sabato 18 gennaio 2014

L'ETRUSCO, UNA LINGUA PERSEGUITATA

Grande è stato il mio disappunto quando ho scoperto che il sito www.etruscaphilologia.eu non esiste più. Non ci sono dubbi, è stato distrutto. Era la più grande raccolta di iscrizioni etrusche consultabili online ed era molto comodo per chiunque fosse impegnato in studi sulla lingua dei Rasna. L'autore del sito, Adolfo Zavaroni, ha utilizzato un metodo etimologico che lo ha portato fuori strada, facendolo giungere a false traduzioni, molto distanti dalla realtà. Tuttavia, nel sito in questione non comparivano traduzioni: c'erano i testi trascritti e ordinati per luogo di provenienza, con le sigle che permettono di identificare ogni iscrizione. Spesso c'erano note che spiegavano le diverse letture di vari autori nel caso di caratteri dubbi. Adesso di tutto questo non resta più nulla. Rimane consultabile soltanto la sezione sulle iscrizioni di Reti, Camuni, Leponzi e Veneti, situata su un altro dominio: 
 

Qualcuno mi dirà di certo che sono paranoico, che è tutto a posto e che il dominio è semplicemente scaduto. Riporto allora il caso di un altro sito, che rendeva consultabili online numerose iscrizioni etrusche scoperte e pubblicate di recente. Era il sito dell'ETP Project dell'Università del Massachusetts:  


Anche questo è andato distrutto e non è più stato ripristinato. Queste risorse erano per me miniere di informazioni facilmente fruibili, che mi permettevano di procedere nei miei studi. Da adesso in poi le difficoltà che dovrò affrontare saranno molto maggiori. Di fronte a tutto questo, è evidente che a qualche potere del mondo dà molto fastidio che qualcuno cerchi di occuparsi della lingua etrusca seguendo il metodo scientifico, col rischio di avvicinarsi al suo recupero e di comprendere le sue origini. Chiunque cerchi di andare oltre da ripetizione dei dati di base, dell'ABC tuttora gravato da ambiguità e da incertezze, è severamente scoraggiato: si trova a disposizione mezzi sempre minori, il Nulla che gli si forma intorno. I ciarlatani che abbondano nei gruppi di Facebook e in altri luoghi del Web, potranno invece andare avanti a ruminare le loro sconcezze. 

4 commenti:

Lunaria* ha detto...

condivido la tua impressione. C'è proprio gente che censura, e intimidisce. Ecco perchè c'è una folla tutta "omogenea".è funzionale al potere dominante che nessuno si distingua dalla grande massa.

Antares666 ha detto...

Benvenuta in questo spazio, carissima Lunaria! Trovo molto strano che se la prendano proprio con la lingua degli Etruschi. Pensa che esistono persino troll che diffondono confusione sull'argomento. Uno di questi poi attacca chi prova a pubblicare qualcosa andando in una certa direzione, generando un clima di ostilità che nuoce ad ogni discussione scientifica. Evidentemente esiste qualche contenuto scomodo che non deve in nessun modo saltare fuori, e nel caso, non deve essere compreso correttamente. A me viene in mente il Libro d'Oro, scritto in lingua etrusca e conservato nel museo di Sofia. Pensa, sono anni che lo tengono in ostaggio e si rifiutano persino di renderne noto il testo. 

Matteo Veronesi ha detto...

Mai disperare.

http://web.archive.org/web/20100923035107/http://www.etruscaphilologia.eu/links.htm

Se non si apre, copincollare nella barra indirizzi.

Antares666 ha detto...

Benvenuto in questo spazio e grazie del link! A quanto pare funziona.