martedì 20 ottobre 2020

HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT ARABISTA: LE ORIGINI DI ABDUL ALHAZRED

Abdul Alhazred, che H. P. Lovecraft ha soprannominato l'Arabo Pazzo, è a tutti noto come l'autore del Necronomicon. La sua prima menzione nell'opera del Solitario di Providence appare nel racconto La città senza nome (The Nameless City), scritto nel 1921 e pubblicato nello stesso anno sulla rivista Wolverine. Le origini dell'Arabo Pazzo sono yemenite: sarebbe nato a Sanaa agli inizi dell'VIII secolo d.C. e morto a Damasco in circostanze misteriose. 
 
All'Arabo Pazzo è attribuito il Distico Inesplicabile, ben noto a tutti i Cultisti e menzionato per la prima volta proprio in The Nameless City
 
"That is not dead which can eternal lie,
And with strange aeons even death may die." 

La traduzione oggi più diffusa è questa: 

"Non è morto ciò che in eterno può attendere
e con il passar di strani eoni anche la morte può morire." 
 
Il nome Abdul non presenta misteri di sorta: in arabo significa "Servo di" e non è un antroponimo indipendente. La forma originale è عبد ال ʻAbd al, da ʻabd "servo" allo stato costrutto seguito dal ben noto articolo determinativo al. È possibile che la trascrizione Abdul mostri la desinenza fossile del nominativo, -u, ancora presente nella lingua coranica, con l'articolo determinativo al agglutinato. Secondo le opinioni più diffuse si tratta soltanto di una diversa traslitterazione, che tiene conto dell'indebolimento della vocale atona dell'articolo. Abbiamo anche le trascrizioni Abdol, Abdool, Abdoul, Abdil, Abdel. La forma meno distante da quella classica è senza dubbio Abdal
 
عبد الله ʽAbd Allāh, Servo di Dio
عبد العزيز ʽAbd al-ʽAzīz, Servo dell'Onnipotente
عبد الكريم ʽAbd al-Karīm, Servo del Generoso
عبد الرحيم ʽAbd ar-Rahim, Servo del Misericordioso 
عبد الرحمن ʿAbd ar-Raḥmān, Servo del Benevolo
عبد السلام ʿAbd as-Salām, Servo del Pacifico  
عبد القادر ʿAbd al-Qādir, Servo del Potente  
عبد اللطيف ʿAbd al-Latīf, Servo dell'Amabile  
 
Inutile nascondere che Alhazred è sempre parso abbastanza misterioso, tanto che ne è stata a lungo negata l'origine araba. 
 
La spiegazione dominante nel Web è che sia un gioco di parole inventato dal Solitario di Providence, inviso ai buonisti politically correct servi del Pensiero Unico, che negano ogni sua conoscenza della lingua araba. Così si sente affermare dovunque che Alhazred altro non è che l'inglese "all has read", ossia "ha letto tutto". Certo, l'ordine delle parole non è quello della maestrina gnè gnè gnè, che vorrebbe imporre "he has read all": anche se il sistema scolastico italiano lo ignora, nella lingua poetica c'è sempre stata maggor libertà sintattica, come Shakespeare stesso dimostra in innumerevoli occasioni. Ci sono anche alcuni sostenitori della derivazione di Alhazred dalla parola inglese hazard "azzardo" (di origine araba), tramite una capricciosa alterazione fonetica.  
 
Ci sono problemi fonologici. La pronuncia anglosassone di Alhazred è infatti /a:l'hæzred/ e non mostra alcuna traccia di derivazione dall'aggettivo all /ɔ:l/, che ha una vocale posteriore in tutti i suoi composti. L'articolo arabo al- non è adattato in /ɔ:l-/ in antroponimi di questo genere. Può essere invece reso con /æl-/, come in Aladdin /æ'la(:)dṇ/. La derivazione criptica da "all has read" mi sembra improponibile. 
 
Un problema morfologico riguarda il doppio uso dell'articolo determinativo, presente sia in Abdul che in Alhazred. In arabo una simile formazione non sarebbe possibile. Questo argomento, a cui è stato dato un peso eccessivo, è stato usato per corroborare la tesi della derivazione di Alhazred da "all has read" o da "hazard", unitamente a quella dell'assoluta ignoranza della lingua araba da parte dell'Autore. Lancio una provocazione E se il nome Abdul Alhazred fosse nato da una dittologia?      
 
Un'interessantissima proposta 
 
Il navigatore Deranged Cultist ha pubblicato su Reddit questo contributo, che reputo assai notevole: 

 
An etymology of "Abdul Alhazred" 
 
It seems strange to me that it has never been proposed that the name "Abdul Alhazred" is a corruption of "Abd-al-Hazra[h|t]" عبدالحضرة.

"Haẓrat" is the Persian and Ottoman Turkish form of the Arabic word Haḍra[t] حضرة meaning "presence", also used as an honorific title before the names of prophets, saints, as well as other high ranking people. It is also a mnemonic for the name of Allah. "Haḍra" is also the name of the Sufi Dhikr.

Abu al-Abbas al-Mursi, the Alexandrian Andalusian Sufi from the 13th century CE, is quoted to have said "All universes are slaves subdued for you, and you are the slave of the presence (lit. Abdu alHaḍra)" in Arabic: "الأكوان كلها عبيد مُسَخَّرة لك، وأنت عبد الحضرة".

The final taa marbuta in "Haḍra[t]" is variably turned into "t" or omitted in spoken Arabic in various varieties.

This is a simpler and well founded etymology than the convoluted ones commonly proposed, mostly revolving around حظر "fenced/prohibited".  
 
Per assicurare al testo la massima diffusione, ne pubblico anche la traduzione in italiano: 
 
Mi sembra strano che non sia mai stato proposto che il nome "Abdul Alhazred" sia una corruzione di "Abd-al-Hazra[h|t]" عبدالحضرة.

"Haẓrat" è la forma persiana e turca ottomana della parola araba Haḍra[t] حضرة che significa "presenza", anche usata come titolo onorifico prima dei nomi di profeti, santi, come anche di altre persone di alto rango. È anche un aiuto per ricordare il nome di Allah. "Haḍra" è anche il nome del Sufi Dhikr.

Si riporta che Abu al-Abbas al-Mursi, il Sufi alessandrino andaluso del XIII secolo d.C., abbia detto: "Tutti gli universi sono schiavi soggiogati per te, e tu sei lo schiavo della presenza (lett. Abdu alHaḍra)", in Arabo: "الأكوان كلها عبيد مُسَخَّرة لك، وأنت عبد الحضرة".

La taa marbuta finale in "Haḍra[t]" è variamente mutata in
"t" oppure omessa in diverse varietà dell arabo parlato.

Questa è un'etimologia più semplice e ben fondata rispetto a quelle contorte comunemente proposte, che per lo più ruotano attorno a  حظر "recintato / proibito"(1).
  

(1) hazr, propriamente "bandito", "proibito".
 
Ecco scoperta la vera spiegazione del nome dell'Arabo Pazzo. Wikipedia riporta quanto segue: 
 
Hadrat, Hadhrat, or Hadrah (Arabic: حَضْرَة‎, romanized: ḥaḍra, pl. حَضْرَات ḥaḍrāt; Persian: pronounced Hazret or Hazrat) is a common Pakistani, Iranian, and honorific Arabic title used to honour a person. It literally denotes and translates to "presence, appearance."

Initially, the title was used for the prophets of the Islamic faith: the twenty-five great Hadhrats include Muhammad, Abraham, Noah, Moses, and Jesus.

It carries connotations of the charismatic and is comparable to traditional Western honorifics addressing high officials, such as "Your Honour" (for judges), "His/Her Majesty" (for royalty), or "His Holiness" (for clergies or highly religious clergies).

This word may sometimes also appear after the names of respected Muslim personalities, such as imams, e.g. Turkish Hazretleri ('his Hadrat') in Islamic culture. This is similar to the French honorifics Monsieur and Madame, and Japanese honorific Sama. The term was also loaned into Turkish and Bosnian as Hazreti
 
Traduzione: 
 
Hadrat, Hadhrat, o Hadrah (Arabo: حَضْرَة‎, traslitterazione: ḥaḍra, pl. حَضْرَات ḥaḍrāt; Persiano: pronunciato Hazret o Hazrat) è un comune titolo onorifico arabo, iraniano e pakistano usato per ossequiare una persona. Alla lettera si traduce con "presenza, apparenza."

Inizialmente il titolo era usato per i Profeti della religione islamica: i venticinque grandi Hadhrat includono Maometto, Abramo, Noè, Mosè e Gesù.

Porta connotazioni di carisma ed è confrontabile con le tradizionali onorificenze occidentali che si rivolgono ad alti funzionari, come "Vostro Onore" (per i giudici), "Sua Maestà" (per i sovrani), o "Sua Santità" (per le più alte autorità religiose).

Questa parola può talvolta apparire dopo il nome di personalità musulmante rispettate, come gli imam, es. turco
Hazretleri ('suo Hadrat') nella cultura islamica. Questo è simile agli onorifici francesi Monsieur e Madame, e all'onorifico giapponese Sama. Il termine è stato anche preso a prestito in turco e in bosniaco come Hazreti.   
 
Come c'era da aspettarsi, Deranged Cultist è stato attaccato e contestato, sulla base del solito fragilissimo argomento ripetuto ad nauseam nel Web: il Solitario di Providence non avrebbe conosciuto quasi nulla dell'Islam e della lingua araba, ovviamente a causa del proprio razzismo. Sarebbe anche ora di finirla con queste baggianate.   
 
Quello che a molti internauti dà un enorme fastidio è un fatto molto semplice: H. P. Lovecraft, che tra l'altro a cinque anni si dichiarava "fedele maomettano", si inventò il nome Abdul Alhazred e lo usò come proprio pseudonimo, quando i suoi coetanei ancora avevano bisogno del pannolino!

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