mercoledì 29 aprile 2015


 MERCURIALE SULFUREO-SCATOLOGICO

Autore: Vinicio Motta
Anno: 2013
Pubblicazione: VERDE, n° 19
(mensile elettrocartaceo autoprodotto, a cura di Pierluca D'Antuono e Alda Teodorani)
Link:
http://issuu.com/verderivista/docs/verde_19_def

Un racconto fantascientifico assolutamente unico nel suo genere: è tutto incentrato sulla merda. Il postulato è un'umanità scampata a una tremenda invasione aliena bombardando gli invasori con i propri escrementi. A causa di questo si è instaurata una nuova religione, fondata sull'adorazione delle feci. Nel protagonista cominciano a sorgere preoccupanti processi di dissociazione. Da una parte l'indottrinamento della Chiesa Fecale, dall'altro una consapevolezza sempre più pressante che insinua un tarlo subliminale in forma di mantra eretico: "La merda puzza".

Questo è l'incipit:

"La Merda non la digerisco più bene: mezzo secolo fa, quando la Merda salvò la razza umana, mai avrei immaginato una crisi del genere. Dopo che, grazie a essa, abbiamo sconfitto gli alieni, la Merda io e gli altri abitanti del pianeta abbiamo cominciato a metterla ovunque: nell'ombelico, nel cazzo e nella fica, nel tubetto del dentifricio, in chiesa - la Merda abbiamo dovuto imparare ad amarla."    

Questa è innovazione! Uno scritto rivoluzionario, un contributo fondamentale per spezzare le catene che imprigionano la fantascienza! Mi sembra di vedere centinaia di cultori della Science Fiction storcere il naso e contrarre il volto in espressioni di disgusto. Certo, per decenni i fantascientisti hanno coltivato il sogno di un universo asettico, in cui i corpi sono sistemi chiusi in grado di assimilare il cibo senza espellere nulla. Ecco, l'entropia che hanno cercato di censurare e di bandire ora si ripresenta. Perché una certezza regna sovrana: la merda esiste. Chiunque non  riconosca questo dato di fatto, prima o poi ci dovrà cozzare.  

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