No, non sto parlando di una coppia di omofobi. Sto parlando di due omofoni, cioè parole che hanno lo stesso suono ma significati diversi.
1) In toscano antico, formento significava "lievito" e aveva come sinonimo levame.
L'origine è dal latino fermentum "lievito", "fermentazione". La radice è la stessa di ferveō (II sing. fervēs, perf. I sing. ferbuī, inf. fervēre) "bollire", "ribollire".
Il passaggio della vocale -e- a -o- è dovuto alla presenza delle due consonanti f- e -m-, che ne hanno influenzato la pronuncia, conferendogli un'articolazione labiale.
2) In toscano antico, formento (variante: fromento) significava "frumento". Dante scriveva: "Grande vuole essere la scusa, quando a così nobile convito per le sue vivande, a così onorevole per li suoi convitati, si pone pane di biado, e non di formento" (Convivio, 97).
Anche in lombardo e in veneto, formento significava "frumento", da cui è derivato il diffuso cognome Formenti; in Veneto si trova il suo diminutivo Formentin.
Nel lombardo odierno si ha forment, pronunciato /fur'ment/, con derivati come formentón /furmen'tun/ "mais".
Nel lombardo odierno si ha forment, pronunciato /fur'ment/, con derivati come formentón /furmen'tun/ "mais".
L'origine è dal latino frūmentum "frumento, grano", a sua volta dal latino antico *frūgmentom. La radice è la stessa di frūx "raccolto" (genitivo frūgis) e di frūctus "frutto" (genitivo frūctūs) - in ultima analisi dal verbo fruor (II sing. frueris, perf. I sing. frūctus sum, inf. fruī) "godere di qualcosa".
Ci sono stati due passaggi: la produzione di una variante *frŭmentum con vocale -u- breve, quindi la metatesi di *frŭmentum in *fŭrmentum.
L'omonimia tra il toscano formento "lievito" e formento "frumento" è fortuita e dovrebbe far riflettere.
Nota:
Oltre all'esito protoromanzo *formentu "lievito", in Liguria doveva esistere anche l'esito protoromanzo *vermentu. Infatti è chiaro che il nome del vino vermentino è un derivato di fermentu(m), con allusione al tipico gusto frizzante. La consonante iniziale f- è diventata sonora, v-. Così *fermentīnu(m) ha dato vermentin, passando come prestito dal genovese al sardo.
La conseguenza di quanto esposto è sconcertante: in italiano le parole fermento e frumento sono derivate entrambe dalla trafila dotta anziché dalla genuina usura della pronuncia del volgo. In altre parole, siamo di fronte a due latinismi.
Allotropi:
Allotropi:
fermento - †formento
frumento - †formento, †fromento
Latino: fermentum "lievito", "fermentazione"
Romanzo insulare:
Sardo: fromentu, fermentu
(altre varianti: framentu, frammentu, frementu,
(altre varianti: framentu, frammentu, frementu,
frommentu, frumentu, frummentu);
derivati: fermentarzu "pasta cruda del pane"
Italo-dalmatico:
Italiano antico: formento
Gallo-italico:
Gallo-italico:
Romagnolo: forment
Ibero-romanzo:
Spagnolo (dial., Salamanca): hermiento, jurmiento
Asturiano: formientu
Leonese: furmientu, fermientu
Galiziano: formento
Portoghese: formento
Latino: frūmentum "frumento, grano"
Italo-dalmatico:
Italiano antico: formento, fromento
Dalmatico: furmiant
Reto-romanzo:
Friulano: forment
Romancio: frument
Gallo-italico:
Lombardo: forment /fur'ment/
Bergamasco: formét
Bergamasco: formét
Gallo-romanzo:
Catalano: forment
Franco-provenzale: froment
Antico francese: froment, ferment, formant, forment,
froument, furment
Medio francese: froment, forment, fourment
Francese moderno: froment
Derivati:
1) Antico francese: fourmenté "porridge"
1) Antico francese: fourmenté "porridge"
Medio francese: fromenté "porridge"
=> Medio inglese: frumente "tipo di porridge"
Inglese moderno: frumenty "tipo di porridge"
2) => Ungherese: furmint "tipo di uva bianca"
(lett. "del colore del frumento")
(lett. "del colore del frumento")
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