A volte la gente non vuole ascoltare la verità perché non vuole vedere le proprie illusioni distrutte. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
(Friedrich Wilhelm Nietzsche)
sabato 1 novembre 2014
UN COMMENTO SULLA VITA DI SAN SENOCH
NON È COMPLOTTISMO, MA DURA REALTÀ
Ragionando sulle mie condizioni di salute, non posso fare a meno di giungere a conclusioni a dir poco inquietanti. Ebbene, secondo le nuove disposizioni, i diabetici non insulino-dipendenti ricevono le forniture di strisce e di aghi soltanto un mese sì e un mese no. Sono anch'io compreso nel novero. Il mio medico ha detto di non sapere il motivo di questo mutato stato di cose. Risulta da uno studio che in Italia sette diabetici su dieci non badano troppo alla dieta e ingeriscono spesso cibi e bevande in grado di arrecare danno alla salute. Sono anch'io affetto da una simile tendenza, e come me moltissimi altri. Alla luce di questi risultati, si capisce allora che le diminuite forniture di strisce hanno uno scopo ben preciso: spingere le persone affette da diabete II a curarsi sempre peggio, facendo loro sviluppare complicanze e infine causandone la morte. Il fine ultimo è questo: eliminare le persone che gravano sui servizi sanitari. Hanno iniziato con le persone affette da diabete II perché non sono tali dalla nascita (il genere la malattia compare verso i 40 anni). Così le ritengono responsabili della loro malattia a causa di "stili di vita non sostenibili". Il colmo dell'ironia è che tutto ciò sta avvenendo in una nazione che definisce il III Reich come "Incarnazione del Male" e che afferma di nutrire una profonda avversione per la parola "razzismo". Essendo il diabete II una malattia causata dai geni, si evince che queste politiche possono essere ritenute razziste in quanto volte allo sradicamento di quella parte della popolazione che ha una determinata caratteristica genetica.
ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DI MERITOCRAZIA
Un esempio di vero sistema meritocratico: la società degli Aztechi. Anche il figlio di un servo poteva arrivare a diventare Imperatore. Se il figlio di un Imperatore non si distingueva, scendeva nella scala sociale. Però si tenga conto che essere immolati a Huitzilopochtli per estirpazione del cuore era considerato un privilegio. Il motore di tutto era la convinzione che il moto del sole fosse causato dal sangue dei sacrifici umani. Le responsabilità erano onerose tanto più si saliva nella scala sociale: lo schiavo ubriaco veniva decalvato e messo alla gogna, il nobile ubriaco veniva ucciso usando una garrota dissimulata in una corona di fiori. Nelle scuole, chiamate calmecac e gestite dalla classe sacerdotale, il sistema educativo più diffuso consisteva nel torturare gli studenti negligenti con spine d'agave, schegge di ossidiana e peperoncino. Vorrei proprio sapere se qualche moderno teorico della meritocrazia vorrebbe vivere in una simile società, oppure se in giro per la rete si sentono soltanto chiacchiere. Le genti del mondo sembrano come scimmie: se si dice loro che una cosa si chiama "meritocrazia" la acclamano, se invece si chiama la stessa cosa "darwinismo sociale" si mettono ad inveire.
domenica 26 ottobre 2014
IL MISTERIOSO POPOLO ANTROPOFAGO DEGLI ATTACOTTI
(Res Gestae, XXVII)
(Adversus Iovinianum, II, 7)
mercoledì 22 ottobre 2014
PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: DIVUS E DEUS
PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: SICILIA E SICULUS
Sikeloi > Siculi
martedì 21 ottobre 2014
PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: FACILIS E FACUL
(Institutiones grammaticae, lib. I, 38)
(Ars de barbarismis et metaplasmis)
PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: DECIMUS E DECUMUS
minimus - minumus
optimus - optumus
pessimus - pessumus
sabato 18 ottobre 2014
PRONUNCIA RESTITUTA: ALCUNI EQUIVOCI MARCHIANI DA SFATARE
domenica 12 ottobre 2014
LA PRONUNCIA ECCLESIASTICA DEL LATINO MOSTRA GRAVI INCONGRUENZE
I Romani avevano la tendenza a pronunciare questo suono in modo molto debole, così lo si trova spesso trascurato nella scrittura già in epoca antica. Doveva essere una lieve nasalizzazione della vocale, che ha lasciato traccia soltanto in alcuni monosillabi come cum e sum.
(Institutiones grammaticae, lib. I, 29)
(Commentarius in artem Donati, De barbarismo)
"Columnam et consules exempta n littera legimus."
(Institutio oratoria, lib. I, 29).
"N quoque plenior in primis sonat et in ultimis partibus syllabarum, ut nomen, stamen; exilior in mediis, ut amnis, damnum." (Institutiones grammaticae, lib. I, 30).