domenica 5 novembre 2017


V PER VENDETTA

Titolo originale: V for Vendetta
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno
     Unito, Germania
Anno: 2005
Date di rilascio: 
   11 dic. 2005 (BNAT)
   16 mar. 2006 (Germania)
   17 mar. 2006 (USA)
Durata: 132 min
Colore: Colore
Rapporto: 2,35:1
Genere: Azione, thriller, drammatico, fantascienza,
     avventura 
Sottogeneri: Fantapolitica, propaganda anarchica,
    propaganda liberal, distopia
Regia: James McTeigue
Soggetto: Alan Moore (non accreditato) e David
    Lloyd (graphic novel)
Sceneggiatura: The Wachowski Brothers
Produttore: Larry Wachowski, Andy Wachowski,
     Grant Hill, Joel Silver
Produttore esecutivo: Benjamin Waisbren
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Pictures
Fotografia: Adrian Biddle
Montaggio: Martin Walsh
Effetti speciali: Till Hertrich, Michael Luppino, Uli
     Nefzer, Paul Corbould, Herbert Blank, Norman
     Ernst, Wolfgang Higler
Musiche: Dario Marianelli
Scenografia: Owen Paterson
Costumi: Sammy Sheldon
Interpreti e personaggi   
    Hugo Weaving: V
    Natalie Portman: Evey Hammond
    Stephen Rea: Eric Finch
    Tim Pigott-Smith: Peter Creedy
    John Hurt: Adam Sutler
    Stephen Fry: Gordon Deitrich
    Rupert Graves: Dominic Stone
    Roger Allam: Lewis Prothero
    Ben Miles: Roger Dascombe
    Sinéad Cusack: Delia Surridge
    Natasha Wightman: Valerie Page
    Imogen Poots: Valerie Page (giovane)
    John Standing: Il vescovo pedofilo Anthony
         James Lilliman
    Eddie Marsan: Brian Etheridge
    Clive Ashborn: Guy Fawkes
Doppiatori italiani   
    Gabriele Lavia: V
    Connie Bismuto: Evey Hammond
    Marco Mete: Eric Finch
    Stefano De Sando: Gordon Deitrich
    Omero Antonutti: Adam Sutler
    Luciano De Ambrosis: Peter Creedy
    Massimo Lodolo: Dominic Stone
    Oreste Rizzini: Lewis Prothero
    Christian Iansante: Roger Dascombe
    Maria Pia Di Meo: Delia Surridge
    Chiara Muti: Valerie Page
    Bruno Alessandro: Il vescovo pedofilo Anthony
        James Lilliman
    Franco Mannella: Brian Etheridge
    Tonino Accolla: Sosia di Adam Sutler/Generale
Budget: 54 milioni di $
Incassi al botteghino (USA): 70,5 milioni di $
Incassi al botteghino (mondo): 132,5 milioni di $

Trama:

La notte del 4 novembre 2027. Un'epoca non troppo lontana alla nostra, ma in un mondo molto diverso che ha conosciuto una serie di catastrofi. Siamo in un'Inghilterra incubica e perennemente notturna, su cui regna con pugno di ferro il dittatore Adam Sutler, una via di mezzo tra una grottesca caricatura di Hitler e il Grande Fratello di orwelliana memoria. La giovane Evey Hammond esce sfidando il coprifuoco e in un angiporto si imbatte in tre trucibaldi appartenenti alla polizia religiosa, che vogliono abusare di lei e costringerla a inghiottire lo sperma. All'improvviso fa la sua comparsa V, un vendicatore mascherato da Guy Fawkes, che affronta i malfattori e li uccide. Poco dopo aver tratto in salvo la ragazza, allo scoccare del 5 novembre, V attiva una serie di cariche esplosive e fa esplodere l'Old Bailey, il vecchio tribunale penale di Londra, ormai fatiscente. Mentre avviene la deflagrazione, gli altoparlanti cittadini diffondono la musica: si tratta dell'Overture 1812 di Čajkovskij. Poche ore dopo, l'emittente televisiva governativa BTN (British Television Network) cerca di far passare l'attentato per una "demolizione d'emergenza". A questo punto V fa irruzione nella sede della BTN e prende il controllo delle trasmissioni, parlando in diretta all'intero popolo britannico e invitandolo a insorgere contro il regime. Subito scatta l'allarme terrorismo. Evey, che lavora alla BTN, rimane ferita durante l'irruzione della polizia, così viene portata da V nel suo nascondiglio: è la Galleria delle Ombre (Shadow Gallery), un sotterraneo pieno di opere d'arte e di altri cimeli di tempi più felici. La ragazza apprende che dovrà restare insieme al suo ospite nel covo per un anno, senza mai poter uscire, per non comprometterne la sicurezza. Nel frattempo l'ispettore capo Eric Finch viene incaricato di catturare il rivoluzionario mascherato, che si fa sempre più audace, arrivando a uccidere il propagandista Lewis Prothero. La successiva vittima di V è un vescovo pedofilo, Lilliman, che viene intrappolato usando come esca Evey truccata in modo da sembrare più giovane. Durante l'irruzione dell'eroe mascherato, la ragazza fugge e si rifugia da Gordon Deitrich, che era il suo capo alla BTN. Il conduttore televisivo la accoglie in casa propria e le mostra una stanza nascosta piena di matriale proibito, rivelandogli cose che potrebbero costargli la vita solo per il fatto di sussistere. Intanto V raggiunge la dottoressa Delia Surridge, che ha condotto raccapriccianti esperimenti su di lui quando era imprigionato nel campo di concentramento di Larkhill. Rendendosi conto del pentimento della donna, la uccide in modo indolore con un'iniezione. Quando Gordon Deitrich ha l'audace idea di mandare in onda uno spettacolo non censurato, in cui Adam Sutler viene messo alla berlina e satirizzato nel modo più feroce, il braccio armato del regime lo annienta. Evey viene catturata, gettata nelle segrete e sottoposta a tortura affinché riveli l'identità di V. L'ispettore Eric Finch, pur leale membro del partito di Sutler, nel corso delle sue indagini scopre cose terribili su Larkhill e sui mezzi utilizzati dal dittatore per prendere il potere. In un vortice di colpi di scena e di sequenze adrenaliniche, tutto precipita come in un densissimo sogno in cui diverse realtà si sovrappongono, procedendo come un dardo di balestra verso l'esplosiva rivelazione finale...

Recensione:   

Ho visto per la prima volta in vita mia questo film nelle prime ore del 5 novembre 2017, avendo solo una vaga idea del suo soggetto. L'ho scelto come se una forza misteriosa mi spingesse e sono rimasto molto sorpreso quando la mattina, dopo un sonno tormentato, mi sono reso conto che era proprio il 5 novembre! Dato che non credo affatto nelle coincidenze, devo ammettere che la cosa mi ha sorpreso non poco. I temi trattati da quest'opera distopica sono di grande attualità: lo stato di sorveglianza generalizzata che trasforma la vita dei cittadini in una dimora di vetro trasparente; l'ipocrisia e la corruzione delle istituzioni religiose; i problemi legati alle minoranze, alla convivenza tra religioni diverse, all'odio e alle tensioni sociali, con sempre più marcata diffusione di forme di estremismo. Spesso si fa riferimento a fatti concreti e a fenomeni ben identificabili: il Patriot Act e la limitazione della libertà in nome della sicurezza, l'uso della tortura nel carcere di Abu Ghraib, la pandemia di influenza aviaria, i timori dell'uso di armi biologiche da parte di terroristi, la crescita esponenziale degli scandali provocati dalla pedofilia dei preti. Il film risulta comprensibile soltanto alla luce degli schemi ideologici e politici contemporanei, innervati dall'inquietudine e dalla paura di nuovi totalitarismi

Il problema della datazione

I siti in lingua italiana sembrano quasi tutti dell'idea che l'incontro tra V e Evey sia datato 4 novembre 2019. I siti in lingua inglese propendono invece per il 4 novembre 2027. Qual è la causa di questa discrepanza? Lo ignoro. In ogni caso, in un punto del film è menzionato l'attacco terroristico virale alla scuola St. Mary come un fatto accaduto 14 anni prima. Subito dopo, gli investigatori discutono di due agenti in incognito che sono morti il giorno dopo l'attacco, e sullo schermo del computer si legge la data 06 maggio 2014. Quindi il film è ambientato nel 2027: la datazione alternativa al 2019 non è sostenuta da prove altrettanto valide e pare soltanto un'inconsistente invenzione nata da un equivoco.   


Le origini di Adam Sutler

Quando mi sono imbattuto nel personaggio dell'Alto Cancelliere, ho subito capito che si trattava di un'alterazione di Adolf Hitler. Il creatore della storia doveva aver agito dapprima scomponendo in sillabe Adolf Hitler: 

Ad-olf Hit-ler

Quindi ha rimpiazzato la seconda sillaba del nome e la prima sillaba del cognome:

Ad-am Sut-ler

Facendo ricerche in Google, ho scoperto che la vera procedura di taglia e incolla è stata in realtà molto diversa, passando attraverso il meccanismo di formazione delle parole macedonia. Infatti il personaggio originale della graphic novel si chiamava Adam Susan. Essendo il suo cognome ben poco virile, anzi, pienamente femmineo, ecco che nella trasposizione in film si prese l'originale Adam Susan e si procedette a ibridarlo con Hitler:

Adam Susan + Hitler => Adam Sutler 

Si converrà che un dittatore il cui cognome è Susanna non può essere granché convincente. In realtà la sua identificazione con Hitler proviene dalla diffusa costumanza di astrarre il Cancelliere di Germania dalla sua epoca storica per farne una categoria metafisica a cui ridurre di riffa o di raffa qualsiasi malvagio dei tempi presenti e futuri. L'Alto Cancelliere d'Inghilterra per quasi tutto il film appare come un gigantesco faccione che urla e sbraita da uno schermo immane, come un incombente Mago di Oz che spia ventiquattr'ore su ventiquattro i suoi servitori e li terrorizza con la sua voce tonante. Soltanto sul finire della narrazione, egli viene mostrato come uomo in carne ed ossa, proprio quando incontra la sua nemesi. I mezzi della tecnologia lo hanno reso simile al Grande Fratello descritto da George Orwell in 1984, ma ha un pathos che manca al leader dell'Ingsoc, figura impersonale costruita a tavolino dal Partito e del tutto priva di realtà fisica. Mentre Hitler mantenne il potere arringando le folle ipnotizzate che gli tributavano un culto divino, Sutler sembra ridotto a un gallinaccio che teme sopra ogni cosa il contatto diretto con qualsiasi essere umano: i suoi tonanti e isterici discorsi al pubblico compaiono come flashback del passato, più che altro per spiegare la sua ascesa. Quando il dittatore si ritrova tremante davanti a V, ha perso tutto il suo posticcio gigantismo per mostrarsi come un assoluto pigmeo morale. 


Fuoco Norreno 

Il partito di Adam Sutler porta un nome ben singolare: Fuoco Norreno, che nell'originale inglese suona Norsefire. La traduzione è immaginifica, per quanto ambigua. Si noterà che in italiano il termine "norreno" (da norrœnn "nordico") dovrebbe essere usato soprattutto per riferirsi all'antica lingua nordica e alla connessa cultura vichinga che fiorì in Scandinavia e quindi in Islanda, anche se non mancano casi in cui è usato per indicare l'etnia. Non è comunque un generico sinonimo di "bianco", di "germanico", né tantomeno un equivalente di "ariano". In inglese questa problema assume sfumature diverse, in quanto Norse significa "norvegese": la lingua norrena è chiamata Old Norse. Il punto è che un partito ultranazionalista britannico che si dà nome di "Fuoco Norvegese" è come minimo una stranezza storica e un gran paradosso. Tuttavia, siccome Fuoco Norreno suona bene, si accoglierà senz'altro la locuzione, che pure è formata in modo perfetto: di certo in italiano essa ha una sonorità e una capacità evocativa che manca alla forma inglese. Dall'analisi delle dottrine e della Weltanschauung di Fuoco Norreno, si capisce subito che è un'evoluzione dell'Unione Britannica dei Fascisti (British Union of Fascists, BUF). Sua caratteristica è l'odio verso chiunque non sia bianco, cristiano ed eterosessuale, come ci si può aspettare. Si scopre però che c'è dell'altro: Fuoco Norreno è giunto al punto di provocare la morte di quasi 100.000 persone innocenti, attribuendola ai terroristi e creando così il marasma necessario per assumere il potere. Trovo insidioso ridurre a un pugno di parole stereotipate ogni manifestazione di un complesso fenomeno che affonda le sue radici nelle dottrine hegeliane. Una semplificazione che piace molto alle masse, ma che equivale a confondere i sintomi di una patologia con la sua causa, ossia il patogeno.


Un linguaggio molto creativo

Quando Evey incontra gli agenti della polizia religiosa che si presentano come Castigatori, uno di loro afferma di necessitare cure per una "pallite turgida", ossia per uno stato di furiosa erezione e di surplus spermatico che gli ha congestionato i testicoli. Il propagandista Lewis Prothero, detto The Voice of London, è un veemente oratore antiamericano che si scaglia a più riprese contro quello che chiama Ulcerato Sfintere d'Amerdica. Nella versione originale in inglese il termine usato è invece un meno assonante Arse-erica (Ass-erica), derivato da arse "culo, ano" (variante ass): del resto, l'assenza nel vocabolario anglosassone di un derivato di merda è un dato di fatto a cui difficilmente si può pensare di porre rimedio.


L'abolizione della monarchia

Nella serie a fumetti il Regno Unito rimaneva almeno formalmente una cariatide dell'antica monarchia, retta da una regina-fantoccio chiamata Zara. Nel film invece si mostra una Gran Bretagna che non è più una monarchia: la massima carica è l'Alto Cancelliere e non si fa menzione di alcuna figura regale, per quanto ridotta a una mera ombra. Nelle case dei britannici c'è il ritratto di Adam Sutler, proprio come nelle case dei tedeschi c'era il ritratto di Adolf Hitler. Se la monarchia fosse sopravvissuta, per quanto in forma di istituzione posticcia e residuale, ci sarebbe stato anche un ritratto della regina (o del re). Quando Gordon Deitrich manda in onda una trasmissione satirica che schernisce ferocemente Adam Sutler, non appena l'uomo truccato come il dittatore fa il suo ingresso, viene accolto dalle note di God Save the Queen (o God Save the King), cosa che può essere interpretata in due modi. Primo: Adam Sutler si è impadronito dell'inno britannico, trasferendolo alla sua figura essendo la monarchia ormai decaduta ed estinta. Secondo: Gordon Deitrich ha utilizzato l'ex-inno britannico come scherno. Quando lo stesso Deitrich accoglie Evey nella sua dimora, le mostra un recesso segreto in cui si trovano molte cose interessanti, per quanto eterogenee e tra loro difficilmente compatibili: materiale omosessuale, un'antica copia del Corano, una bandiera anglo-americana con lo Hakenkreuz in mezzo e soprattutto una caricatura di Adam Sutler nei panni della regina d'Inghilterra, con sotto scritto God Save the Queen. Sembra una prova del fatto che la monarchia fosse già decaduta quando il presentatore ha tesaurizzato quel materiale compromettente, con ogni probabilità agli inizi dell'epoca del Caos.

Natura onirica della narrazione 

Sul sito Filmtv.it, l'utente mm40 scrive una recensione e fa notare la presenza di alcune interessanti inconsistenze: "rimangono domande irrisolte ed irrisolvibili come il dubbio su chi si sia preso la briga di stampare centomila maschere e parrucche per conto di mr. V, ma le falle logiche sono di ordinanza nel fumetto e nel genere fantasy, percui, chiudendo un occhio, tutto si può sopportare". Già. Chi ha prodotto le maschere e le parrucche? Chi ha messo in piedi, in un regime come quello di Sutler, la catena logistica necessaria alla loro distribuzione? Queste cose sono del tutto normali... nei sogni! Accadono soltanto nei meandri labirintici dell'universo onirico.

   

Guy Fawkes:
metamorfosi e paradossi

La memoria del 5 novembre è molto presente nel Regno Unito, ma non per celebrare Guy Fawkes. Piuttosto l'idea è quella di festeggiarne l'esecuzione e di gioire per il fallimento della Congiura delle Polveri, che avrebbe dovuto far saltare in aria la Camera dei Lord in occasione della cerimonia di apertura del Parlamento, il 5 novembre 1605, uccidendo il re Giacomo I e tutti i suoi ministri. In netto contrasto con la tradizione britannica, in questo film si introduce al grande pubblico la memoria del 5 novembre come trionfo della Libertà, affermando l'immortalità delle idee, che in quanto immateriali non possono essere distrutte dalla tirannia. Ma chi era in realtà Guy "Guido" Fawkes? Che cosa si prefiggeva progettando l'esplosione del Parlamento? La risposta non è difficile. Il famoso cospiratore e i suoi compagni si proponevano di instaurare in Inghilterra una monarchia assoluta cattolica sul modello della Spagna. Quindi non si può dire che questo personaggio fosse un mentore della Libertà: se il suo piano avesse avuto successo l'Inghilterra sarebbe diventata una tirannia sanguinaria, con nuovi persecutori generati dalle fila dei precedenti perseguitati. È soltanto in epoca moderna, nella seconda metà del XX secolo, che Guy Fawkes è stato associato al pensiero dei liberali e degli anarchici, in quanto aveva pagato con la vita per le idee che professava. Il passaggio doveva essersi compiuto all'epoca in cui la Thatcher governava con pugno di ferro, ed è proprio verso gli inizi degli anni '80 che V fa la sua comparsa. A parer mio, è ben possibile che il tramite di questa mutazione antropologica sia stato un cattolico. Non c'è molto materiale a disposizione sul modo in cui i cattolici hanno vissuto il Guy Fawkes Day nel corso dei secoli: è chiaro comunque che molti di loro dovettero dissimulare i propri veri sentimenti e considerare un eroe quello che per la maggioranza protestante era ed è tuttora un criminale.     

Una nuova parola del lessico di base 

Nell'inglese d'America è diffusissimo il termine guy "uomo, persona, tipo", di solito glossato con "man, person, fellow" nei dizionari e attestato con questa semantica nel corso del XIX secolo. Specialmente al plurale guys vale "persone, individui", senza distinzione di sesso. Nel linguaggio colloquiale questa parola è addirittura giunta a significare "cosa" (glossato con "thing", "unit") o "creatura" (glossato con "creature"). Ebbene, il vocabolo in questione è deonomastico e deriva proprio dal nome di Guy Fawkes. Lo slittamento semantico è stato semplice: "fantoccio di Guy Fawkes" > "fantoccio" > "persona, tipo". Tanta è la popolarità del vocabolo "guy", che ormai fa concorrenza a termini ben più antichi come "man" e "person": comunque la si voglia mettere, è una parola del lessico di base. È proprio vero: in qualche modo misterioso Guy Fawkes è riuscito a entrare molto in profondità nell'anima delle genti anglosassoni, lasciando un segno indelebile, mentre il re Giacomo I e tutta la sua genia sono destinati a scomparire nel Nulla. Il film ha perfettamente ragione, nonostante la sostanziale ambiguità del personaggio: egli è diventato immortale. 


Impatto antropologico di un meme

Oltre ad essere utilizzato in svariate occasioni dalla propaganda politica, il film ha esercitato un'influenza profonda sul mondo degli attivisti hacker. Tutti abbiamo visto le maschere di V indossate dai membri di Anonymous. Le stesse maschere sono state utilizzate anche dal movimento di protesta Occupy Wall Street, che esplose nel 2011. Questo ebbe a dire David Lloyd, illustratore del fumetto: "La maschera di Guy Fawkes ora è diventata un marchio collettivo e un'espressione conveniente da usare nelle proteste contro la tirannia - ed io sono felice che le persone la usino, sembra abbastanza unico che un'icona della cultura popolare sia usata in questa maniera". Cosa notevole, V per Vendetta è stato trasmesso in Cina il 16 dicembre 2012 senza alcun taglio. Non si tratta certo di un caso: è possibile che questa trasmissione del tutto inattesa debba interpretarsi come un significativo segnale di indebolimento della tradizionale censura dei film in quella nazione, ben nota per il suo rigore.

Curiosità

Hugo Waving, che ha interpretato il ruolo di V, era l'agente Smith in The Matrix (1999), diretto dai fratelli Wachowski, poi diventati "sorelle". John Hurt, che ha interpretato il ruolo di Sutler, era Winston Smith in Orwell 1984 (1984), adattamento di 1984 di George Orwell. 
 
Il motto di V, scritto sulla cornice di uno specchio, è Vi Veri Veniversum Vivus Vici, ossia "Con la forza della verità, da vivo ho conquistato l'Universo". Il punto è che Veniversum è una grafia erronea per Universum: questa inconsistenza è dovuta a una persona che ignorava l'uso del carattere V come vocale col valore fonetico di /u/, pensando così di vocalizzare un nesso consonantico improbo inserendo una -e-. La paternità di questa frase, attribuita a torto a Christopher Marlowe, è in realtà di Aleister Crowley.    

Alcune citazioni: 

"Gli uomini muoiono, le idee no. Io non sento la mancanza dell'idea... sento la mancanza dell'uomo."
(Evey)

"I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli"
(V)

"Siamo spesso da biasimare in questo: è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo."
(V)

"Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità."
(Evey)

"C'è molto più della carne dietro questa maschera. C'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile."
(V)

"E così ricopro la mia muta perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo!"
(V)

"Il distruttore e il costruttore sono le due facce dell'anarchia."
(V)

"Perché mai amare la legge? Lo sanno tutti che è una puttana... le persone virtuose la schivano, i malvagi se la fottono e poi la ignorano."
(V)

"Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo, sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo."
(V)

"Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle. Quello è compito del governo."
(Dascombe)

"È una cosa che riguarda tutti i governi: i documenti più affidabili sono i documenti delle tasse."
(Finch)

"Se il nostro governo fosse responsabile della morte di quasi 100.000 persone… Davvero vorresti saperlo?"
(Finch)

"Ecco! All'inizio anche io pensavo fosse odio, l'odio era l'unica cosa che conoscevo, l'odio aveva costituito il mio mondo, mi aveva imprigionato, mi aveva insegnato a mangiare, bere, respirare. Pensavo che l'odio che mi scorreva nelle vene mi avrebbe ucciso. Ma poi è successo qualcosa... a me, come è successo a te."
(V)

"Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria."
(V)

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