sabato 1 novembre 2014

NON È COMPLOTTISMO, MA DURA REALTÀ

Ragionando sulle mie condizioni di salute, non posso fare a meno di giungere a conclusioni a dir poco inquietanti. Ebbene, secondo le nuove disposizioni, i diabetici non insulino-dipendenti ricevono le forniture di strisce e di aghi soltanto un mese sì e un mese no. Sono anch'io compreso nel novero. Il mio medico ha detto di non sapere il motivo di questo mutato stato di cose. Risulta da uno studio che in Italia sette diabetici su dieci non badano troppo alla dieta e ingeriscono spesso cibi e bevande in grado di arrecare danno alla salute. Sono anch'io affetto da una simile tendenza, e come me moltissimi altri. Alla luce di questi risultati, si capisce allora che le diminuite forniture di strisce hanno uno scopo ben preciso: spingere le persone affette da diabete II a curarsi sempre peggio, facendo loro sviluppare complicanze e infine causandone la morte. Il fine ultimo è questo: eliminare le persone che gravano sui servizi sanitari. Hanno iniziato con le persone affette da diabete II perché non sono tali dalla nascita (il genere la malattia compare verso i 40 anni). Così le ritengono responsabili della loro malattia a causa di "stili di vita non sostenibili". Il colmo dell'ironia è che tutto ciò sta avvenendo in una nazione che definisce il III Reich come "Incarnazione del Male" e che afferma di nutrire una profonda avversione per la parola "razzismo". Essendo il diabete II una malattia causata dai geni, si evince che queste politiche possono essere ritenute razziste in quanto volte allo sradicamento di quella parte della popolazione che ha una determinata caratteristica genetica. 

5 commenti:

kiro ha detto...

Premesso che mi spiace molto per la tua situazione personale, ti ringrazio per questo post che mette in luce l'ipocrisia del "Politically correct", il cancro che da 70 anni attanaglia questo Paese. Politici (soprattutto di sinistra) e giornalisti, sono sempre pronti a stigmatizzare anche solo una frase fuori posto che in qualche modo possa essere definita razzista o discriminatoria. O anche solo non buonista. Poi, però, nei fatti, chi ha davvero bisogno è costantemente torturato da tasse, burocrazia e malasanità. E' la stessa retorica che usano i sindacati (specialmente la CGIL): a parole dicono di difendere i lavoratori, nei fatti difendono solo i fannulloni e i privilegi di casta.

Antares666 ha detto...

Grazie a te, carissimo Kiro! Dove lavoro è pieno di sindacalisti, alcuni con un'evidente aria da gangster - a volte mi stupisco che non portino la fondina ascellare. Quanto tu dici è vero in ogni dettaglio: per i lavoratori non fanno nulla, ma per i parassiti muovono mari e monti. 

kiro ha detto...

Del resto, in America, dove tutto è piu' chiaro, il "sindacato" non è altro che la mafia.

Antares666 ha detto...

Proprio così. Qui cercano di confondere la gente facendo proliferare le denominazioni e le sigle.  

kiro ha detto...

Sono dei parassiti. Vivono sulle spalle di chi lavora davvero e di chi non lavora ma paga il tesseramento. Un pappone è molto piu' onesto di un sindacalista....