martedì 5 luglio 2022


IL VAMPIRO DEL PIANETA ROSSO

Titolo originale: Not of This Earth
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1957
Durata: 67 min
Dati tecnici: B/N
     rapporto: 1,85 : 1
Genere: Fantascienza, horror  
Sottogenere: Vampiri spaziali 
Regia: Roger Corman
Sceneggiatura: Charles B. Griffith, Mark Hanna
Produttore: Roger Corman
Casa di produzione: Los Altos Productions
Fotografia: John J. Mescall
Montaggio: Charles Gross
Effetti speciali: Paul Blaisdell, Bob Burns
Musiche: Ronald Stein
Trucco: Curly Batson
Interpreti e personaggi:
    Paul Birch: Paul Johnson
    Beverly Garland: Nadine Storey
    Morgan Jones: Harry Sherbourne
    William Roerick: Dottor Rochelle
    Jonathan Haze: Jeremy Perrin
    Dick Miller: Joe Piper
    Anna Lee Carroll: Donna del Pianeta Rosso
    Pat Flynn: Simmons
    Barbara Bohrer: Cameriera
    Roy Engel: Sergente Walton
    Tamar Cooper: Joanne
    Harold Fong: Umano da inviare su Davanna
Doppiatori italiani:
    Renato Turi: Paul Johnson
    Rita Savagnone: Nadine Storey
    Luciano De Ambrosis: Harry Sherbourne
    Riccardo Mantoni: Dottor Rochelle
    Oreste Lionello: Jeremy Perrin
    Ferruccio Amendola: Joe Piper
    Marcella Rovena: Donna del Pianeta Rosso
    Gino Baghetti: Sergente Walton 
Titoli in altre lingue: 
    Tedesco: Gesandter des Grauens 
    Francese: Le Vampire de New York 
    Portoghese (Brasile): O Emissário do Outro Mundo 
    Russo: Не с этой Земли 
Budget: 80.000-100.000 dollari US
Box office: circa 1 milione di dollari US 


Trama: 
Un sinistro extraterrestre in giacca e cravatta ha adottato il nome "Mr. Johnson" per muoversi tra la popolazione di Los Angeles. L'alieno ha una sensibilità acutissima per i suoni e si distingue solo per la sua sintassi pomposa e formale, oltre che per i suoi occhiali da sole, che indossa anche al buio. Gli occhiali da sole nascondono il suo sguardo vuoto e dagli occhi bianchi, senza né iride né pupilla, che uccide le sue vittime bruciando il loro cervello. Rimuove il sangue della sua prima vittima - una ragazza che torna a casa di notte dopo un appuntamento - utilizzando un sistema di tubi e contenitori che tiene in una valigetta di alluminio. 
Johnson proviene dal pianeta Davanna, dove gli abitanti hanno sviluppato una malattia incurabile del sangue come effetto collaterale di una guerra nucleare. È stato inviato sulla Terra per esaminare il sangue degli umani per la sua possibile utilità nella cura della morente razza umanoide di Davanna, il cui sangue si sta lentamente trasformando in polvere nelle vene. Johnson risponde a un'autorità su Davanna, con la quale può comunicare attraverso un dispositivo nascosto dietro un pannello scorrevole nel soggiorno della sua villa a Griffith Park. La sua guardia del corpo, Jeremy, che funge anche da autista e cameriere, gli fornisce supporto e protezione, ma non è a conoscenza del fatto che sia un alieno psicopatico pluriomicida. 
Johnson assume la bionda infermiera Nadine perché si prenda cura di lui a casa sua. Il capo della donna, il medico cittadino Dottor Rochelle, è sotto il controllo ipnotico di Johnson dopo aver scoperto la peculiare struttura delle cellule del sangue del suo paziente. Con un limite al numero di trasfusioni che può ricevere, Johnson inizia ad uccidere la gente del posto e a prosciugare all'istante il loro sangue. Alle sue vittime si aggiungono un ambulante cinese, uno squallido venditore porta a porta di aspirapolvere (l'equivalente americano del Folletto) e un trio di senzatetto ubriaconi. La polizia è sconcertata da questi "uccisioni vampiriche"
I piani di Johnson vengono sconvolti dall'apparizione inaspettata e improvvisa di una donna di Davanna. Sebbene Johnson possa comandare gli umani della Terra attraverso la telepatia, fino al punto di usare la loro lingua madre, può anche comunicare completamente con i suoi compagni alieni attraverso la telepatia. La femmina aliena gli chiede una trasfusione immediata, perché le sue condizioni fisiche stanno rapidamente peggiorando. Johnson irrompe nell'ufficio di Rochelle, ma per sbaglio ruba sangue contaminato dalla rabbia. Più tardi, la donna di Davanna crolla per strada, morendo in ospedale tra atroci sofferenze.
L'amico di Nadine, il poliziotto Harry Sherbourne, cerca di interrogare il Dottor Rochelle sulla morta, ma il medico non è in grado di parlare mentre è sotto il controllo mentale di Johnson. Per precauzione, temendo di essere scoperto, Johnson invia una bizzarra creatura aliena simile a un polpo volante, attivata dall'ossigeno, che uccide Rochelle soffocandolo. L'elegante extraterrestre elimina anche Jeremy, che ha scoperto le prove della sua origine. Tenta quindi di rapire e portare con sé Nadine, che però riesce a chiamare la polizia mentre fugge nel parco. Johnson la abbandona, inseguito da Sherbourne in arrivo sulla sua moto. Quando l'agente accende la sirena, Johnson, che soffre immensamente i suoni acuti, perde il controllo della sua macchina e muore nell'incidente. 
Dopo l'inumazione di Johnson, Sherbourne e Nadine stanno accanto alla sua tomba, che reca l'iscrizione "Qui giace un uomo che non era di questa Terra". Mentre Sherbourne esprime una lieve compassione per Johnson, per la sua motivazione nel salvare il suo mondo e la sua popolazione morente, Nadine si rifiuta di offrire qualsiasi tipo di pietà. I due se ne vanno, proprio mentre un uomo misterioso, che indossa occhiali da sole scuri, si avvicina alla tomba. Come Johnson, indossa gli stessi occhiali da sole e porta con sé la stessa custodia contenente l'attrezzatura per trasfusione. 

Frasi promozionali: 

"More deadly than Dracula" 

"In qualche parte di questa Terra esiste qualcosa che non è di questa Terra" 

Sequenze memorabili: 

Il ritrovamento del cranio del venditore del Folletto, carbonizzato nel crematorio domestico! 


Recensione: 
Non è poi così male. Non mi è affatto dispiaciuto. Nonostante i suoi limiti, tipici dei tempi in cui fu fatto, questo film è tutto sommato fantascienza sana e abbastanza robusta. Il mostro, il pericolo giunto dall'Abisso di Tenebra, inizia la  sua opera predando una coppietta. I due giovani, ansiosi di consumare i piaceri della loro esistenza, convinti di avere davanti a sé un'infinità di tempo, progettano un appuntamento per potersi smandruppare selvaggiamente. Peccato che il succhiasangue si sia messo sulle tracce della ragazza. Così la fulmina con i suoi occhi bianchi e le estrae l'essenza vitale, lasciandola stecchita. Direi che è un drammatico inizio di una vicenda plumbea, tesa, ben congegnata. Certo, le idee inverosimili pullulano, come quella del sangue che evapora. Diciamo che in qualche modo, non so come, il regista è riuscito ad accattivarsi la mia indulgenza. 
Nella versione in italiano non compare il nome del pianeta d'origine dell'elegantissimo "Johnson", Davanna, che è stato sostituito con un più familiare Marte. Da qui è derivato il titolo Il vampiro del pianeta rosso. In Italia a quell'epoca l'immaginario collettivo tendeva ad identificare Marte come il solo luogo di provenienza di eventuali extraterrestri, al punto che il termine "marziano" era sinonimo di "alieno". A favorire l'identificazione di Davanna con Marte c'era il mito, molto radicato, secondo cui la vita sul Pianeta Rosso fosse in declino, minacciata dall'esaurimento delle risorse e da svariate catastrofi (tra cui la guerra). L'idea portante, che si ritrova in moltissime opere d'ingegno, è questa: Marte sta diventando inabitabile, così la sua gente comincia a migrare sulla Terra. Alla luce di tutto ciò, direi che lo stesso Corman identificasse Davanna con Marte. 
Il finale è al tempo stesso affascinante e pieno di ingenuità. Gli esseri umani cercano in tutti i modi di razionalizzare gli eventi, eliminando tutto ciò che proviene dal vasto reame dell'inconoscibile e dell'incontrollabile. Credo proprio che nessuno collocherebbe una lapide con una scritta come quella mostrata nel film di Corman, in cui si ammette in forma ufficiale l'esistenza di qualcosa che non è di questo mondo. Non vedremo mai qualcosa di simile.  


Il problema della lingua 

Si capisce che l'extraterrestre, essendo dotato di poteri telepatici, riesca a comprendere alla perfezione qualsiasi lingua con cui entri a contatto. Non soltanto è in grado di esprimersi in un perfetto inglese, tanto da passare per un americano senza mai destare sospetto: quando incontra un cinese, entra nella sua mente e gli dà brevi ordini proprio in cinese. Tuttavia, quando comunica con i suoi superiori su Davanna, servendosi di un "armadio" che permette trasmissioni in tempo reale, perché continua ad esprimersi in inglese? Così anche quando viene trovato da una donna di Davanna, che cammina per strada: il dialogo tra i due si svolge in inglese. Sarebbe stato più logico se quelle parti fossero in una lingua aliena costruita a bella posta per le esigenze della narrazione, con i sottotitoli. Il punto è sempre lo stesso. L'americano medio tende a credere che esistano soltanto due lingue nell'Universo: l'inglese e il francese. Solo per fare un esempio, Donald Trump è convinto che la Bibbia sia stata scritta in inglese e che lo stesso Mosè parlasse inglese; crede queste cose pur avendo un genero ashkenazita che conosce l'ebraico. Moltissimi nel Midwest hanno la stessa convinzione. Certo, l'americano medio sa bene che esistono altre lingue, se si imbatte in loro parlanti (come ad esempio il cinese del film), ma appena è lasciato tra sé e sé, torna subito a credere all'idea espressa dal motto "Ovunque nell'Universo si parla inglese tranne che in Francia"
 
Occhiali ai raggi X!

Griffth ha dichiarato che il film "ha dato il via a tutto il business degli occhi a raggi X." E ancora: "La maggior parte dei temi di Roger erano stabiliti fin dall'inizio. Qualunque cosa funzionasse, lui veniva e la riprendeva, e molte cose venivano usate più e più volte. Durante la produzione di Not of This Earth, ero sposato con un'infermiera e lei mi ha aiutato a fare molte ricerche mediche. Ricordo come in quella sceneggiatura curavamo il cancro. In qualche modo il film era un disastro quando fu finito." 
Quando l'ho letto, non ci volevo credere, eppure è proprio così! Tutti quei giocattoli inutilizzabili che venivano venduti come occhialini in grado di far vedere le donne nude, erano un'invenzione di Corman scaturita da Il vampiro del pianeta rosso! Che grandi aspettative erano riposte nei raggi X, su basi completamente pseudologiche! Si infilavano gli occhialini ed ecco che nulla avrebbe avuto più misteri, ogni femmina si sarebbe denudata volente o nolente, si sarebbe potuto vederle le tette, la figa, le chiappe, il buco del culo! Invece era tutto un imbroglio. Sob. Che grande delusione quando me ne sono accorto! Però aveva ragione Freud a definire i bambini "perversi polimorfi"

Curiosità

Per l'uscita televisiva nel 1963, per rendere il film più lungo, il regista Herbert L. Strock scrisse un enfatico prologo, del tutto prescindibile, e lo aggiunse all'inizio subito dopo i titoli di testa. Questo è il testo tradotto in italiano:

"Stai per avventurarti nella dimensione dell'Impossibile! Per entrare in questo regno devi liberare la tua mente dalle catene terrene che la legano! Se gli eventi a cui stai per assistere sono incredibili, è solo perché il tuo l'immaginazione è incatenata! Siediti, rilassati e credi... così da poter oltrepassare il limite del tempo e dello spazio... in quella terra che a volte visiti nei tuoi sogni!"

Oltre al testo introduttivo aggiunto a viva forza, alcune scene sono state ripetute nel corso del film per farlo sembrare più lungo. Le sequenze ripetute sono le seguenti: 
1) la scena in cui l'extraterrestre parla con il corriere nel suo salotto (che appare per la prima volta prima dei titoli di testa come "flash forward"), 
2) la scena in cui l'extraterrestre insegue Nadine (ripetuta immediatamente), 
3) la scena in cui Harry insegue l'extraterrestre (ripetuto immediatamente).

Questo film è diventato di pubblico dominio per un cavillo surreale: la stampa di rilascio non includeva l'anno del copyright. 

Quando Jeremy sta trascinando il baule per l'alieno "Johnson", gli chiede: "Che cos'hai qui, Re Farouk?" Jeremy si riferisce al Re Farouk d'Egitto, che viveva in esilio da quando fu rovesciato nel 1952.

Paul Birch è uscito dal film prima che le riprese fossero completate dopo aver avuto uno scontro fisico con Roger Corman. Si dice che abbia detto: "Sono un attore e non ho bisogno di questa roba ... Al diavolo tutto! Addio!" Secondo la co-protagonista Beverly Garland, Birch si è opposto al ritmo veloce del film, alle lenti a contatto in plastica dura, antiquate e scomode, che doveva indossare senza sosta, oltre che al basso budget del film, considerato al di sotto del suo status. Di conseguenza, le scene rimanenti di Birch sono state girate con Lyle Latell che raddoppiava per lui.

Il remake del 1988 

L'ashkenazita Jim Wynorski ha diretto un remake della pellicola di Corman: Not of This Earth (1988). A quanto pare il titolo non è stato tradotto in italiano. Roger Corman è il produttore esecutivo. Non ho visionato il film, che a quanto pare è memorabile soltanto perché il ruolo dell'infermiera Nadine è interpretato dall'ex pornodiva Traci Lords - un tempo famosa per aver ciucciato numerosi bischeri durissimi. Il budget stimato del remake di Wynorski ammonta a 296.000 dollari US. 

Il remake del 1995 

Un nuovo remake della pellicola di Corman è stato diretto da Terence H. Winkless: il film TV Not of This Earth (1995). Il titolo in italiano è Killer dallo spazio. Roger Corman figura tra i produttori esecutivi. Non ho visionato nemmeno questo film, mi sento stanco soltanto a pensare al continuo susseguirsi dei rifacimenti. L'infermiera è qui chiamata Amanda Sayles ed è interpretata da Elizabeth Barondes. 

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