Mi ero addormentato in treno, e quando mi sono destato all'improvviso sono rimasto
sconvolto. Al posto del cielo c'era un immenso muro di cemento. Per qualche istante sono
stato assolutamente certo della natura reale di quel muro, di cui avvertivo così bene la
superficie che pareva estendersi all'infinito. Poi ad un certo punto quella certezza si
è dissolta e ho capito di essere stato vittima di un'illusione. Il cielo plumbeo e
uniforme, foriero di neve, era da me stato interpretato come una struttura in muratura,
è evidente. Eppure, niente riesce a togliermi l'idea di aver visto in quel brevissimo
lasso di tempo la vera realtà delle cose, il cemento che delimita questo campo di
sterminio.
Marco "Antares666" Moretti, febbraio 2015
Nessun commento:
Posta un commento