venerdì 12 febbraio 2016


CRISTIADA

Titolo originale: For Greater Glory -
         The true story of Cristiada
Lingua originale: inglese, spagnolo
Paese di produzione: Messico
Anno: 2012
Durata: 143 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, storico, guerra, epico
Regia: Dean Wright
Soggetto: Michael James Love
Produttore: Pablo Jose Barroso
Distribuzione (Italia): Dominus Production S.r.l.
Fotografia: Eduardo Martinez Solares
Musiche:
James Horner
Scenografia: Salvador Parra
Interpreti e personaggi:
  Andy Garcia: Enrique Gorostieta Velarde
  Eva Longoria: Tulita
  Peter O'Toole: padre Christopher
  Bruce Greenwood: ambasciatore Dwight Morrow
  Oscar Isaac: Victoriano 'El Catorce' Ramirez
  Bruce McGill: presidente Calvin Coolidge
  Nestor Carbonell: sindaco Picazo
  Catalina Sandino Moreno: Adriana
  Santiago Cabrera: padre Vega
  Rubén Blades: presidente Plutarco Elías Calles
  Eduardo Verástegui: Anacleto González Flores
  Mauricio Kuri: José Sánchez del Rio
  Adrian Alonso: Lalo
  Raúl Adalid: padre Maria Robles
  Ignacio Guadalupe: vescovo Pascual Diaz
  Raúl Méndez: Miguel Gomez Loza

Trama (da Wikipedia): 
Il film è aperto dai titoli che descrivono gli articoli anticlericali presenti nella Costituzione del Messico del 1917. Quando il neoeletto presidente messicano, Plutarco Elías Calles (Rubén Blades), avvia una violenta e implacabile repressione contro la fede cattolica, nel paese scoppia una guerra civile (indicata successivamente come guerra Cristera). Le chiese sono date alle fiamme, si verificano omicidi di preti e contadini, i cui corpi vengono poi appesi ai pali del telegrafo quale monito.
La storia si sposta allora su Padre Christopher (Peter O'Toole), prete cattolico spietatamente ucciso dai Federales. Il tredicenne José Luis Sanchez (Mauricio Kuri), testimone del delitto, si unisce ai ribelli, i Cristeros, guidati dal generale in pensione Enrique Gorostieta Velarde (Andy Garcia), ateo, che prende il ragazzo come suo protetto. Catturato durante uno scontro con i Federales, José è sottoposto a tortura. Il ragazzo, però, non rinuncia alla sua fede e per questo è messo a morte. L'anno seguente anche il generale Gorostieta muore in battaglia, nello stato di Jalisco.
Nel 1929, accordi tra le due fazioni pongono fine ai combattimenti e viene ristabilita la libertà religiosa.(1) Papa Benedetto XVI ha beatificato José nel 2005, con altri dodici martiri tra i Cristeros.
Dopo i titoli di coda viene mostrata la vera esecuzione di un cristero, che apre le braccia in segno di pace e di croce.

(1) In realtà anche dopo gli accordi ci sono state molte uccisioni di Cristeros che avevano deposto le armi, e si segnala una seconda sollevazione, chiamata "La Segunda" (1931-1938).

Recensione:
Un film robusto e avvincente, che tratta un tema sconosciuto ai più, quella che è stata definita "una pagina dimenticata della storia". Un cast di tutto rispetto e mezzi notevoli. C'erano tutti i presupposti per ottenere un grande successo, eppure questo non è avvenuto. In Italia il film ha impiegato ben due anni per trovare una distribuzione e anche quando ci è riuscito le difficoltà sono state notevoli. Saltano all'occhio diversi punti oscuri che meritano di essere approfonditi.  

Come si fa notare nel sito Destra.it, Cristiada non colpisce i nervi scoperti della comunità ebraica, di quella musulmana e di quella antifascista, così facili al tumulto per ogni singola virgola fuori posto. Chi dunque è stato urtato? Non ci vuole un'aquila per capire che c'è lo zampino della Setta Massonica, da sempre produttrice di un'immensa mole di disinformazione e ostile ad ogni tentativo di rappresentazione oggettiva di fatti storici, soprattutto se quanto reso pubblico mette l'organizzazione occulta in cattiva luce per qualche porcata che ha commesso. Questo però non basta a spiegare il sostanziale quanto anomalo boicottaggio che ha colpito la pellicola.

La Chiesa Romana, che sulla ribellione dei Cristeros ha sempre assunto posizioni stranamente ambigue, per qualche motivo non ha utilizzato quello che sarebbe stato un formidabile strumento di propaganda. Come mai? Anche se la cosa può apparire incredibile, immenso è stato l'imbarazzo delle gerarchie ecclesiastiche, che hanno assistito alla proiezione del film a porte chiuse e l'hanno avvolto in una cappa di silenzio. Giudizi eulogistici si trovano quasi soltanto in blog vicini alla setta di Comunione e Liberazione o a conventicole similari, che hanno scalpitato non poco per il boicottaggio, attribuito unicamente agli "anticlericali". Non sempre i loro post sono leggibili. I loro schemi sono come al solito grossolani e semplicistici. A parte questi rigurgiti acidi e il tumulto di ambienti parrocchiali che hanno organizzato proiezioni semiclandestine della pellicola, per il resto il mutismo del Web è quasi completo. Si segnala una recensione negativa pubblicata su Mymovie.it, che definisce il film "retorico" e "stantio".

Si possono trarre le seguenti conclusioni:

1) La Massoneria ha infiltrato la Chiesa Romana in modo profondo: la Gran Loggia Vaticana è da tempo una realtà. Sotto Bergoglio si può dire che essa abbia completo potere. Naturale che chiunque tiri fuori i Cristeros sia visto come carta igienica vetrata.
2) Alle gerarchie fa paura che diventi di pubblico dominio il comportamento codardo dei vescovi che sono fuggiti dal Messico, presi da allergia al martirio. Come si può giudicare un pastore che abbandona il suo gregge e lo fa dilaniare dai lupi?
3) Alle gerarchie fa paura che diventi di pubblico dominio il fatto che il Papato non ha mai aiutato con le sue immense risorse la popolazione oppressa. Il sostegno ai Cristeros è venuto infatti dalla setta cattolica dei Cavalieri di Colombo, che ha fatto ricorso a collette per raccogliere fondi.
4) Evidente che la Chiesa Romana non voleva compromettere i rapporti con gli Stati Uniti, che però sostenevano il presidente Calles: a questo si deve il suo silenzio carico di ambiguità, non rotto nemmeno dalla canonizzazione di un certo numero di martiri.

Ecco i Porporati. Non hanno il coraggio di esporsi per aiutare i perseguitati - per non parlare di subire il martirio - ma il coraggio di intromettersi nella politica italiana dettando legge in Parlamento, quello ce l'hanno eccome! 

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