giovedì 10 dicembre 2020

ALCUNE NOTE SULLA PRONUNCIA DI SUMMIT O IL FALLIMENTO DEI LATINISTI

So che la mia affermazione desterà un immenso scalpore nel popolo del Web. La parola inglese summit "incontro al vertice" non è affatto un latinismo e la sua pronuncia corretta è /'sʌmɪt/, adattata in inglese scolastico italico come /'sam(m)it/. Veniamo ai fatti. Il vocabolo in analisi deriva dall'antico francese somete, a sua volta da som "cima, sommità", che è la naturale evoluzione romanza del latino summum "sommità, il punto più alto" (sostantivo di genere neutro dall'aggettivo summus "sommo, il più alto"). Non ha avuto origine dal latino dei letterati, bensì dal latino volgare che ha dato anche la parola italiana sommo, il cui vocalismo si è evoluto nel modo consueto: la vocale breve /u/ tonica del latino è diventata regolarmente una /o/ chiusa. Non si può quindi pretendere, adducendo la sua lontana origine latina, che la parola summit debba essere pronunciata secondo le regole del latino scolastico come /*'summit/

Veniamo ora al materiale etimologico reperibile in modo assai facile nel vasto Web. Materiale autorevole, non estratti di siti complottisti o di altra spazzatura memetica.
 
Questo è riportato sul Dizionario Latino Olivetti: 
 
 
summum  [summum], summi
sostantivo neutro II declinazione
 
1 sommità, il punto più alto
2 (di liquido) superficie
3 (in senso figurato) il punto più elevato, sommo grado
4 (al plurale) estremità del corpo
5 (al plurale) potere supremo; comando
6 (in senso figurato) perfezione
7 GRAMMATICA superlativo 

 
Questo è riportato sul dizionario etimologico Etymonline.com
 

summit (n.)

c. 1400, "highest point, peak," from Old French somete "summit, top," diminutive of som, sum "highest part, top of a hill," from Latin summum, neuter of noun use of summus "highest," related to super "over" (from PIE root *uper "over"). The meaning "meeting of heads of state" (1950) is from Winston Churchill's metaphor of "a parley at the summit."
 
Traduzione per gli anglofobi non anglofoni: 
 
Circa 1400, "punto più alto, picco", dal francese antico somete "sommità, cima", diminutivo di som, sum "parte più alta, cima di una collina", dal latino summum, neutro dell'uso nominale di summus "il più alto", connesso a super "sopra" (dalla radice proto-indoeuropea *uper "sopra"). Il significato di "riunione di capi di stato" (1950) deriva dalla metafora di Winston Churchill "a parley at the summit" ("un colloquio al vertice"). 
 
A questo punto, tutto dovrebbe essere perfettamente chiaro a chiunque. Siamo partiti dall'inizio, dal latino classico, seguendo poi gli sviluppi semantici nell'antico francese e nell'inglese, arrivando fino ai nostri giorni.

Mortificanti conclusioni
 
Come si può vedere, il fallimento del sistema scolastico italiano è clamoroso. La scuola italica ha forgiato legioni di falsi latinisti, poveri di conoscenza e ricchissimi di arroganza. Al danno si aggiunge la beffa. Possibile che nessuno di questi latinisti si sia reso conto di questo inghippo? Certo, Internet rende tutti maestri (o mostri): è più facile affidarsi alle vignette memetiche o scatenare una tempesta di merda su Quora che controllare in un vocabolario. 

Non esiste una parola *summit in latino. Come pensano che dovrebbe essere la flessione di questo fantomatico sostantivo? Declinerebbero *summit, genitivo *summitis, dativo *summiti, accusativo *summitem, ablativo *summite? O forse per loro è un neutro con l'accusativo *summit? La vocale del suffisso -it- è per loro breve o lunga? Pronuncerebbero queste forme flesse *sùmmitis, *sùmmiti, etc., oppure *summìtis, *summìti, etc.? Per loro Giulio Cesare avrebbe potuto scrivere in un suo commentario una mostruosità come in *summite magno
 
Nessuno comprende che qualcosa non va?! No, purtroppo non ci arriva nessuno. Non ci arrivano coloro che affermano di conoscere il latino, che se ne vantano. Non ci arrivano coloro che amano giocare a fare gli antichi Romani. Danno tutto per scontato e non si interrogano su nulla. In quest'epoca, in cui comandano i robot, l'intelligenza della specie umana è in disgregazione.

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