giovedì 28 maggio 2020

IL CIELO COME UN MURO DI CEMENTO

Mi ero addormentato in treno, e quando mi sono destato all'improvviso sono rimasto sconvolto. Al posto del cielo c'era un immenso muro di cemento. Per qualche istante sono stato assolutamente certo della natura reale di quel muro, di cui avvertivo così bene la superficie che pareva estendersi all'infinito. Poi ad un certo punto quella certezza si è dissolta e ho capito di essere stato vittima di un'illusione. Il cielo plumbeo e uniforme, foriero di neve, era da me stato interpretato come una struttura in muratura, è evidente. Eppure, niente riesce a togliermi l'idea di aver visto in quel brevissimo lasso di tempo la vera realtà delle cose, il cemento che delimita questo campo di sterminio. 
 
Marco "Antares666" Moretti, febbraio 2015

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