domenica 26 aprile 2020

ALCUNE NOTE SULL'ETIMOLOGIA DI NERD 'SECCHIONE'

La parola nerd "secchione" ha avuto origine nell'inglese americano e si è poi diffusa anche in italiano. La pronuncia originale è /nə:rd/, ma in italiano è stata naturalmente adattata in [nɛrd]. Qualcuno riterrà grossolana la mia traduzione, affermando che il nerd è molto più di un secchione. Si può dire che sia un individuo iper-intellettuale, ossessivo, introverso e privo di capacità sociali, che eccelle in attività tecniche considerate astruse e difficilissime dalla gente comune, spesso connesse con l'informatica o con la fisica e detestate perché considerate "roba da sfigati". Una specie di iper-secchione e di iper-sfigato, tanto più goffo quanto più è intelligente. Altra caratteristica del nerd è la sua incapacità di avere contatti sessuali, in un contesto in cui la condicio sine qua non per esercitare una qualsiasi attività sessuale è la futilità assoluta. L'immaginario collettivo attribuisce al nerd una serie di caratteristiche fisiche non attraenti: fisionomia grottesca, forte miopia che costringe a indossare occhiali molto spessi; acne, corporatura gracile ai confini del rachitismo, dentoni sporgenti, chiome incolte e via discorrendo. 
 
Qual è l'origine del termine in questione? Ebbene, è oscura. Come spesso accade con le voci di natura gergale nate nella Terra dei Liberi, ci si muove in uno scenario fangoso e indistinto che costituisce l'incubo di ogni etimologo del Vecchio Continente. Ci troviamo quindi a passare in rassegna ipotesi già fatte da altri e tutte di una fragilità logica molto spinta. 
 
Si deve allo scrittore, poeta e disegnatore Theodore Seuss "Ted" Geisel (1904 - 1991) la prima attestazione stampata della parola nerd, che compare nella sua opera per bambini If I Ran the Zoo, un testo in tetrametri anapestici con illustrazioni grottesche, pubblicato nel 1950. I versi, che ben rappresentano la tradizione anglosassone del Nonsense, sono i seguenti:   
 
"And then, just to show them, I'll sail to Ka-troo
And bring back an It-kutch, a Preep and a Proo,
A Nerkle, a Nerd, and a Seersucker, too!"
  

Essendo tra le altre cose un etimologo, sono subito partito in quarta non appena ho letto il testo: Nerkle mi è parso un derivato di Nerd, come se fosse derivato da un precedente *Nerdcle tramite un suffisso diminutivo -cle (come in article, corpuscle, cubicle, particle), quasi presupponendo un latino goliardico e maccheronico *Nerdculus.  
Il Seersucker è alla lettera colui (o colei) che pratica la fellatio a un veggente (seer), stando alla traduzione letterale. Non mi è sembrato possibile. Ho notato che in inglese esiste la parola seersucker, che invece indica un tipo di cotone, solitamente a righe, e deriva dal persiano shir "latte" e shakar "zucchero". Ogni connessione col verbo to suck "succhiare" è stata quindi ritenuta da me ingannevole. 
 

Non appena ho trovato le illustrazioni eseguite dallo stesso autore per i suoi testi, ecco che sono iniziate le sorprese.
1) Il Nerkle non ha nulla a che fare col Nerd: è una specie di bradipo allampanato, dotato di un esile collo di giraffa e di una lunghissima proboscide.
2) Il Nerd invece è un macaco con gli occhi strabuzzati dalle orbite, lo sguardo fisso e strabico, il capo ornato da vistosi ciuffi di capelli bianchi e di barba dello stesso colore. Non esiste modo di capire cos'è un Nerkle sapendo soltanto cos'è un Nerd
3) Vediamo anche che il Seersucker è proprio un effeminato succhiatore di uccelli e non ha nulla a che fare col tessuto a strisce che porta lo stesso nome: l'illustrazione lo mostra come un grosso scimmione giallastro, quasi glabro, dallo sguardo sognante e intento a masticare alcuni fiori. Senza dubbio Geisel voleva chiamare la sua creatura Cocksucker, ma non ha potuto farlo per ragioni di decenza. La figura è la caricatura di un corpulento omosessuale passivo, su questo non ci sono dubbi.
N.B.
Con grande costernazione ho appreso che di recente If I Ran the Zoo è stato accusato di diffondere "stereotipi razzisti" e di "incitare all'odio": i fanatici del buonismo politically correct hanno accusato il suo autore di essere un "suprematista bianco" e addirittura un affiliato del Ku Klux Klan. Adesso ci sono campagne per fare pile dei suoi libri e darli alle fiamme in nome dell'inclusivismo
 

Non c'è alcuna menzione nel testo dell'ineffabile Dr. Seuss alla reale semantica di Nerd e non è immediato riuscire a capire cosa gli passasse per la testa quando si è messo a scrivere. Fatto sta che già nel 1951, un anno dopo la pubblicazione di If I Ran the Zoo, su un quotidiano si trova attestata la parola nerd col significato di "persona non interessante" (drip) o "persona convenzionale, antiquata" (square). Si può pensare che un compagno di scuola dello scrittore facesse di cognome proprio Nerd e che fosse un albino rachitico con gli occhi arrossati strabuzzati dalle orbite. Forse era un pignolo, secchione e antipaticissimo? Forse, più che essere vittima di scherzi, questo Nerd era anche molesto? Si potrebbe credere che abbia fatto un torto a Ted Geisel e che questi si sia vendicato trasformandolo in un personaggio del suo libro? Oppure Geisel era il bullo che aveva preso di mira questo Nerd? Si noterà che il Nerd raffigurato nel libro è truce, minaccioso. Non ha l'aria di essere una vittima. 
 
Nel corso delle mie ricerche ho scoperto che il cognome Nerd esiste davvero, anche se è molto raro. È di origine ashkenazita. Ho trovato in un sito di genealogia una donna il cui cognome è Nerd (nata Abramowitz), e indovinate un po': la sua foto mostra che ha una fisionomia nerdesca al massimo grado, con tanto di occhiali spessi come fondi di bottiglia! Sono convinto che l'origine ultima della parola nerd sia proprio il cognome Nerd. Ora bisognerà capirne l'origine. Non è difficile. Viene dall'ebraico נֵרְדְ nēred "nardo". Sono pronto a sostenere a spada tratta questa etimologia. Sono più incline a credere che Geisel non amasse i suoi compagni di scuola e che per questo li abbia dipinti come strani animali. Com'ebbe a dire Philip K. Dick, se si colpisce uno scrittore bisogna essere sicuri di ucciderlo, perché altrimenti si rialzerà e si vendicherà, mettendosi a scrivere! A scrivere... e a disegnare, aggiungo.
 
Negli anni '60 cominciò a comparire la variante ortografica nurd. Philip K. Dick si attribuì la sua creazione nel 1973, anche se questa rivendicazione non ha reali basi. La prima attestazione di nurd compare in una pubblicazione universitaria del  Rensselaer Polytechnic Institute (New York). Proprio in tale università è tramandata oralmente una strana tradizione etimologica che attribuisce alla parola nurd un'origine non onomastica. Secondo questa narrazione, nurd, scritto un tempo anche gnurd o addirittura knurd, altro non sarebbe che drunk "ubriaco" scritto al contrario e pronunciato di conseguenza. La spiegazione data dagli universitari sarebbe questa: i secchioni, passando il loro tempo sui libri ed essendo malvisti, non frequentavano le feste a base di alcol tenute dagli studenti "fighi" (cool). Quindi erano sobri o astemi, il contrario degli ubriachi, anche perché nessuno avrebbe servito loro da bere. Così la parola drunk sarebbe stato invertita in knurd e usata per indicarli. Si noterà che esiste una tradizione anglosassone del Backslang. Si tratta di un gergo fondato sull'inversione grafica delle parole, con alcune modifiche per renderle pronunciabili. L'epicentro del Backslang è Londra, ma potrebbe essere usato anche in altri paesi anglosassoni. Ci sono però alcuni problemi: 
1) Il Backslang non inverte mai il significato delle parole. Così doog significa "buono" (< good) e non "cattivo"; dab, deb significa cattivo (< bad) e non "buono". Dog significa "Dio" (< God) e non "Diavolo", etc.
2) Il Backslang sillaba i gruppi consonantici ardui per renderli pronunciabili. Così bemal, beemal significa "agnello" (< lamb); kanurd significa "ubriaco" (< drunk): non si produce mai knurd "sobrio, astemio".
Naturalmente è possibile che al Rensselaer Polytechnic Institute fosse in uso un Backslang diverso da quello londinese. Si tratterebbe dunque di un gergo che invertiva le parole foneticamente e spesso anche nel significato. Il problema è che non mi risulta documentato. L'idea stessa dei Nerd astemi ha tutta l'aria di fondarsi su una storiella creata a bella posta per spiegare una parola difficile. In ogni caso, il termine nurd è attestato anche nel Massachusetts Institute of Technology nel 1971.     

Altre ipotesi sono ancor più surreali. Secondo una di queste, nerd sarebbe derivato da una nasalizzazione espressiva di turd "stronzo, grosso escremento". Gli etimologi americani prediligono invece l'alterazione di nut "pazzo" (alla lettera "noce", ossia "testicolo, coglione"), nutcase "persona eccentrica; pazzo" ("caso o condizione di pazzia", cfr. mental case alla lettera "caso mentale"), che sarebbe stato trasformato in nert per rimuovere la volgarità; la glossa corrente è "individuo stupido o pazzo" (stupid or crazy person). A quanto pare si registrano occorrenze di nert con questi significati già negli anni '40. Se questo fosse confermato, la teoria di una derivazione dal cognome Nerd potrebbe andare in crisi? Non necessariamente. Secondo me potrebbe anche darsi che l'origine di queste attestazioni precoci fosse proprio Ted Geisel, che avrebbe diffuso la parola ben prima della pubblicazione del suo libro illustrato per bambini. Un'altra ipotesi, un po' audace, è che nert e nerd non abbiano davvero la stessa origine, essendoci stata una sovrapposizione solo in un secondo tempo. Faccio notare che non si riesce a trovare la documentazione necessaria a risolvere una volta per tutte il problema. 
 
Un interessante derivato di nerd è l'aggettivo nerdy "da nerd; da sfigato" (detto di persona, di aspetto, di comportamento, etc.). Google permette di trovare un gran numero di siti con immagini e filmati delle nerdy girls, ragazze occhialute che fellano, copulano e si esibiscono con lo sperma in bocca.
 
La quadrilogia dei Nerds  
 
Attualmente la parola nerd non è più per necessità un insulto: sono sorti movimenti che ne hanno fatto un termine di orgoglio. Com'è stato possibile? Interamente grazie alla Settima Arte. Nello specifico, il merito va a quattro film che costituiscono una sorta di quadrilogia: 
 
1) La rivincita dei Nerds (Revenge of the Nerds), di Jeff Kanew (1984)
2) La rivincita dei Nerds II (Revenge of the Nerds II - Nerds in Paradise), di Joe Roth, 1987 
3) La rivincita dei Nerds III (Revenge of the Nerds III: The Next Generation), di Roland Mesa, 1992
4) La rivincita dei Nerds IV (Revenge of the Nerds IV: Nerds in Love), di Steve Zacharias, 1994  
 
Questa è una sintesi dei contenuti: I Nerd, bullizzati e perseguitati dagli energumeni sportivi dell'associazione universitaria Alpha Beta, per difendersi dalle angherie formano l'associazione Lambda-Lambda-Lambda (Tri-Lambda); servendosi del proprio grande intelletto riescono a vendicarsi dei loro aguzzini e ad annichilirli, passando da uno strabiliante successo all'altro. 
Il primo di questi film ebbe una certa popolarità in Italia e ricordo che veniva spesso passato in televisione. Senza dubbio ha introdotto nel Bel Paese la parola nerd.

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