SCOMPARSA DEI CATARI E PERSISTENZA DEI VALDESI
Riporto un famoso brano, estratto dalla monumentale opera di H.C. Lea A History of the Inquisition e da me tradotto, per commentarlo come merita.
«Per quanto riguarda i Catari, l'Inquisizione ha fatto il suo lavoro con troppa efficienza. Un'incessante ed impietosa repressione ha annichilito gradualmente la setta, che, durante la prima metà del tredicesimo secolo, sembrava quasi in grado di disputare il possesso dell'Italia alla fede comune in eguali termini. Ancora quando vediamo che i Valdesi, esposti allo stesso spietato rigore, non si sono estinti, riconosciamo che qualche altro fattore oltre alla mera persecuzione operò per obliterare un credo che un tempo era così potente ed influente sulla mente umana che migliaia per esso andarono gioiosamente incontro a una morte terribile. Il segreto deve essere cercato nel pessimismo disperato della fede stessa. Non c'era nulla in essa ad incoraggiare e fortificare l'uomo nella battaglia per la vita.
Mani ha sottratto al più antico Mazdeismo la sua vitalità quando ha assegnato al Principio Malvagio il completo dominio sulla Natura e sull'universo visibile, e quando ha adottato la filosofia Sankhya, la quale insegna che l'esistenza è Male, che la morte è un'emancipazione per coloro che hanno guadagnato l'immortalità spirituale, e un mero rinnovamento della stessa odiata esistenza per tutti coloro che non sono ascesi alle altezze della più austera macerazione.
Come la civilizzazione lentamente è andata avanzando, come la mezzanotte dell'Età Oscura cominciava a raggiungere l'alba delle idee moderne, come la disperazione dell'umanità divenne meno abietta, la Teoria Manichea perse attrattiva. Il mondo si stava lentamente risvegliando a nuovi scopi e a nuove possibilità; stava diminuendo la tetra filosofia del pessimismo, e si stava inconsciamente preparando l'ancora sconosciuto futuro in cui gli uomini dovevano considerare la Natura non come un nemico, ma come maestra. Il Catarismo non aveva possibilità di sviluppo.
La semplice e onesta fede dei Valdesi, d'altro canto, inculcava utilità e speranza, pazienza sotto la tribolazione, e una fiducia paziente nella cura provvidenziale del Padre Celeste. L'arduo travaglio dell'artigiano o dell'allevatore era benedetto nella consapevolezza del compimento di un dovere. Le virtù che formano la base dell'industria di tutta la società cristiana, carità, abnegazione, sobrietà, castità, parsimonia, erano stimolate e coltivate, e all'uomo era insegnato che il suo destino, qui e nell'aldilà, dipendeva da se stesso, e non dal ministero o dalla mediazione di sue creature, vive o morte. Era una fede che si adattava all'uomo per l'ambiente in cui egli era stato collocato dal suo Creatore, ed era capace di adattarsi alle infinite vicissitudini dell'umano progresso. Di conseguenza, aveva proporzionale vitalità. Sradicata in un luogo, cresceva in un altro. Rispondeva troppo bene ai bisogni e alle aspirazioni di moltitudini per essere totalmente annientata. C'era sempre un suolo fertile per i suoi semi dispersi, e la sua resistenza d'inerzia alla fine si dimostrà troppa persino per la persistente energia dei suoi distruttori.»
A quanto riportato possiamo ben affiancare un altro testo, del pastore protestante H.J. Warner, che chiude la sua opera The Albigensian Heresy, anch'esso meritevole di essere preso in considerazione:
«Il movimento (il Catarismo) ha fallito, nonostante tutto il suo zelo, il suo autosacrificio, la sua sincerità e la sua scritturalità. Non consideriamo qui le forze politiche e militari che furono condotte contro di esso. Senza di queste, tuttavia, era condannato al fallimento a causa della sua stessa debolezza e delle sue divisioni. È stato un'offerta coraggiosa per la libertà di pensiero e di parola in tutti i campi della religione. È stato una rivolta contro l'assunzione che tutti debbano credere nello stesso modo, e che i laici non debbano mai criticare gli insegnamenti del clero. L'Infallibilità della Chiesa era diventata praticamente un articolo di fede. E a causa di ciò, l'imprescrittibile diritto dell'uomo fu dichiarato dalla Chiesa indifendibile, l'indipendenza mutò in intolleranza, e la libertà in sovversione. Ma ogni sollevazione, sociale o religiosa, per avere successo deve essere unita e graduale. Deve avere accordo e intenti comuni nella difesa come nell'attacco. Deve anche convincere la gente che ha recuperato antiche verità o che ne ha scoperte di nuove.
Il fondamento indispensabile del Credo è un unico Dio: una religione che inizia con due dèi, e nonostante ciò afferma di essere Cristianesimo, qualsiasi altro merito possa avere, non potrà mai attrarre e mantenere l'aderenza a quella o a qualsiasi altra epoca, qualsiasi relazione si possa cercare di stabilire tra le due. Il Catarismo fin dal suo inizio fu una casa divisa contro se stessa così come contro il Dio della sua adorazione e della sua obbedienza. Il Cristo Albigese non offriva alcuna espiazione, autosufficente e completa, ai peccati degli uomini, e così non portò agli uomini la pace dalla quale passa ogni comprensione. La loro vita "perfetta" era impraticabile e avrebbe portato la società alla fine. Tutti concordano che i Valdesi, che iniziarono de novo dalle Scritture, e si sforzavano di vivere e di insegnare in accordo ai loro precetti, iniziarono come riformatori e non come scismatici. Eppure essi non poterono mantenersi incontaminati dai più forti e numerosi Catari, e fu facile per i loro nemici convincere un'epoca poco critica che c'era poca differenza tra di loro. Gli Albigesi si sono estinti, i Valdesi rimangono, e tali cercatori di Verità saranno coloro che "correggono il ritratto dal volto vivente, il Dio dell'Uomo dal Dio di Dio, nella mente dell'uomo".»
Così scrivevo il 24 maggio 2009 sul blog Il Volto Oscuro della Storia:
La Teoria Manichea: eclissi e rinascita
Per un credente cataro è un dogma, un vero e proprio articolo di fede, credere che da qualche parte esistano ancora Buoni Uomini in grado di amministrare un Consolamentum valido. Senza questa certezza, tanto vale ritenersi dannati e vivere in stato di assoluto nichilismo morale. Se non esiste infatti un singolo Buon Uomo su questa terra, non esiste Salvezza, e la Morte Eterna è l'unica destinazione possibile. Per cui, che differenza può fare essere una vittima o un genocida? Nessuna, in quanto la morale umana risulterebbe del tutto vana e persino spregevole. Così resta questa fievole speranza, che in una qualche città del pianeta esistano tuttora Buoni Uomini invisibili, nascosti, sopravvissuti chissà come alle persecuzioni e dediti a trasmettersi il Battesimo di Spirito senza commettere alcun peccato capace di invalidarlo.
Rispondo così all'amica R., che si domanda come mai il Catarismo non sia sopravvissuto fino ai nostri giorni come il Valdismo o il Luteranesimo. Partendo dall'idea propagandata da Anne Brenon, che reputa il Catarismo un mero fenomeno sociale e politico senza una dimensione dottrinale propria, l'interrogativo sarebbe di certo destinato a restare insoluto. Ma noi sappiamo invece cos'è la Fede dei Buoni Uomini: è qualcosa che poggia sulla consapevolezza dell'origine satanica di ogni realtà sensibile e sulla necessità di sfuggire dal demonismo dell'esistenza terrena per ritornare finalmente al Vero Padre. Questa è la Verità, la Conoscenza, la Gnosi, ciò che differenza il Catarismo dalle molteplici forme di Cristianesimo di origine nicena - ossia di pseudocristianesimo. Le conseguenze sono notevoli. Il Barba Valdese non necessita di un sacramento difficilissimo a conservarsi: è convinto che il suo battesimo d'acqua sia sufficiente, e che nulla possa cancellarlo. Pensa anche che non sia necessario dal Piemonte andare fino in Bosnia, in Bulgaria o in Armenia per ricevere l'istruzione teologica. Allo stesso modo non si riterrà sciolto da ogni appartenenza alla Chiesa di Dio per aver mangiato una frittata o toccato le caviglie di una donna. Il Pastore Luterano può essere congiunto in vincolo carnale con una donna, in un matrimonio da lui considerato del tutto legittimo. Potrà così ogni sera dopo aver pronunciato ai parrocchiani un sermone, giacersi con sua moglie nel talamo ed eiettare in lei o su di lei il suo sperma, senza per questo venir meno al suo magistero. Ma che possibilità ci sono per un credente del Catarismo se non trova quanto gli serve almeno in punto di morte?
Se la Fede dei Buoni Uomini fosse stata ciò che la Brenon pensa, sarebbe di certo sopravvissuta alla luce del sole. Se il rigore della vita del Consolato fosse semplice ascesi, egli resterebbe Consolato nonostante le infrazioni, così come il Valdese resta Valdese, così come il Francescano non perde l'Ordine per via di una copula o della rottura di una quaresima. I costumi e le idee della mia famiglia paterna sono ciò che prova la mia discendenza, e quindi l'estremo legame che mi spinge alla ricerca, in modo che sorga una Chiesa Catara che continui in modo diretto la linea apostolica in Occidente. Senza questo, è tutto vano. Senza il ritrovamento del Battesimo di Spirito, tanto varrebbe per me sprofondare nell'Oblio e morire in eterno. Io però non mi do per vinto e confido in quanto dice il Rituale, ossia che esisteranno Buoni Uomini fino alla fine dei tempi.
Al giorno d'oggi penso che nessuno se la senta di condividere l'ottimismo di H.C. Lea sull'umanità che si sviluppa alla Luce del Progresso. Forse solo qualche transumanista insiste ancora col parlare di futuro radioso a dispetto dell'avvenire di peste, di guerra e di rovina che ci attende al di là di ogni dubbio. Ruggero Bacone, ormai lontanissimo, arrossisce di pudore di fronte al fumo che si leva dalle Torri Gemelle, stempera le sue illusioni davanti ai laboratori che producono armi chimiche, batteriologiche e virali. Egli aveva previsto lo sviluppo della tecnica e il prevalere della Scienza, preconizzando una nuova Età dell'Oro. Eppure, nonostante tutto quello che i positivisti possono ancora dire, l'avvenire appartiene ai Demoni proprio come il presente e il passato. Confido che il fosco scenario dei nostri giorni promuoverà un nuovo rifiorire della Teoria Manichea, permettendo la liberazione finale dei pochi Uomini Spirituali imprigionati in questa densissima tenebra.
4 commenti:
Buongiorno, carissimo Marco, come stai?
Non so se ti ricorderai di me, abbiamo parlato di tanto in tanto nei commenti del tuo blog (io firmo come J.M.R., mi sembra). Bene, prima di tutto volevo dirti che è stato sui tuoi blog che ho sentito parlare per la prima volta del catarismo, e ora (anni dopo quella scoperta iniziale) posso dire che... siamo correligionari. In parte te lo dico perché mi sembra di averti letto che saresti soddisfatto se i tuoi scritti fossero serviti a convertire una sola persona a questa nostra fede. Bene, ecco qui quello (anche se sono convinto che ce ne siano molti di più).
E dopo questa introduzione passo all'argomento che volevo chiederti: cosa ne pensi della sedicente Église cathare de France (sono sicuro che sei a conoscenza di questo gruppo)? Come sapete, il suo principale promotore, Éric Delmas (noto anche come Guilhem de Carcassonne), afferma di aver ricevuto il battesimo dello spirito. La validità di questo la fondamenta nella seguente argomentazione (traduco dal suo libro Catharisme d'Aujourd'hui): "La sua unica vera corrispondenza è il battesimo spirituale descritto negli Atti degli Apostoli. Questo punto è tutt'altro che trascurabile, dal momento che mina la posizione di alcuni storici che non tengono conto dell'affermazione di Guilhem Belibasta circa la trasmissione non umana del Consolamentum è trasmessa dallo stesso Spirito Santo, lo Spirito consolatore (paraclito) -da cui il nome del sacramento". L'argomentazione va avanti, ma questo mi sembra costituire il punto principale. Un altro autore legato a questa associazione (nome legale dato loro dallo stato francese), Rubén Sartori, sembra essere della stessa opinione -i suoi scritti sono consultabili su https://catharisme.fr/livres/ruben-sartori/ .
Comunque, cosa ne pensi? A me personalmente sembra, almeno, degno di considerazione, non so voi.
Bene, ho finito. Mi scuso per la lunghezza di questo messaggio (é per il mio italiano di Google Translator; infatti la prima bozza di questo messaggio l'ho fatta in spagnolo). Questa faccenda mi sembra -sono sicuro che sarete d'accordo con me- di assoluta importanza per noi catari, e merita certamente molto più pensiero di quanto io abbia potuto dedicarvi in queste righe frettolose.
Ti mando un abbraccio fraterno.
PS: Se vuoi comunicare con me in modo più privato puoi chiedermi il mio indirizzo email, ma l'ultima cosa che voglio è che tu ti senta obbligato a qualsiasi cosa.
Ciao, carissimo José!
Sono felice di sentirti, benvenuto! Sì, ricordi bene, all'epoca avevo detto proprio come hai scritto, che sarei stato soddisfatto se anche solo una persona si fosse avvicinata al Bene a causa dei miei scritti. La cosa mi riempie di gioia! Credevo che tutto fosse ormai perduto e che la Tenebra avesse inghiottito ogni cosa. Ho sentito nominare all'epoca il gruppo di cui parli. Da tempo non seguo più gli sviluppi. Riguardo alle argomentazioni come quelle di Delmas sono sempre abbastanza scettico. Certo, il Battesimo di Spirito è trasmesso dal Paraclito, ma sorge un grave problema in assenza di una linea di successione legittima: come si fa a sapere se chi afferma di averlo ricevuto dice il vero? Ci sono davvero tanti impostori al mondo. Comunque sia, Belibasta aveva già all'epoca il problema, perché non si trovavano più Buoni Uomini in Linguadoca. Ecco perché disse che chiunque avesse fatto il Melhorament a un Buon Uomo avrebbe ricevuto il Consolamentum dopo la morte. Queste cose le aveva dette per la sua comunità, convinto che non si sarebbero stati successori. Ti ringrazio del tuo intervento, consulterò gli scritti da te indicati e approfondirò ulteriormente la questione.
Il mio indirizzo mail è antikosmikos@gmail.com, mi farebbe piacere restare in contatto con te.
Un abbraccio nello Spirito!
Marco
Molte grazie a te, carissimo. I tuoi scritti resteranno per sempre come un intensissimo faro in queste tenebre. (A proposito, spero che i preziosi scritti degli scomparsi blog Catarismo e Chiesa di Dragovitsa possano essere recoverati un giorno).
Hai completa raggione in quanto al problema dello scetticismo legato alla quantità d'impostori al mondo. In Spagna c'é un gruppo molto potente e diffuso chiamato "Los cátaros". Se tratta di una vera setta -nel senso odierno di questa parola- che, come puoi immaginare, ha poco o niente che fare con la Entendença del Bé. Basta dire che il suo capo-fondatore si fa dire Juan de San Grial (!), un pianista ruso che (sorpresa) anche afferma essere battezzato di spirito... Insomma, tutto abbastanza indescrivibile (immagino che in Italia e dovunque devono esistere gruppi simili). I catari carcassonesi sembrano molto differenti, tuttavia.
Ti invio un archivio con qualche degli scritti di Sartori raggrupati, che spero che ti renda più comoda la lettura degli stessi, e ti ricambio l'abbraccio.
José María
Gli scritti dei blog estinti sono tutti conservati e un giorno potranno essere ripristinati, anche se con un po' di fatica a causa di difficoltà tecniche.
Ricordo bene la setta grottesca di quel russo. Non trovo parole per descrivere una simile oscenità! Per fortuna Peire Autier non può vederla dal Cielo dei Buoni Spiriti!
Ti ringrazio dell'archivio che mi hai inviato, a presto!
Marco
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