giovedì 9 novembre 2017


V FOR VENDETTA
(fumetto)
 

Paese: Gran Bretagna
Lingua originale:
 Inglese
Testi: Alan Moore
Disegni: David Lloyd;
   Tony Weare
Coloristi: Steve Whitaker,
     Siobhan Dodds, David Lloyd
Letterista: Steve Craddock
Redattori editoriali: Karen Berger,
   Scott Nybakken
Editore: 
   Regno Unito: Quality Communications
   USA: DC Comics - Vertigo
   Francia: Delcourt
   Brasile: Abril Jovem, Panini Comics
Collana 1ª edizione: Warrior
1ª edizione: 1982 – 1985
 
1ª edizione italiana: 1991
Editore italiano:
Milano Libri
Collana 1ª ed. italiano:
 Corto Maltese nn. 91-96
Periodicità it.: mensile
Albi it.:
6 (completa)
Genere:
 Avventura, fantascienza, thriller
Sottogeneri: Fantapolitica, propaganda anarchica,
    distopia

Trama:

La serie si divide in tre parti.

Book 1: Europe After the Reign

La notte del 4 novembre 1997, una sedicenne disperata esce nella notte e adesca alcuni uomini, ignorando la loro appartenenda alle forze di polizia, il "Dito" del regime. Questi vogliono abusare di lei e ucciderla, quando ecco che interviene un anarchico mascherato da Guy Fawkes. Gli agenti del "Dito" vengono uccisi dall'uomo, che si presenta come V. Prima di portare Evey in salvo nel suo covo, V fa detonare da remoto il Palazzo del Parlamento. Evey racconta al suo salvatore la propria storia, da cui si apprende che nei tardi anni '80 c'è stata una guerra nucleare che ha permesso l'ascesa del partito fascista Norsefire. Nel frattempo Eric Finch, investigatore capo delle forze di polizia regolari, il "Naso" del regime, comincia a indagare sul misterioso anarchico. Finch svolge il suo lavoro comunicando spesso con il "Dito", comandato da Derek Almond, e con la "Testa", impersonata dal dittatore Adam Susan, che vive in stato di isolamento, interfacciandosi in modo ossessivo col supercomputer governativo Fate. Nel frattempo V traumatizza il propagandista Lewis Prothero cremando la sua collezione di bambole e uccide il vescovo pedofilo Anthony Lilliman costringendolo a ingurgitare un'ostia impregnata di cianuro. Quindi uccide anche Delia Surridge, medico legale ed amante di Finch. A questo punto l'investigatore scopre un legame tra le vittime, che avevano lavorato nel campo di concentramento di Larkhill: Delia ha lasciato un diario in cui è scritto che V è l'unico sopravvissuto tra i detenuti del campo e vittima di spaventosi esperimenti, riuscito a fuggire provocando un'esplosione. Quella stessa notte, V uccide anche Almond. Finch riporta queste scoperte al dittatore, che teme attacchi terroristici su più vasta scala.  

Book 2: This Vicious Cabaret

Quattro mesi dopo gli eventi sopra descritti, V fa irruzione nella Jordan Tower, sede del dipartimento di propaganda di Norsefire, la "Bocca" del regime. Dopo aver mandato in onda un discorso in cui incita alla rivolta, V mette in atto un piano di fuga che porta all'uccisione del capo della "Bocca", Roger Dascombe. Finch ha presto a che fare con il nuovo capo del "Dito", Peter Creedy, che lo provoca, spingendolo a colpirlo per poterlo sospendere dal servizio. Nel frattempo Evey ha una relazione con un uomo molto più vecchio di lei, Gordon. Senza saperlo, la coppia viene in contatto con Rose Almond, la vedova del defunto capo del "Dito", Derek. Donna dalla personalità masochista, Rose aveva iniziato una relazione con Dascombe, per poi trovarsi con l'amante trucidato e costretta a degradarsi in un cabaret. Quando Gordon viene ucciso dal gangster scozzese Ally Harper, Evey decide di vendicarsi. Così interrompe un incontro tra Harper e Greedy: il nuovo capo del "Dito" intende comperare l'appoggio della criminalità a un suo progettato colpo di stato. La ragazzina cerca di sparare a Harper, ma viene arrestata, rinchiusa in un'angusta cella, sottoposta a interrogatori e a torture. In un anfratto trova una lettera di Valerie Page, un'attrice incarcerata e condannata a morte perché lesbica. L'uomo che interroga e tortura Evey la obblica a scegliere tra la collaborazione e la morte. La giovane, ispirata da Valerie, sceglie la morte, ma a questo punto viene lasciata libera. Il suo carnefice non è altri che V, il cui intento era quello di far conoscere a Evey gli orrori che lo hanno plasmato. Le rivela inoltre che Valerie è realmente esistita, che era la prigioniera nella cella accanto alla sua, e che la sua lettera è vera. Evey perdona V, che nel frattempo è riuscito ad hackerare il supercomputer Fate, a cui Adam Susan è attaccatissimo. Inizia così per il dittatore la discesa nella follia. 

Book 3: The Land of Do-As-You-Please 

Il successivo 5 novembre 1998, V fa esplodere la Post Office Tower e Jordan Tower, uccidendo il capo dell'"Orecchio", Brian Etheridge. In una sola volta, annienta tre agenzie governative: "Occhio", "Orecchio" e "Bocca". Il popolo insorge, ma gli uomini di Creedy e i gangster di Harper soffocano la rivolta. V dice a Evey che la presente situazione caotica non è ancora l'anarchia da lui voluta, ossia la "Terra del Fai come Ti Piace" (Land of Do-As-You-Please): è soltanto la "Terra del Prendi ciò che Vuoi" (Land of Take-What-You-Want). A questo punto Finch si reca nel campo di Larkhill, ormai abbandonato e cadente. Assume l'LSD per avere un'esperienza allucinatoria che lo aiuti a calarsi nel ruolo di un prigioniero come V, per poter avere una comprensione empatica della sua esperienza. Mentre Finch è assente, il suo assistente Dominic Stone si accorge che Fate è stato corrotto e influenzato da V. Al suo ritorno a Londra, l'investigatore comprende all'istante che troverà V nella cadente Victoria Station, e subito vi si reca. L'anarchico coglie Finch di sorpresa e lo ferisce con un coltello. V afferma di non poter essere ucciso, perché le idee sono a prova di pallottola. Tuttavia durante lo scontro, Finch gli spara e gli infligge una grave ferita. Ritornato nel suo rifugio, muore tra le braccia di Evey, che decide di non togliergli la maschera, dato che V non è la semplice identità di una persona fisica, ma un simbolo immateriale. Così assume il suo ruolo ed eredita i suoi costumi. Gli eventi precipitano. Creedy spinge Adam Susan a mostrarsi in pubblico. Rose Almond, piena di livore per le umiliazioni che ha dovuto subire, gli spara nel cranio, uccidendolo. Finch emerge dalla stazione sotterranea, ancora alterato dalla droga, proclamando la morte di V. Ne segue un conflitto intestino in cui i superstiti capi del regime si uccidono tutti a vicenda. Evey si mostra in pubblico come V e annuncia che il giorno seguente farà esplodere Downing Street, l'antica sede del Primo Ministro, dicendo alle genti che devono scegliere se vivere per conto proprio o tornare in catene. Così avviene in una specie di deflagrante funerale vichingo, tramite un treno pieno di esplosivo, con dentro il corpo del defunto V deposto in una bara di vetro. La narrazione si chiude con un Finch annichilito che guarda impotente il caos divampante.       

Recensione: 

La visione del film V per Vendetta ha destato in me un grande interesse, spingendomi a visionare e a recensire anche la serie a fumetti da cui è stato tratto. Direi proprio che ne è valsa la pena: considero questa graphic novel un capolavoro. Subito mi sono saltate all'occhio le differenze con il film di McTeigue. Anche se ormai non dovrei più stupirmi di come il cinema in modo ineluttabile trasforma ciò che assimila e da cui trae nutrimento, questa riscrittura delle fonti non cesserà mai di destare il mio interesse, proprio perché la reputo una cosa incomprensibile e non sono in grado di trovare un modello in grado di spiegarne la natura più intima. Lasciano il tempo che trovano tutti i discorsi sulle necessità di destare una maggiore attenzione da parte del pubblico o di dar vita a un prodotto più vendibile. Vengono infatti riscritte anche cose di ben poco conto che non hanno impatto alcuno sulla natura dell'opera, come se una forza strana e un po' perversa le riorganizzasse secondo schemi oscuri.

Una storia editoriale travagliata

L'idea di V for Vendetta non è caduta all'improvviso dall'Iperuranio di Platone, fatta e finita. Dapprima consisteva in un abbozzo fumoso e informe, in cui pian piano si è rappreso un nucleo embrionale, dando quindi origine per fasi successive a un organismo riconoscibile. All'inizio, nel lontano 1975, l'eroe in lotta contro la tirannia doveva essere un transessuale vestito di bianco: una conturbante she-male di nome Doll, dotata di fattezze e di curve femminili ma con genitali maschili. Questa idea di un terrorista dalla sessualità ambigua era oggettivamente troppo per quei tempi, così fu rigettata. Anni più tardi, Moore fu invitato a creare una striscia a fumetti del genere dark mistery, così chiese al disegnatore Lloyd di trarre ispirazione dal personaggo di Dark Raven, un vendicatore notturno le cui avventure erano ambientate negli States negli anni '30. Dalla discussione nacquero successivi sviluppi: la storia fu trasportata nel Regno Unito dell'immediato futuro; il personaggio dapprima era un poliziotto che gradualmente diventava un oppositore del regime, quindi divenne un eroe anarchico. A Moore è attribuita l'idea della maschera di Guy Fawkes. All'inizio il nome doveva essere soltanto "Vendetta", che però fu rifiutato per via di pregiudizi: fu contestato che il termine era "troppo italiano". Così divenne "V for Vendetta", dove l'enfasi era su V anzichè sulla parola di origine italiana. Il primo episodio della serie comparve in bianco e nero nel 1082, sulla rivista britannica Warrior, una specie di antologica del fumetto di proprietà della Quality Communications (QC). Warrior chiuse i battenti nel 1985, prima che la serie fosse conclusa. Per fortuna il lavoro di Moore e di Lloyd fu portato a compimento e ristampato a colori nel 1988 dalla statunitense DC Comics. In seguito il tutto fu ripubblicato come in un solo volume dalla stessa casa editrice, come graphic novel.    



V è l'unico sopravvissuto agli esperimenti del campo di Larkhill, in cui a qualche dozzina di prigionieri sono state somministrate iniezioni di un preparato noto come Batch 5. Gli effetti delle iniezioni sul superstite sono stati notevoli, avendogli conferito capacità al confine col soprannaturale. Si tratta di un tema visto infinite volte nel mondo dei fumetti. Nel film non si fa menziona alcuna di questo Batch 5, ma subito è chiaro che la sua sigla contiene il numero 5 che ricorre in modo ossessivo nella vita del protagonista. Basti pensare al numero romano della sua cella - quel V che gli dà nome - oppure ai pentametri giambici con cui spesso si esprime, formati da parole inizianti per v. La maschera di Guy Fawkes non è l'unica che V indossa nella graphic novel: egli processa il propagandista del regime usando un travestimento singolare e del tutto dissimile da quello abituale, il solo visto nel film. Anche se l'idea di un transessuale mascherato è stata scartata sul nascere, mi rendo conto che nulla assicura che questa non sia la vera identità dell'anarchico mascherato. L'origine ultima del nome dell'eroe è da ricondursi senza dubbio a V., il primo romanzo dello scrittore statunitense Thomas Pynchon. 


Evey Hammond

La protagonista femminile è un personaggio problematico. Senza mezzi termini, è una minorenne che decide di prostituirsi, servendosi del sesso a pagamento per guadagnare qualche soldo e sfuggire alla fame. Nel film tratto dalla serie a fumetti questa caratteristica è stata totalmente rimossa, cosa che non sorprende più di tanto: non sembra infatti molto spendibile un'eroina che a 16 anni sceglie in modo consapevole di degradarsi avendo contatti con genitali di sconosciuti, seppur costretta da ragioni di mera sopravvivenza. Nel fumetto qusto aspetto si vede con la massima chiarezza e senza ipocrisia. Se la Evey cinematografica è un'adulta che si limita a sfidare il coprifuoco, la giovane e ingenua Evey del fumetto scambia un agente della polizia religiosa per un possibile cliente, facendogli proposte di sesso a pagamento. Quando ha tentato di vendere il proprio corpo non doveva essere vergine come Giovanna d'Arco: lo possiamo dedurre andando avanti nella lettura della storia: la si vedrà a letto, nuda e avvinghiata a un uomo maturo intento a spingere. A differenza di quanto avviene nel film, alla fine si vede chiaramente che Evey eredita la maschera e il ruolo di V.   


Adam Susan

Non è improbabile che questo personaggio affondi le sue origini nei ricordi dell'autore del fumetto. Un ragazzo solitario, introverso, che rifuggiva da ogni contatto con le coetanee, sicuramente bullizzato in modo pesante. Questa deve essere l'origine della scelta del ben strano cognome Susan, inteso come un nomignolo di scherno che alludeva alla sua pretesa effeminatezza: sappiamo bene che i branchi di bulli additano in automatico come "finocchio" chiunque sia schivo e non interessato al calcio. In realtà un antico cognome Susan è ben attestato con numerose varianti come Sussam, Sussams, Sussems, Sussans, Sussand, Sussands, Susaum, Sussaus, Susanna e via discorrendo. Si tratta di un soprannome che si è diffuso al tempo delle crociate, a partire dall'XI secolo: trasmesso per via patronimica o matronimica, si è infine sclerotizzato come cognome. Non sappiamo se Moore fosse a conoscenza di questi dettagli etimologici. Fatto sta che a un certo punto, cresciuto, il giovane Adam deve aver cercato la rivincita sui suoi persecutori divenendo un militante dell'Unione Britannica dei Fascisti (BUF) e piantando così il seme del futuro Fuoco Norreno. Certo, sono semplici speculazioni, corroborate tuttavia dalla descrizione del carattere del dittatore. Egli è un solipsista, convinto che il suo sé personale sia l'unico essere senziente dell'Universo, a parte il supercomputer Fate, con cui è abituato a discorrere e che identifica con Dio. Pur disprezzando e odiando le persone omosessuali, egli ritiene che anche l'intimità tra un uomo e una donna sia qualcosa di ripugnante quanto brutale. Per questo motivo, non ha mai avuto contatti carnali con l'altro sesso. Si converrà che l'Unione Britannica dei Fascisti non sia proprio l'ambiente ideale per un uomo tanto fragile e pieno di ombre. Eppure, in un qualche modo, egli è riuscito non soltanto a non finire stritolato, ma addirittura a imporsi. Se devo essere sincero, rimango perplesso da un atteggiamento che tende ad attribuire i mali del mondo a un uomo autistico e sofferente, incapace di avere qualsiasi rapporto con le donne. Vedete, il messaggio che passa è all'incirca questo: "Se un giorno un uomo prenderà il potere e porterà a compimento spaventosi genocidi, quello sarà per necessità un uomo che non scopa". Nel film non si fa il minimo cenno di tutto questo: la condizione di Adam Sutler, troppo vergognosa per il pubblico gaudente, deve essere tenuta nascosta.

 

Norsefire 

Il partito di Adam Susan corrisponde abbastanza bene al partito di Adam Sutler che vediamo nel film di McTeigue: la sua appartenenza ai regimi di natura fascista salta subito all'occhio. Ci sono però alcune precisazioni da fare. Nel fumetto non si fa alcuna menzione all'attentato terroristico alla scuola St. Mary e all'uso da parte del governo delle armi biologiche per ottenere il potere. Il partito Norsefire è andato al potere tramite regolari elezioni, poprio come fece la NSDAP di Aldolf Hitler in Germania. L'uso di un virus e la morte di quasi 100.000 persone, come la scoperta di queste cose ad opera del "Naso" Finch, sono innovazioni introdotte nel film di sana pianta. Le menzioni dell'Islam e della sua persecuzione compaiono nel film come critiche alla politica di George W. Bush. Il motto di Norsefire nel fumetto ha forti connotazioni religiose e rimanda ai Puritani: "Strength through Purity. Purity through Faith". Nel film tale motto è stato cambiato in "Strength through Unity. Unity through Faith": Resta sempre il riferimento religioso alla Fede, ma viene meno quello alla Purezza, sostituita da una più anodina Unità, di natura eminentemente politica.


Prothero 

Lo stranissimo cognome Prothero è pronunciato /'pɹɔðəɹoʊ/ e ha le sue radici nel Galles. Sono attestate varianti come Protheroe e Protherough. La forma originale gallese è Ap Rhydderch e significa Figlio del Rosso: il prefisso Ap è una riduzione di mab "figlio", parente del gaelico mac "figlio". Mentre nel film Lewis Prothero era soprannominato The Voice of London, nel fumetto è invece The Voice of Fate. Anche il suo destino è drasticamente diverso: V lo rapisce e lo sottopone a un giudizio teatrale in un luogo che ricostruisce il campo di concentramento di Larkhill. Prende tutte le bambole a cui il propagandista del regime è affezionatissimo e le getta in un forno crematorio, riducendole in cenere davanti ai suoi occhi. Prothero non riesce a reggere a un simile orrore: l'annientamento di tutto ciò che gli era caro lo fa sprofondare nella catatonia. Messo fuori combattimento per sempre, non riuscirà nemmeno a ritrovare la capacità di stare in piedi e di camminare, le sue parole ridotte a incomprensibili balbettamenti. Nel film The Voice of London incontra una nemesi meno dolorosa e più sbrigativa: V si limita a penetrare nella sua villa, dove lo sorprende nudo e lo uccide rapidamente. Un dettaglio del tutto insignificante viene riscritto nella traduzione in sequenze: i baffi del personaggio del fumetto vengono fatti scomparire dal regista McTeigue. 


Il pedofilo Lilliman

Corrotto e ripugnante, nel fumetto come nel film. Incarna la bieca natura del potere religioso, che dice di rappresentare Dio mentre in realtà rappresenta Satana. Nel fumetto, V uccide l'ecclesiastico servendosi di un'ostia al cianuro. Prima di arrivare a questo esito, egli inscena una pantomima religiosa: prima costringe il vescovo a inginocchiarsi, quindi lo intrattiene con discorsi sulla dottrina cattolica della Transustanziazione. Il vescovo Lilliman è anglicano, ma evidentemente appartiene alla cosiddetta Chiesa Alta (High Church), che dal punto di vista dottrinale è molto simile alla Chiesa di Roma, condividendo tra le altre cose i dogmi relativi all'Eucarestia. V chiede beffardamente al prelato se l'ostia diventa la carne del Salvatore quando entra nella bocca. Il pedofilo risponde di sì, e l'anarchico di rimando chiede se l'ostia, di qualsiasi cosa sia fatta, diverrà il Corpo di Cristo. Nuova risposta affermativa, a cui fanno seguito ingestione, avvelenamento e morte. Nel film il vescovo viene ucciso allo stesso modo, ma lo può capire soltanto chi abbia già letto il fumetto: si sente la voce di V comandare all'ecclesiastico di tirare fuori la lingua, ma è stato omesso ogni riferimento all'ostia e ai dogmi eucaristici cattolici. In ogni caso, sorge per necessità una domanda inquietante: V potrebbe essere un ex prete? 

   

Gordon 

Nel fumetto Gordon è un contrabbandiere: non somiglia affatto al personaggio di Gordon Deitrich visto nel film, il presentatore televisivo che nasconde una copia del Corano assieme a immagini omoerotiche e a materiale politico compromettente. Inoltre, il Gordon del fumetto non è affatto omosessuale. Evey si getta tra le sue braccia e fa sesso con lui. Non viene catturato in un raid della polizia, né viene giustiziato per essere stato trovato in possesso del Corano. Rimane invece ucciso in una rissa con i gangster scozzesi. Mi pare che sia uno dei punti in cui la graphic novel si discosta maggiormente dal film. Forse gli sceneggiatori, i fratelli Wachowski, non volevano mostrare Evey intenta alla copula con uno sconosciuto - cosa che a loro parere avrebbe potuto nuocere alla sua moralità e alla sua credibilità. Qualcosa del tipo "chi è politicamente impegnato non scopa" o "un rivoluzionario non scopa". Non so, sto cercando di indovinare. Quanto mostrato nel fumetto doveva essere traumatizzante. Tecnicamente parlando, secondo molti lettori, il sesso tra Gordon e la giovane Evey potrebbe essere etichettato come atto di pedofilia, anche se una ragazza a quell'età può portare in grembo un figlio: il solo fatto che sia minorenne è problematico. Per rimuovere il problema alla radice, non solo Evey è stata trasformata in un donna, ma allo stesso Gordon è stata data un'identità riscritta di sana pianta, con appetiti carnali molto lontani da quelli dell'originale cartaceo. Come già accaduto a Prothero, anche Gordon ha dovuto patire la cancellazione dei suoi baffi nella trasposizione cinematografica. 


Finch e Stone 

Se devo essere franco, trovo che il "Naso" Finch sia un personaggio noioso e insignificante, sia nel fumetto che nel film. Egli non prova un particolare attaccamento al Partito di cui è un servitore. La motivazione che lo spinge ad essere fedele alle istituzioni è la lealtà al suo Paese, concepito come idea astratta che non dipende dai potenti che lo governano. Proprio per questo egli contrasta V, perché teme sommamente l'anarchia che questi rappresenta e vuole instaurare. Pur di fermarlo, ricorre all'assunzione di un allucinogeno, cosa che non compare nel film. All'epoca in cui il fumetto fu creato, imperversavano idee stravaganti sulle proprietà dell'LSD, a cui erano attribuite proprietà incredibili come la chiaroveggenza. Non erano in pochi a pensare che tale acido rendesse il suo utente in grado di profetizzare o di giungere a conoscenza di eventi lontani, come la morte di una persona. Col personaggio di Stone, assistente di Finch, Moore reintroduce dalla finestra un'idea che era stata gettata dalla porta: quella del poliziotto critico nei confronti del regime che diventa sempre più un ribelle al sistema. Infatti nel finale, Evey - che ormai ha preso il ruolo di V - rapisce Stone e lo conduce nel nascondiglio sotterraneo allo scopo di indottrinarlo e di renderlo il futuro erede dell'identità del rivoluzionario mascherato. Un'idea che nel film è stata rimossa, come tante altre.

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