domenica 26 aprile 2020

ALCUNE NOTE SULL'ETIMOLOGIA DI GEEK 'SECCHIONE; PERSONA BIZZARRA'

Oltre alla ben nota parola nerd "secchione", esiste in inglese anche un quasi sinonimo, geek, che attualmente denota una persona ossessionata da hobby intellettuali e da complessi argomenti scientifici. Secondo l'uso corrente in America e altrove, geek è un peggiorativo di nerd. Per molti parlanti, le due parole sono intercambiabili. Il vero significato del termine geek è tuttavia "persona bizzarra, eccentrica", senza implicazioni intellettuali. Occorre innanzitutto far notare che la sua pronuncia è /gi:k/, con una consonante occlusiva ("dura") /g/, proprio come in girl "ragazza". Non si deve pronunciare la parola con la consonante affricata ("molle"). Trovo che sia sempre necessario specificarlo, visto che in Italia le pronunce ortografiche continuano a costituire un flagello. 
 
Mentre l'etimologia di nerd è oscura e presenta gravi criticità, quella di geek può essere tracciata meglio. La forma più antica del vocabolo è senz'altro geck "sciocco", attestato già verso il 1510, come riportato su Etymonline. Si tratta di una parola giunta in inglese dall'olandese gek "pazzo" o dal basso tedesco geck, con lo stesso significato. La stessa radice ricorre in verbi come l'olandese gekken e il tedesco gecken, entrambi col significato di "deridere, farsi beffe di qualcuno". Ne possiamo addirittura ricostruire una forma protogermanica, dal momento che se ne hanno anche testimonianze in danese (gjække "deridere") e in svedese (gäcka "deridere"). In norreno doveva esistere un verbo *gjakka "deridere", anche se non mi risulta documentato. Alcuni wikipediani reputano invece che le forme scandinave siano prestiti dal basso tedesco, ma rifiuto questa opinione per via della frattura vocalica (-ja- da -e-), che non può essere occorsa in epoca medievale. La protoforma germanica era dunque qualcosa come *gekkanan "deridere", in ultima analisi di origine preindoeuropea, riconducibile a un antichissimo sostrato, rimasuglio estremo di una lingua poi scomparsa.  
 
Non è poi così difficile spiegare come geek si sia potuto sviluppare da un originario geck. A mio avviso una variante /ge:k/, con vocale lunga dovuta a ragioni accentologiche, si è prodotta naturalmente da /gek/, complice il fatto che la parola era considerata straniera - per poi evolvere naturalmente in /gi:k/, visto che la vocale lunga /e:/ non è tollerata in inglese. Anche la semantica ha subìto mutamenti: dal significato di "sciocco; pazzo" la parola è passata a indicare una specie di fenomeno da baraccone. Si tratta di uomini che masticavano e ingurgitavano insetti per divertire o schifare il pubblico, non diversamente dai come-baratas, i mangiatori di scarafaggi che tuttora operano in Brasile. La parola era quasi estinta sul finire del XIX secolo, ma è poi riapparsa a distanza di tempo, come un fiume carsico che riemerge da una sterile pietraia. Sul finire del XX secolo ecco tornare in auge geek col senso di "secchione, intellettuale" o più in generale di "sfigato". Nei primi anni '80 è documentato l'uso di geek nel gergo degli adolescenti americani per indicare gli studenti ossessionati dalle nuove tecnologie e socialmente incapaci. 
 
Analogamente a quanto accaduto ai Nerds, anche i Geeks hanno avuto il loro riscatto e i loro momenti di gloria. Esiste un movimento geek che rivendica un uso positivo della parola. A un certo punto, un uso improprio del Backslang (gergo inverso) ha prodotto la forma keeg, con significato opposto a quello di geek e traducibile in gergo computerese italico come "utonto" (< utente tonto). Chiunque si trovi a disagio con le nuove tecnologie è definito un keeg, anche se il vero Backslang non inverte il significato delle parole.

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