domenica 3 luglio 2022


L'ASSALTO DEI GRANCHI GIGANTI

Titolo originale: Attack of the Crab Monsters
Lingua originale: Inglese, francese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1956 
Data di uscita (US): Febbraio 1957 
Durata: 68 min
Dati tecnici: B/N
    rapporto: 1,78:1
Genere: Fantascienza, orrore 
Sottogenere: Animali assassini 
Regia: Roger Corman
Sceneggiatura: Charles B. Griffith
Produttore: Roger Corman
Casa di produzione: Los Altos Productions
Fotografia: Floyd Crosby
Montaggio: Charles Gross
Effetti speciali: Beach Dickerson, Ed Nelson
Musiche: Ronald Stein
Trucco: Curly Batson
Interpreti e personaggi:
    Richard Garland: Dale Drewer
    Pamela Duncan: Martha Hunter
    Russell Johnson: Hank Chapman
    Leslie Bradley: Dottor Karl Weigand
    Mel Welles: Jules Deveroux
    Richard H. Cutting: Dottor James Carson
    Beach Dickerson: Marinaio Ron Fellows
    Tony Miller: Marinaio Jack Sommers
    Ed Nelson: Guardiamarina Quinlan
    Maitland Stuart: Marinaio Mac
    Charles B. Griffith: Marinaio Tate 
Titoli in altre lingue: 
    Francese: L'Attaques des crabes géants 
    Spagnolo: El ataque de los cangrejos gigantes 
    Rumeno: Atacul crabilor monștri 
    Russo: Атака крабов-монстров 
Budget: 70.000 - 85.000 dollari US
Box office: circa 1 milione di dollari US 

Trama: 
Un gruppo di scienziati e i cinque marinai che costituiscono il loro equipaggio di supporto, sbarcano su un remoto isolotto nell'Oceano Pacifico. Stanno cercando una precedente spedizione scomparsa senza lasciare traccia, mentre continuano le loro ricerche sugli effetti delle radiazioni dei test nucleari dell'atollo di Bikini sulle piante insulari e sulla vita marina. Questi sono gli scienziati: il Dottor Karl Weigand, il geologo James Carson e i tre biologi Jules Deveroux, Martha Hunter, Dale Drewer. Il gruppo include anche il tecnico e factotum Hank Chapman. Subito dopo il loro arrivo, il marinaio Tate cade in acqua e muore in modo atroce, il suo corpo decapitato galleggia in superficie. Due marinai vengono lasciati a guardia degli esploratori, mentre gli altri, guidati dal guardiamarina Quinlan, tentano di tornare sulla terraferma. Non ci riescono, perché il loro idrovolante esplode inspiegabilmente. Gli scienziati non capiscono cosa sia successo, quindi decidono di restare sull'isola e continuare le loro ricerche. Leggono voci di diario scritte dal precedente team scientifico, che menzionano la presenza di vermi assassini. Martha e Dale vanno a fare immersioni subacquee. Quella notte, Martha sente la voce del capo della spedizione precedente, McLane, che la chiama con insistenza. Carson scende in una voragine apertasi all'esterno durante un inspiegabile terremoto, perdendo l'equilibrio e cadendo nelle viscere della Terra. 
Con grande orrore, presto si viene a sapere che il gruppo precedente è stato ucciso e divorato da due granchi giganteschi, mutati e provvisti di intelligenza umana, che hanno assorbito le menti delle loro vittime, riuscendo a parlare telepaticamente con le loro voci. La maggior parte dei membri al seguito del Dottor Weigand vengono sistematicamente attaccati e uccisi dai mostri, che ora sono invulnerabili alla maggior parte delle armi standard a causa delle mutazioni della loro struttura cellulare. I superstiti scoprono finalmente che i due granchi giganteschi sono la causa dei terremoti e delle frane che sconvolgono l'isola, che minaccia di sgretolarsi. Le dimensioni della terraferma di riducono, perché viene minata dai cunicoli scavati dai portentosi crostacei! 
Gli ultimi tre membri della spedizione rivolgono la loro attenzione a un modo per impedire ai due mostri di accoppiarsi e di riprodursi. Riescono a uccidere uno dei granchi giganteschi in una grotta, facendogli crollare sul cranio un masso immenso, fatto rovinare tramite il brillamento di una carica esplosiva. Mentre l'isola continua a disgregarsi nel Pacifico, e dopo essere riuscito a malapena a fuggire dal loro laboratorio in rovina, Dale, Martha e Hank incontrano finalmente l'ultimo granchio gigante intelligente, Hoolar, che parla loro tramite telepatia. Hoolar giura di andare sulla terraferma con le sue uova fecondate quando l'isola si sarà dissolta e i tre umani saranno assimilati: il suo intento è divorare ancora più persone, fagocitando le menti dei morti nel processo. A questo punto Hank si sacrifica abbattendo una torre di trasmissione carica elettricamente, facendola schiantare direttamente sopra la bestia colossale, fulminandola assieme alla covata contenuta nel suo ventre! Dale e Martha si abbracciano sulla piccola porzione di ciò che resta di quella che un tempo era una grande isola: uno scoglio microscopico.  


Recensione: 
Una cosa posso dire con certezza: questa non è esattamente tra le migliori opere di Corman! Il regista statunitense, all'epoca fiero sostenitore del cinema a costo zero, ha cercato di ovviare alla quasi totale assenza di mezzi ricorrendo alla tecnica dell'off-camera: i granchi ci sono ma non si vedono per la maggior parte del film. Si passano interminabili minuti di noia tra un'allerta, un'esplorazione e un tremore del suolo. Non potendo cavarsela con questo escamotage fino all'ultimo minuto di pellicola, a un certo punto questi benedetti crostacei devono pur saltar fuori. Ed eccoli finalmente comparire: sono fatti di cartapesta! Con ogni probabilità sono stati assemblati da un gruppo di mocciosi delle elementari, o che diamine di denominazione scolastica si usa in America per esprimere il concetto. Oppure saranno stati presi da un baraccone delle giostre. Non dimentichiamoci che gli States sono la terra dei Luna Park. Si ravvisa una totale mancanza di conoscenza, seppur rudimentale, dell'anatomia dei granchi. Solo per fare un esempio, i granchi hanno occhi completamente neri e durissimi, posti proprio in cima alle corte antenne. Qui invece vediamo occhi smisurati posti sul carapace, simili a quelli dei vertebrati, dotati di iride, di pupilla (dipinte a mano) e persino di spesse palpebre. Sono anche ben visibili due narici. Trovo tutto ciò grottesco: i granchi non hanno mica un sistema respiratorio come il nostro. Ho notato che domina la tendenza a non criticare coloro che sono etichettati come "Grandi" o "Maestri", come se fosse un obbligo morale esaltare anche le loro peggiori creazioni. Mi è stato detto che Corman è quasi una divinità, così in nessun caso si può definire "trash" un suo lavoro. Non ho questo tabù: sono in grado di dire peste e corna di un film di chiunque, fosse anche di una divinità, se necessario. Riconosco che L'assalto dei granchi giganti sia un film a dir poco bizzarro e inconsueto, ma questo non basta a farne un capolavoro. Checché ne dicano i fan, posso garantire che Corman non ha fatto soltanto cose belle! 
Per essere un film realizzato con mezzi così primitivi, si può dire che abbia avuto un buon riscontro al botteghino. Questo forse si deve anche al fatto che fu distribuito in modalità "double bill" assieme a un altro film di Corman: Il vampiro del pianeta rosso (Not of this Earth, 1957). Questo significa che lo spettatore pagava due biglietti al prezzo di uno. I cinema e i drive-in erano più che altro luoghi di incontro per coppiette, che approfittavano dell'oscurità per smandrupparsi: mi domando quanti abbiano davvero prestato attenzione alle sequenze sullo schermo. 

Le opinioni di Roger Corman 

Corman era particolarmente affezionato a questo film, credo per motivi sentimentali. Così ebbe a dire:

"Questo è stato il maggior successo di tutti i primi film horror a basso budget. Penso che il suo successo abbia qualcosa a che fare con la natura selvaggia del titolo che, lo ammetto, è piuttosto inconsueto. Tuttavia, penso che gran parte della sua popolarità abbia a che fare con la costruzione della trama. Ho sempre creduto che, nei film horror e di fantascienza, di solito si spenda troppo tempo per spiegare i personaggi in modo approfondito e sviluppare varie sottotrame. Il pubblico di genere guarda davvero questi film per i loro elementi di fantascienza o per il loro valore scioccante. Ovviamente vogliono capire i personaggi e vogliono entrare in empatia con tutti loro per condividere le emozioni presenti. Ma non desiderano farlo a scapito degli altri aspetti del quadro. Ne ho parlato con Chuck Griffith. Chuck e io abbiamo elaborato una trama generale prima che lui si mettesse a lavorare sulla sceneggiatura. Gli ho detto: "Non voglio che ci sia una scena in questo film che non finisca con uno shock o con il sospetto che stia per accadere un evento scioccante". Ed è così che si leggeva la sceneggiatura finita. Guardando il film hai sempre avuto la sensazione che qualcosa, qualsiasi cosa stesse per accadere. Penso che questa costruzione, oltre al fatto che la creatura fosse grande e brutta, abbia conquistato il pubblico." 

Il mio sospetto è che il regista non avesse mai sentito parlare delle seghe al cinema e nei drive-in. In ogni caso, quando l'ashkenazita Jim Wynorski propose di dirigere un remake, Corman rifiutò in modo categorico, dicendo che era così attaccato all'originale da non sopportare l'idea. La sceneggiatura wynorskiana, che era già pronta, rimase così inutilizzata.   

Fantascienza e pseudoscienza 

Per gran parte del XX secolo, alle radiazioni ionizzanti erano attribuiti poteri incredibili. L'argomento era una fonte di ispirazione inesauribile. Scrittori, sceneggiatori e registi facevano gara a chi la sparava più grossa. Se si dovessero raccogliere tutte le trovate letterarie e cinematografiche fondate sui presunti effetti della radioattività sugli esseri viventi, si compilerebbe una ponderosa enciclopedia di fanta-fisica, i cui volumi a stento potrebbero essere contenuti in una biblioteca grande come un grattacielo di cento piani! Va detto che senza la pseudoscienza, ci sarebbe poca fantascienza.  
Senza dubbio in questa pellicola di Corman è originale l'idea alla base della mutazione dei crostacei, che sarebbero privi di una struttura molecolare definita, essendo i loro atomi completamente disconnessi tra loro e liberi di muoversi, in modo simile a quanto accade agli elettroni in un conduttore elettrico in tensione. Il fatto che ciò sia originale non implica tuttavia che sia plausibile. Ci si domanda come possa un essere in queste condizioni avere una forma definita, avere organi o altre parti funzionali, come possa pensare e parlare, su cosa si basi il suo accoppiamento e la sua riproduzione, etc. L'intero impianto della narrazione è antifisico, irreale, intrinsecamente insensato, pur facendo sfoggio di un linguaggio scientifico. Potremmo dire che nella migliore delle ipotesi è sfocato. Cagliostro e Paracelso avrebbero saputo dare spiegazioni migliori. 
Notevole è la fissazione cormaniana per la telepatia e il controllo mentale, poteri che compaiono in diversi altri suoi film. Se i granchi giganteschi non fossero stati telepatici, la sceneggiatura sarebbe stata ancor più limitata e grossolana: ci sarebbe stato davvero molto poco da dire. Se c'è qualcosa di buono, direi che è proprio qualche spunto per meditazioni sulla natura dell'autocoscienza, del pensiero e del linguaggio umano. 

Dialoghi: 

Hank Chapman: "Cosa significa, dottore?"
Dott. Karl Weigand: "Lui è morto."
Dale Drewer: "Ma ha parlato, Karl."
Hank Chapman: "Questa dovrebbe essere una storia di fantasmi?"
Dott. Karl Weigand: "No. No, non credo ai fantasmi. Si tratta di un uomo morto, ma la cui voce e memoria vivono. Come ciò possa accadere non lo so, ma le sue implicazioni sono molto più terribili di quanto qualsiasi fantasma potrebbe mai essere."

Martha Hunter: "Ebbene, dottore?"
Dott. Karl Weigand: "È ridicolo! La struttura molecolare di questo granchio... è interamente sconvolta. Non c'è coesione tra gli atomi. 
Hank Chapman: "Non capisco." 
Dott. Karl Weigand: "Nemmeno io. A quanto pare abbiamo a che fare con dei mostri inconcepibili, derivanti da un'overdose di avvelenamento da radiazioni. Come posso spiegarlo? Vedi, l'elettricità... L'elettrone libero nell'atomo di rame si distacca per ruotare attorno all'atomo successivo, trasportando la carica attraverso un filo. Mi segui, Hank?" 
Hank Chapman: "Penso di sì. Gli elettroni liberi si muovono da un atomo all'altro lungo il rame alla velocità della luce. Me lo ricordo dal liceo."
Dott. Karl Weigand: "Sì, da atomo ad atomo. Beh, qualcosa del genere è successo al nostro granchio. Ma, invece di elettroni liberi, il granchio ha atomi liberi. Tutti slegati. È come una massa di liquido con una forma permanente. Di conseguenza, qualsiasi sostanza il granchio mangi viene assimilata nel suo corpo di energia solida, diventando parte del granchio."
Martha Hunter: "Come i corpi dei morti?"
Dott. Karl Weigand: "Sì, e così il loro tessuto cerebrale, che dopotutto non è altro che un magazzino di impulsi elettrici."
Dale Drewer: "Ciò significa che il granchio può mangiare il cervello della sua vittima, assorbendone la mente integra e funzionante."
Dott. Karl Weigand: "È una teoria valida come qualunque altra per spiegare cosa è successo."
Martha Hunter: "Ma, dottore, questa teoria non spiega perché le menti di Jules e Carson si siano rivolte contro di noi."
Dale Drewer: "Conservazione della specie. Una volta erano uomini, ora sono granchi di terra." 

Errori vari 

Le rappresentazioni dei terremoti vengono eseguite semplicemente scuotendo la fotocamera. Mentre il gruppo degli scienziati si sposta quando si verifica il terremoto, il gruppo dei marinai non si muove affatto. 

In alcune sequenze si vedono ruote e gambe in movimento sotto il carapace dei granchi giganteschi! 

Sebbene il personaggio interpretato da Richard Garland si chiami "Dale Brewer" in tutto il film, nei titoli di coda il nominativo è scritto "Dale Drewer". Semplice refuso? Forse chi preparò i titoli era un astemio militante (in America ci sono molte simili forme di fanatismo), che non sopportava il cognome "Brewer", il cui significato è "produttore di alcolici" (per fermentazione o per distillazione). Così il problematico "Brewer" divenne un più anodino "Drewer". In Italia, dove il problema era più che altro il sesso, si ricorda il Pianeta Porno che divenne il Pianeta Korno

Nessun commento: