno.
4) Se la forza nucleare debole fosse diversa, sarebbe diversa la distribuzione degli elementi nel Cosmo. Se fosse più potente, ci sarebbe troppo poco elio per generare elementi più pesanti nelle stelle. Se fosse più meno potente, le stelle arderebbero troppo rapidamente e non ci sarebbe disseminazione di elementi pesanti nell'Universo.
5) Se il principio di quantizzazione fosse diverso, gli elettroni sarebbero risucchiati all'interno dei nuclei e gli atomi che conosciamo non potrebbero sussistere. Se il principio di esclusione di Pauli fosse diverso, tutti gli elettroni collasserebbero nell'orbita a livello energetico più basse. Non ci sarbbe chimica complessa e quindi la vita sarebbe impossibile. 

Quanto visto in questi cinque punti sopra elencati può ben essere vero, ma da questo non ne consegue affatto che l'Universo pulluli di vita, che sia un luogo il cui fine è la vita e che valga il principio antropico. In altre parole, coloro che propongono il fine-tuning ricadono nella fallacia logica denominata non sequitur. Ogni conclusione indebita tratta dall'analisi delle leggi della fisica ricade nell'ambito della pseudoscienza.

Questi sono i principali luminari che sostengono a spada tratta le becere stronzate del fine-tuning come prova del principio antropico: Robin Collins, Jay Richards, Guillermo Gonzalez, William Lane Craig, William Dembsky, Bruce Gordon e James Sinclair. Per contro, i luminari maggiormente scettici sono Stephen Hawking, Victor Stenger, Max Tegmark, Lawrence Krauss e Richard Dawkins. 

Sono state proposte molteplici obiezioni all'argomento del fine-tuning, come quella di Stenger sulla possibilità di esistenza della vita biologica secondo una chimica e una fisica dissimile dalla nostra. Una gran fatica sostanzialmente inutile, che tra l'altro fa comunque il gioco dei sostenitori della "regolazione fine" dell'Universo. Non è necessario fare approfonditi discorsi sulle costanti della fisica o sui modi alternativi di definizione della vita in universi alternativi che non conosciamo e che non potremo mai esperire. L'argomento del fine-tuning è confutato dalla semplice osservazione dell'universo stesso che ci ospita, regolato dalle leggi fisiche a noi note. Si cominciano a capire molte cose sull'origine dei raggi cosmici ad altissima energia e sull'impatto dei fenomeni violenti connessi con tali tremende emissioni.

"Alcune galassie hanno al centro un buco nero esplosivo e massiccio e secondo alcune teorie questi oggetti cosmici accelerano i flussi di particelle ad altissima energia che raggiungono la Terra".
Gregory Snow, Osservatorio Pierre Auger (Argentina)

Per approfondimenti rimando a questo articolo scientifico:


Numerosi articoli divulgativi sull'argomento sono comparsi nei media mainstream. Riporto i link ai seguenti: 



Anche se la percentuale di galassie attive è soltanto l'1% circa, il loro impatto è catastrofico per le galassie vicine. Questo senza contare i casi di fenomeni violenti di diverso tipo come le collisioni galattiche, che comportano sconvolgimenti nei sistemi planetari. Proprio lo studio della natura violenta dell'Universo porta a raccogliere informazioni cruciali che ci permettono la dimostrazione di un enunciato dotato del potere di confutare le tesi dei nostri avversari.

Teorema:
Esiste un gran numero di galassie sterili, in cui non può sussistere alcun mondo abitabile.

Dim.:
Si è appurato che i raggi cosmici che possiamo osservare sono stati prodotti da spaventose sorgenti lontane, extragalattiche. Quindi procedendo verso la direzione caratterizzata da gradiente positivo, dobbiamo giungere in regioni in cui queste radiazioni sono talmente intense da rendere impossbile la sussistenza della vita su ogni pianeta potenzialmente in grado di ospitarla. Quindi a un certo punto si incontreranno per necessità regioni completamente sterilizzate, in cui non può aggregarsi alcuna molecola organica complessa, perché il flusso di radiazioni è talmente forte da non poter essere assorbito dall'atmosfera planetaria. Siccome si è appurato che l'origine di queste emissioni elettromagnetiche sono i quasar lontani e gli immani buchi neri nel centro di galassie attive, si deduce che un grandissimo numero di galassie, più numerose dei granelli di sabbia di tutte le spiagge del nostro pianeta, devono essere del tutto inabitabili, completamente sterili.
Q.E.D.

Corollario: Se esistono così tante galassie sterili, significa che noi siamo in vita soltanto perché abitiamo una regione relativamente tranquilla, che nel cosmo è eccezione e non regola.

Già soltanto alla luce di quanto esposto, l'argomento del fine-tuning è fallace e può ritenersi confutato. Anche se la vita sorgesse spontaneamente da basi chimiche in ogni contesto che non la impedisse, sarebbe certo che questo universo non è stato disegnato per la sua esistenza. Men che meno per l'esistenza di esseri senzienti. In altre parole, si dimostra che la vita non rappresenta il fine dell'Universo, ma ne è una mostruosa anomalia. Supporre l'esistenza di un progettista benevolo è a sua volta una fallacia logica, popolare soltanto per via della posizione politica dominante delle religioni monoteiste e biolatriche. 

9 commenti:

luigi ha detto...

Se la conclusione è che non esiste un progettista benevolo non dovrebbe esistere neanche il progettista malevolo (il demiurgo), di cui voi nuovi catari radicali credete l'esistenza. Questa è una contraddizione e va contro quello che avete sempre sostenuto insieme ad Antikosmikos. Se l'universo è per lo più sterile allora questo significa che non è stato creato dal demiurgo al fine di imprigionare gli spiriti puri sottratti al pleroma, come sostiene il catarismo. E se la vita organica è considerata il male dalla vostra fede (anche da me) allora tutto sommato quest'universo materiale, opera del demiurgo, non è così corrotto visto che la vita organica è una rarissima eccezione e tutto il resto e pace silenziosa ed infinita. Non capisco, sembra quasi che l'autore del post sia ateo e non un credente della fede catara o comunque non qualcuno affine ad essi.

Antares666 ha detto...

Sbagliato. L'inesistenza di un progettista benevolo non implica affatto l'inesistenza di un progettista malevolo, che è l'Artefice di ogni forma di vita biologica. Il fatto che l'Universo non pulluli di vita non implica l'inesistenza di un meccanismo che porta alla prigionia degli spiriti nella materia. Implica soltanto che gli inferni in cui questo avviene sono molto meno numerosi delle stelle e dei pianeti. Potrebbero anche essere poche migliaia in tutto il Cosmo, composto da miliardi di galassie. La vita organica è Male (difatti l'ho definita "mostruosa anomalia"), ma il vuoto che la circonda è infinitamente vasto. Tutto è corrotto (stellae non sunt mundae), essendo in ogni caso costituito da elementi che potrebbero fondare la vita se non fosse per altri fattori, da me in parte descritti. Tutto porta a ritenere che la vita sia un fenomeno in estinzione, qualcosa di agonizzante a livello cosmico, e che fosse molto più diffusa in passato. Queste cose sono indizi del fatto che il potere dell'Artefice Malvagio non è infinito. Siamo credenti catari, ma del XXI secolo. Una religione deve sempre tener conto dei dati di fatto che emergono dall'osservazione dell'Universo e non li può contraddire. Li deve spiegare. Se una religione contraddicesse l'evidenza sperimentale, la sua falsità sarebbe subito a tutti manifesta.

Luigi ha detto...

 Antares666, dunque,se affermi l'esistenza del dio malvagio, dovresti essere, coerentemente, favorevole all'ipotesi del fine-tuning, da illustrata con chiarezza nel post, ma verso cui sei contrario. Perché il fine-tuning sarebbe una prova evidente, se tu la accettassi, dell'esistenza di uno degli dei del dualismo in cui credi. Se rigetti questa ipotesi neghi  anche l'esistenza di qualsiasi dio progettista, sia esso buono o malvagio.

Luigi ha detto...

 Ad essere più precisi, secondo il mio modo di vedere la questione, dovresti essere in disaccordo solo con quella parte dell'ipotesi del fine-tuning in cui si sostiene che il regolatore fine sia benevolo, per il resto dovresti essere d'accordo, dato che il demiurgo nel creare la vita organica ha comunque svolto la funzione di regolatore fine.

Antares666 ha detto...

Rigetto nella sua interezza questo argomento del fine-tuning perché è fallace. In altre parole, si fonda sulla paralogica, esattamente come i tuoi ragionamenti.

Luigi ha detto...

 Rigetti anche la credenza del demiurgo come progettista di questo mondo materiale e delle entità biologiche che lo abitano? I miei ragionamenti non sono accurati, lo riconosco, ma il mio è solo un tentativo di capire argomenti affascinanti come quelli che tratti tu con così magistrale perizia e sono molto curioso di capire più a fondo la tua posizione, che prima di questo post mi era abbastanza chiara. Comunque mi impegnerò a colmare le mie lacune e continuerò a seguire questo blog con interesse. L'argomento meriterebbe un approfondimento anche per chiarire i dubbi ai non addetti ai lavori ed ai neofiti come me. Un saluto.

Antares666 ha detto...

Non rigetto affatto la credenza Del demiurgo come progettista del mondo materiale, ovviamente. I casi sono due: 
1) L'Artefice malvagio ha creato l'universo materiale dal nulla;
2) L'Artefice malvagio ha plasmato una materia preesistente e increata.
Nel caso 1 è chiaro che il fine-tuning non è necessario, in quanto l'Artefice avrebbe portato all'esistenza l'intero Cosmo con tutte le sue leggi fisiche, senza alcuna struttura preesistente.
Nel caso 2, l'Artefice ha semplicemente scelto tra le tante forme di materia quella che offriva le condizioni più adatte per la sua opera. Anche in questo caso, il fine-tuning non è utile a spiegare le cose.
Ovviamente l'argomento non può essere esaurito in un post, e dobbiamo sempre tenere conto che ci spingiamo ai limiti estremi delle capacità dell'intelletto umano.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Quindi siamo a questi livelli di conoscenza. Wow! Incredibile!
Lei cita 5 astronomi e biologi facendone un'accozzaglia incredibile.
La definizione ultima sulla casualità posta al signor Dawkins non ha avuto risposte esplicative ed esaustive affinché abbia risolto il problema su un'evoluzione spinta prettamente dal caso.
Cita Stephen Hawking che più volte si è fatto promotore di un modello d'indagine che eliminasse il principio del Creatore.
Più volte la teoria del tutto,quella di far combaciare la MQ con la fisica classica si smantella quando si osserva in modo classico il modello dell'universo con il modello standard.
Poi c'è lui,il grandissimo Tegmark.Quello che promuove una serie di infiniti universi senza base sperimentale,senza una valida corroborazione del metodo scientifico popperiano,senza nessuna falsificazione.
Una serie infinita di modelli universali che si formano con la fantasia umana e che proiettano la scienza in una nuova versione teologica più di quanto riesca a fare il fine tuning, ovvero l'analisi logico-scientifica di un modello che funziona ed abbia le giuste caratteristiche.
Definizione questa che taglia le gambe proprio alla casualità dell'universo.
Ma il mondo materiale non è infinito nelle sue possibilità e nel suo tempo,ha una fine.
E benché abbia una fine deve obbligatoriamente rispettare un inizio.
Il modello del multiverso ha delle contraddizioni fisiche:
1) tutta l'energia potenziale andrebbe a disciogliersi da universo a universo;
2) le infinite possibilità e probabilità che tendono a protrarre il tempo ed il primo sviluppo del primo universo non farebbero arrivare l'OGGI temporale e materiale.

Post scriptum:
La prossima volta porti nomi che almeno non smentiscano le sue idee filosofiche,altrimenti si tira la zappa sui piedi da solo.

Buona vita e lode sempre a Dio

Antares666 ha detto...

La questione non è così semplice. Cito gli astronomi che reputo più opportuno citare, e nel testo spiego perché lo faccio. Cito coloro che sono favorevoli alla dottrina del Fine Tuning e cito anche coloro che invece sono contrari. Sono interessato soprattutto a comprendere com'è venuto in essere questo immenso otre di merda che le genti chiamano "Universo". Non parto da una Verità cercando di piegare le evidenze a quello che penso. Cerco invece di comprendere da quello che vedo la realtà ultima delle cose. E le conclusioni a cui arrivo sono deprimenti. Se tu pensi davvero che sia buono e degno di lode il Dio dei Cristiani, quello di cui dite che fa muovere ogni foglia, ti illudi gravemente. Però, dal momento che le genti credono alla sua esistenza e regolano sul suo concetto le leggi delle nazioni, è come se tale entità aberrante esistesse veramente - ed è ostile. Mio dovere è combatterla. La mia vita fa schifo e ogni augurio suona sarcastico. Non loderò mai chi ha defecato l'esistenza. Mai.