DALLO SCARICO ALL'ALBA
ll nuovo capolavoro della Scat Science Fiction
ll nuovo capolavoro della Scat Science Fiction
Autore: Vinicio Motta
Anno: 2015
Genere: Scat Science Fiction (Fantascienza
scatologica)
Pubblicazione: VERDE
(mensile elettrocartaceo, autoprodotto e gratuito
di protolettere, interpunzioni grafiche e belle
speranze, fondato a Roma nell’aprile 2012 da
Pierluca D’Antuono)
Link:
Anno: 2015
Genere: Scat Science Fiction (Fantascienza
scatologica)
Pubblicazione: VERDE
(mensile elettrocartaceo, autoprodotto e gratuito
di protolettere, interpunzioni grafiche e belle
speranze, fondato a Roma nell’aprile 2012 da
Pierluca D’Antuono)
Link:
Attesissimo seguito di Mercuriale sulfureo-scatologico. Il protagonista prosegue il suo viaggio allucinatorio nelle vastità fecali di una cloaca, alla deriva in un flusso cangiante di escrementi delle più svariate provenienze. Questo è l'incipit del racconto:
La gianni è bella, la gianni è saporita. Io però – non fraintendetemi – la gianni non voglio mica mangiarla. Non sono un cannibale, no no. Attorno a me, in questa profumatissima fogna, infinite gianni. L’una diversa dall’altra, ciascuna con una personalità e un nome. Tutte bellissime.
Io sono la gianni e la gianni è me.
Sono felice.
Perché la gianni è bella. Perché la gianni è saporita.
Nostalgia fantasma: vorrei tanto ricordare da dove vengo.
«Lascia fare a noi!» dicono in coro tutte le altre gianni del mondo.
«Grazie!» rispondo. «Vi amo!»
Veloce come un fiotto di diarrea incontrollabile, permeo migliaia di cadaveri di esseri umani, coccodrilli e pesci rossi, chiedendo aiuto alla gianni intrappolata nelle loro viscere putrescenti.
Nessuna risposta.
Io sono la gianni e la gianni è me.
Sono felice.
Perché la gianni è bella. Perché la gianni è saporita.
Nostalgia fantasma: vorrei tanto ricordare da dove vengo.
«Lascia fare a noi!» dicono in coro tutte le altre gianni del mondo.
«Grazie!» rispondo. «Vi amo!»
Veloce come un fiotto di diarrea incontrollabile, permeo migliaia di cadaveri di esseri umani, coccodrilli e pesci rossi, chiedendo aiuto alla gianni intrappolata nelle loro viscere putrescenti.
Nessuna risposta.
Il linguaggio è visionario, il lessico presenta innovazioni geniali. Nel linguaggio della Chiesa Fecale, ecco che compare il sostantivo "gianni", che si traduce con "stronzo". Si noterà che tale vocabolo è di genere femminile: così si dice "la gianni". Se la Merda è il Principio Creatore in una delirante visione di panteismo escrementizio, ecco che ogni singola gianni ne è un componente. In altre parole, la gianni è un atomo della Merda. Mi auguro che il progetto prosegua culminando in un terzo racconto, in modo da formare una trilogia che potrebbe ben intitolarsi Gianni 3000.
Invito l'autore, l'ottimo Vinicio Motta, a commentare questa mia recensione.
4 commenti:
Carissimo Antares, innanzitutto ti ringrazio per le belle parole e per il tempo dedicato al racconto. Ho apprezzato moltissimo. Riguardo l'uso della parola "gianni", hai perfettamente ragione: è utilizzata al posto della parola "merda" senza adattamenti di articoli o altro - come sostituto puro, "grafico". In merito, poi, alla sua ontologia, hai letto altrettanto bene: la gianni è la particella fondamentale del Regno Fecale, e come tale è conosciuta anche da quelle forme di vita ancora prive di un linguaggio. Infine, su di un'eventuale seguito del racconto, posso soltanto dirti: "abbi fede". Un abbraccio. VM
Ciao carissimo Vinicio! Benvenuto in questo spazio e grazie dell'intervento! Sono fiducioso nelle possibilità praticamente infinite di questo genere di fantascienza nuova. Recensirò ogni tua ispirata creazione, cercando con ogni mezzo di diffondere nel Web il meme giannesco.
Un forte abbraccio
Marco
Sei gentile, ti ringrazio moltissimo. Ricambio l'abbraccio e auguro a te e a tutta la razza umana un 2016 di estinzione e nulla irreversibile. VM
Grazie dello splendido augurio, possa l'intera biosfera subire presto la Grande Formattazione! Spero che prima dell'Evento, l'ultimo atto della Trilogia comparirà sulla rivista :)
Rinnovo l'abbraccio, buon 2016!
Marco
Posta un commento