mercoledì 15 maggio 2019

I FIERI LAKOTA, GUERRIERI DELLO SPIRITO CHE COMBATTONO UNA STRENUA BATTAGLIA CONTRO IL TUMORE NEW AGE 

Questo documento risale al 1993: per l'esattezza l'originale dichiarazione fu approvata all'unanimità nel Giugno 10, 1993 al Lakota Summit V, una riunione internazionale delle nazioni Lakota, Dakota e Nakota degli Stati Uniti e del Canada. Una copia è stata postata sul sito dell'American Indian Cultural Support e su The People's Path. Non mi risulta che la dichiarazione sia mai stato pubblicato integralmente in lingua italiana (finora ho trovato solo alcuni estratti), così provvedo con una traduzione che purtroppo è ben lungi dall'essere perfetta anche a causa della forma un po' convoluta usata nell'originale. Il carattere ripetitivo e stereotipo di certe locuzioni è chiaramente inteso come modo per esprimere una grande enfasi; a tratti sembra che gli autori abbiano pensato nella loro lingua ancestrale e in seguito tradotto, anche se l'uso di molti termini tipici della società urbana farebbe pensare il contrario. Ecco il testo, che riporto sperando di avere il beneplacito dei popoli Lakota, Dakota e Nakota:

Dichiarazione di Guerra contro gli sfruttatori della Spiritualità Lakota. 

Mentre noi siamo i convocatori di una serie di forum completi sull'abuso e sullo sfruttamento della spiritualità Lakota; e 

Mentre noi rappresentiamo i capi tradizionali riconosciuti, Anziani tradizionali, e gli avvocati delle radici del popolo Lakota; e 

Mentre per troppo tempo abbiamo sofferto l'indescrivibile indegnità di avere le nostre più preziose cerimonie Lakota e pratiche spirituali dissacrate, derise e abusate da "aspiranti" non-Indiani, venditori ambulanti, settari, approfittatori, sedicenti "sciamani New Age e loro seguaci; e 

Mentre con orrore ed oltraggio vediamo che questa sciagurata espropriazione delle nostre sacre tradizioni Lakota ha raggiunto proporzioni epidemice nelle aree urbane del paese; e Mentre il nostro prezioso Sacro Calumet è stato dissacrato attraverso la vendita di pipe di terracotta in mercati delle pulci, conciliaboli e negozietti "New Age"; e 

Mentre si sono formate corporazioni pseudo-religiose per lucrare sulll'ammissione a false "cerimonie di purificazione" e programmi di "ricerca della visione"; e 

Mentre "danze del sole" sacrileghe per non-Indiani sono state condotte da ciarlatani e da capi settari che promuovono abominevoli e oscene imitazione dei nostri sacri riti Lakota della Danza del Sole; e 

Mentre non-Indiani si sono organizzati in "tribù" posticce, assegnandosi falsi "nomi Indiani" per vacilitare l'espropriazione, il mercimonio e la commercializzazione delle nostre tradizioni Lakota; e 

Mentre discipline accademiche sono saltate fuori nei college e nelle università istituzionalizzando l'imitazione sacrilega delle nostre pratiche da parte di studenti e istruttori sotto forma di programmi di educazione in "sciamanismo"; e 

Mentre ciarlatani non-Indiani e "aspiranti" stanno vendendo libri che promuovono la sistematica colonizzazione della nostra spiritualità Lakota; e 

Mentre l'industria della televisione e dei film continua a saturare i media di intrattenimento con rappresentazioni volgari, sensazionaliste e grossolanamente distorte della spiritualità e della cultura Lakota che rafforzano l'immagine stereotipa degli Indiani e che affliggono in modo grave l'autostima dei nostri bambini; e 

Mentre individui e gruppi coinvolti nel "Movimento New Age", nel "Movimento degli Uomini", nei culti del "Neopaganesimo" e in sedute di "sciamanismo", tutti hanno sfruttato le tradizioni del nostro popolo Lakota imitando le nostre pratiche cerimoniali e mescolando tali rituali posticci con pratiche occulte non Indiane in un pericoloso e offensivo miscuglio pseudo-religioso; e 

Mentre l'assurdo atteggiamento pubblico di questa accozzaglia scandalosa di ciarlatani pseudo-Indiani, "aspiranti", speculatori, settari e "sciamani New Age" comprende un ostacolo momentaneo nella lotta del tradizionale popolo Lakota per un'adeguata istruzione pubblica dei legittimi bisogni politici, legali e spirituali del vero popolo Lakota; e 

Mentre questa spogliazione esponenziale delle nostre tradizioni spirituali Lakota richiede che noi agiamo immediatamente per difendere la nostra preziosa spiritualità Lakota da un'ulteriore contaminazione, dissacrazione ed abuso;

Giungiamo quindi alle seguenti risoluzioni:

1. Noi ora e innanzi dichiaramo guerra contro tutte le persone che persistano nello sfruttamento, nell'abuso e nella mistificazione delle sacre tradizioni e le nostre pratiche spirituali Lakota, Dakota e Nakota.

2. Facciamo appello ai nostri fratelli e alle nostre sorelle Lakota, Dakota e Nakota delle riserve e delle comunità tradizionali negli Stati Uniti e nel Canada affinché si oppongano a viva voce e attivamente a questa allarmante e sistematica distruzione delle nostre sacre tradizioni.

3. Esortiamo il nostro popolo a coordinarsi con i proprii membri che vivono in aree urbane, per identificare circostanze in cui le nostre sacre tradizioni sono state abusate, e quindi resistere a questo abuso, utilizzando qualsiasi tattica sia necessaria e sufficiente - ad esempio dimostrazioni, boicottaggi, conferenze stampa e atti di intervento diretto.

4. Esortiamo specialmente tutta la nostra gente Lakota, Dakota e Nakota ad agire per prevenire ogni contributo che permetta l'abuso delle nostre sacre cerimonie e pratiche spirituali da parte di estranei; perché, come noi ben sappiamo, ci sono alcuni in mezzo al nostro stesso popolo che prostituiscono le nostre vie spirituali per il loro egoistico guadagno, senza alcun riguardo per il benessere spirituale del popolo come insieme.

5. Asseriamo un atteggiamento di tolleranza zero per ogni "sciamano dell'uomo bianco" che sorga tra le nostre comunità ad "autorizzare" l'esproprio delle nostre pratiche cerimoniali da parte di non-Indiani; tutti questi "uomini medicina di plastica" sono nemici delle genti Lakota, Nakota e Dakota.

6. Esortiamo la gente della tradizione, i capi tribù e i consigli di governo di tutte le nazioni Indiane ad unirsi a noi nell'invocare una fine immediata di questo rampante sfruttamento delle nostre rispettive sacre tradizioni di Indiani d'America, rilasciando dichiarazioni per denunciare tali abusi; perché non sono solo i popoli Lakota, Dakota e Nakota le cui pratiche sono sistematicamente violate da non-Indiani.

7. Esortiamo tutti i nostri fratelli Indiani e le nostre sorelle ad agire in modo deciso e ardito nella nostra presente campagna per porre fine alla distruzione delle nostre sacre tradizioni, tenendo a mente il nostro sommo dovere come popoli Indiani: preservare la purezza delle nostre preziose tradizioni per le nostre generazioni future, cosicché i nostri figli e i figli dei nostri figli sopravviveranno e prospereranno nella sacra maniera intesa per ciascuno dei nostri rispettivi popoli dal nostro Creatore. 

Wilmer Stampede Mesteth; (Oglala Lakota); Leader Spirituale Tradizionale e Istruttore Culturale Lakota; Oglala Lakota College, Pine Ridge, South Dakota 

Darrell Standing Elk; (Sicangu Lakota); Presidente, Centro per lo Spirito, San Fancisco, California, & Pine Ridge, South Dakota 

Phyllis Swift Hawk; (Kul Wicasa Lakota); Tiospaye Wounspe Waokiye; Wanblee, South Dakota

Non mi astengo dal narrare anche i particolari più scabrosi della vicenda: sono convinto che non si debba nasconder nulla pur di mettere a nudo la miseria delle genti del mondo. Mi sono giunte storie di donne tedesche fascinose e dalle splendide chiome bionde mandate tra le genti del ceppo Lakota per sedurre gli uomini più in vista. La scelta non è stata casuale: gli organizzatori di questo piano indecoroso hanno messo gran cura nei dettagli, prevedendo quale tipologia femminile avrebbe destato maggior effetto. Infatti queste inviate hanno portato un enorme scompiglio in diverse comunità Lakota, distruggendo la volontà di molti uomini tramite pratiche fellatorie e spermatofaghe, scatenando la gelosia folle delle donne delle tribù. L'arma del sesso spesso colpisce proprio nel punto più debole di una cultura già troppo provata da una storia di persecuzioni e di violenza. Sembra una vicenda surreale, ma è purtroppo l'amara verità.  

Mi piacciono questi Lakota: non sono buonisti e respingono con orrore ogni tentativo di corromprere la loro cultura. Facendo ciò sono consapevoli che l'albero malvagio deve essere abbattuto, perché non darà mai buoni frutti. 

Ho letto che nel 2007 alcuni Lakota, bollati dal diabolico Governo degli Stati Uniti come "estremisti", hanno stracciato gli accordi firmati con il Presidente Ulysses Grant, rivendicando uno Stato indipendente. Auguro loro ogni buona fortuna.

Nessun commento: