LA DISSIDENZA DUALISTA IN OCCIDENTE:
CRONOLOGIA SINTETICA
CRONOLOGIA SINTETICA
1004
A Vertus, presso Châlons-sur-Marne, il contadino Leotardo viene punto dalle vespe e la sua vita cambia di colpo. Fa irruzione in chiesa e spezza il crocefisso. Inizia a predicare idee dualiste, raccogliendo un grande seguito. Interrogato dal vescovo Gebuino, i suoi argomenti vengono ridicolizzati ed egli si suicida gettandosi in un pozzo.
1022
Molti Protocatari sono scoperti e messi al rogo a Tolosa. Ad Orléans vengono scoperti Protocatari infiltrati in una comunità di canonici, messi sul rogo per ordine del Re Roberto II di Francia.
1026
Viene scoperta una comunità di Protocatari a Monforte d'Alba, in Piemonte. L'arcivescovo Ariberto d'Intimiano assedia la loro roccaforte e li fa deportare a Milano.
1028
La maggior parte dei Monfortini deportati a Milano sceglie il rogo piuttosto che abiurare.
La maggior parte dei Monfortini deportati a Milano sceglie il rogo piuttosto che abiurare.
1051
A Goslar, in Sassonia, sono impiccati dissidenti dualisti, perché l'Imperatore Enrico III intende prevenire la diffusione della "lebbra eretica".
1118
L'Imperatore di Bisanzio, Alessio Comneno, condanna a morte un gran numero di Bogomili, causando una migrazione dei superstiti nell'Europa Occidentale.
1142
Roghi di Bogomili a Colonia.
1167
Si tiene in Linguadoca il Concilio Cataro di Saint-Félix de Caraman, presieduto dal Vescovo della Chiesa Catara di Dragovitsa, Niceta (Popeniquinta). Viene stabilita l'organizzazione amministrativa della Linguadoca e l'adesione alla Dottrina Radicale. Niceta impartisce il Consolamentum a sette vescovi e fonda le quattro diocesi di Albi, Agen, Carcassonne e Tolosa.
1183-1206
Il vescovo Ugo di Auxerre attacca ripetutamente nel corso degli anni un gran numero di Neomanichei. Alcuni sono spogliati dei loro beni, altri esiliati, altri ancora bruciati sul rogo.
1198
Il pontificato di Innocenzo III ha inizio.
1204
Si tiene il Concilio Cataro di Mirepoix. Non si conoscono gli atti, ma si pensa che Raymond de Pereille abbia stabilito di ricostruire il Castello di Montségur per garantire una roccaforte al Catarismo.
1206
Predicazione di Domenico di Guzmán ai Catari in Linguadoca. A dispetto della sua eloquenza, Domenico non riesce a convincere i Catari a rinunciare alla loro Fede. Riconoscendo il fallimento della Chiesa Romana, Innocenzo III esorta i signori feudali della Francia a partecipare alla Crociata contro la Linguadoca.
1208
Viene ucciso il Legato Pontificio Pietro di Castelnau a Saint-Gilles nei pressi del Rodano. L'uccisore è identificato in un ufficiale di Raimondo VI di Tolosa.
1209 (giu.)
Inizia la Crociata contro gli Albigesi, predicata in tutta Europa, con un esercito costituito in prevalenza da soldati provenienti dal nord della Francia. L'esercito crociato è radunato sotto il comando del cistercense Arnaud Amoury. Ha inizio una spaventosa guerra di sterminio.
1209 (22 lug.)
Massacro di Béziers. L'esercito crociato arriva a Béziers, alla periferia dell'area di diffusione del Catarismo in Linguadoca. 200 Catari vivono in città tra una maggioranza di cattolici. L'esercito crociato devasta la città, mentre i cittadini si ritirano nelle chiese. All'abate Arnaud Amaury viene chiesto come distinguere un cataro da un cattolico, ed egli risponde: "Uccideteli tutti, il Signore riconoscerà i suoi". Migliaia di persone vengono trucidate nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, tra cui donne, bambini, religiosi e uomini anziani. La città viene rasa al suolo e Amaury scrive a Innocenzo III vantandosi dell'uccisione di ventimila cittadini.
1209 (ago.)
Simon de Montfort, Duca di Leicester, viene nominato generale dell'esercito crociato.
1210
Assedio di Bram. Alla caduta della roccaforte, a 100 prigionieri sono cavati occhi, labbra e naso. A uno solo viene lasciato un occhio in modo da poter guidare gli altri verso Cabaret.
1210 (giu.)
Caduta di Minerve. 150 Catari sono bruciati vivi.
1211
Caduta di Lavaur. 400 Catari sono bruciati vivi.
1213
Battaglia di Muret. Simon de Montfort è assediato nel castello di Muret da Raimondo VI di Tolosa e da Pietro II di Aragona. Il Re di Aragona rimane ucciso in battaglia, mentre Raimondo VI è costretto all'esilio.
1218
Durante l'assedio di Tolosa una pietra lanciata da una macchina da guerra colpisce Simon de Montfort alla testa, uccidendolo sul colpo. Il comando della crociata è preso dal figlio Amaury.
1226
Il Concilio Cataro di Pieusse crea il nuovo Vescovato di Razés. Morte di Innocenzo III.
1232
Guilhabert de Castres, il principale Vescovo Cataro di Linguadoca amministra il Consolamentum in numerose città. Si stabilisce quindi nella roccaforte di Montségur, dove presiede un Concilio.
1233
Gregorio IX stabilisce formalmente l'Inquisizione, dando ai Domenicani l'incarico di gestirla.
1234
210 persone sono condannate al rogo dagli Inquisitori a Moissac.
1239
183 Catari sono bruciati a Montaimé (Châlons-sur-Marne) alla presenza del Conte di Champagne.
1241
Primo assedio di Montségur. Per compiacere Luigi IX, Raimondo VII di Tolosa assedia Montségur, ma senza successo.
1242
Massacro degli inquisitori ad Avignonet, uccisi a colpi d'ascia con la loro scorta da soldati provenienti da Montségur.
1243
Assedio del castello di Montségur. Nella roccaforte è stanziata una guarnigione di circa 200 cavalieri a proteggere 200 Buoni Uomini con le loro famiglie.
1244
Caduta di Montségur dopo un assedio durato 10 mesi. Prima della resa finale 25 Credenti scelgono di ricevere il Consolamentum, conoscendone le conseguenze.
1244 (16 mar.)
Circa 225 Buoni Uomini sono bruciati su un enorme rogo ai piedi del pog di Montségur, in un campo conosciuto come Prat dels Cremats.
1255
Caduta del castello di Quéribus. Dopo la caduta di Montségur la Resistenza Catara prosegue in un altro remoto avamposto montano, situato nel territorio del Re di Aragona, fuori dalla giurisdizione del Re di Francia. I Catari lasciano la fortezza prima dell'arrivo delle truppe francesi, cercando scampo altrove, con ogni probabilità in Catalogna, Aragona o Piemonte.
1268
Molti Catari (si parla di 28 carri carichi) vengono bruciati a Piacenza.
1278
Circa 200 Catari, catturati a Sirmione dagli Scaligeri, vengono bruciati nell'Arena di Verona. I condannati al rogo sono Buoni Uomini delle Chiese di Concorezzo, Bagnolo San Vito e Desenzano, oltre a esuli dalla Linguadoca e a Francigeni. Con questa esecuzione, è dato un colpo mortale ai vertici del Catarismo in Italia.
1295
Peire Autier, che esercitava la professione di notaio nel Sabarthès, si converte e parte per il Piemonte per ricevere il Consolamentum. Riceve la formazione spirituale ed è consolato a Roccavione, presso Cuneo.
1299
Peire Autier rientra nel Sabarthès. Assieme al fratello Guilhem, al figlio Jaime e ad altri Buoni Uomini inizia la sua missione, convertendo al Catarismo un gran numero di persone, soprattutto pastori, contadini e artigiani, raggiungendo anche zone in cui non si erano mai visti Credenti. Questo movimento è noto come Rinascimento Cataro.
1309
Peire Autier, assieme a suo fratello Guilhem e a suo figlio Jacme, viene catturato da Geoffroy d'Ablis, inquisitore di Carcassonne. Viene condannato al rogo dallo stesso Geoffroy d'Ablis e da Bernardo Gui, inquisitore di Tolosa.
1310 (9 apr.)
Peire Autier è bruciato sul rogo a Tolosa.
1321
Guilhem Belibasta, l'ultimo Buon Uomo noto di Linguadoca, viene condannato da Jacques Fournier, Vescovo di Pamiers (poi Papa Benedetto XII), e bruciato sul rogo a Villerouge-Termenès.
Nello stesso anno, l'ultimo Vescovo della Chiesa Catara di Firenze viene arrestato a Figline.
Nello stesso anno, l'ultimo Vescovo della Chiesa Catara di Firenze viene arrestato a Figline.
1342
Viene scoperto a Firenze un credente, verosimilmente l'ultimo della città.
1388
Vengono scoperti dagli Inquisitori gruppi di Catari a Chieri e ad Andezeno, vicino a Torino. La Linea Apostolica dei Chieresi proviene dai Bogomili di Bosnia.
1395
Viene bruciato a Chieri il credente Giacomo Ristolassio di Carmagnola.
1412
Gli inquisitori ritornano nel Chierese, ma non riescono a trovare Catari ancora in vita. Fanno così esumare numerosi cadaveri e li danno alle fiamme. Tra i corpi bruciati vi sono anche quelli di alcuni antenati di Camillo Benso di Cavour.
1414
Viene bruciato a Chieri un valligiano di Lanzo, Bartolomeo Bergi di Pesinetto, verosimilmente l’ultimo credente di cui si abbia notizia nella zona.
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