Sulla Wikipedia in inglese si trova la pagina dell'Arcidiocesi dei Goti e delle Terre del Nord, che traduco in questa sede a beneficio dei lettori:
L'Arcidiocesi dei Goti e delle Terre del Nord è una Chiesa Ortodossa Orientale affiliata alla Vera Chiesa Ortodossa Russa (anche nota come "catacombista", un gruppo "deviato" che non deve essere confuso con la Chiesa Ortodossa Russa). È stata fondata nel 1994 a Mosca da Aleksey Sievers, che era stato ordinato arcivescovo col nome di Amvrosij (Ambrogio). È stata un corpo ecclesiastico e religioso registrato in Svezia a partire dal 2008.[1]
Ambrogio ha ordinato "Vescovo di Gotland" in Svezia Teodorik Sutter nel dicembre 2011.
Rivendica successione apostolica tramite la Vera Chiesa Ortodossa Russa, e la gurisdizione territoriale derivante dal Metropolitanato di Gothia e Kaphas, la Chiesa dei Goti di Crimea nel Principato di Theodoro. Il Metropolitanato di Gothia era sotto la giurisdizione del Patriarca Ecumenico fino al 1783, quando, in conseguenza alla conquista russa della Crimea, fu trasferito alla Chiesa Ortodossa Russa.[2] La cattedra del vescovo fu lasciata vacante dal 1786. L'Arcidiocesi dei Goti rivendica anche la giurisdizione territoriale del Götaland, in Swezia, basandosi sulla storia della cristianizzazione della Scandinavia.
Rivendica anche di essere la più antica autorità ecclesiastica in Scandinavia, con una presenza anteriore alla missione di Ansgario, presumibilmente con la chiesa di San Lorenzo nell'isola di Gotland, ora diroccata.[3][4]
Secondo Aleksey "Ambrosius" Sievers, la Cristianità sarebbe giunta ai Goti precocemente, nella metà del I secolo ad opera di un viaggio missionario dell'Apostolo Andrea, molto prima della loro conversione all'Arianesimo sotto l'episcopato di Wulfila. "La giurisdizione ecclesiastica 'orientale' nel Västergötland, nell'Östgötaland e in Gotland era così ovvia a chiunque all'epoca, che persino Roma inviò il suo vescovo missionario, Sant'Ansgario, nello Svealand, dove il Cristianesimo al confronto era relativamente debole in quei tempi. E' abbastanza realistico parlare di inflenza gotica (bizantina) e celtica (poco dopo anglosassone) in Svezia, anziché di influenza romana [...]".[5]
Queste rivendicazioni vanno contro il generale consenso degli storici del XX secolo, ma c'è qualche ricerca più recente che sembra corroboralre l'idea che il Cristianesimo possa essere stato presente in Svezia prima di quanto finora creduto, a partire dall'VIII o dal IX secolo, tramite trasmissione bizantina.[6] Questo presunto contatto culturale riflette l'espansione svedese ad oriente durante l'Era Vichinga (IX secolo), in cui fu stabilito il cosiddetto Khaganato di Rus' ai margini della sfera d'influenza bizantina.[7]
Riferimenti (farlocchi?)
[1] I december förra året erkändes Gotiska Ärkestiftet som trossamfund i Sverige av Kammarkollegiet Marc Abramsson, Nationell Idag möter Katakombkyrkans gotiske ärkebiskop, Nationell Idag (2009)
[2] Demetrius Kiminas, The Ecumenical Patriarchate: A History of Its Metropolitanates with Annotated Hierarch Catalogs, 2009 p.19
[3] Gotlands allehanda, "Landsortskyrkor i fokus", 31/5-2010
[4] Bysantiska traditioner i Gotlands konst under 1100-talet, Svetlana Vasilyeva, 2009, Fornvännen 104 (PDF)
[5] Marc Abramsson, Nationell Idag möter Katakombkyrkans gotiske ärkebiskop, Nationell Idag (2009)
[6] Rhodin, Leon; Gren, Leif; Lindblom, Verner (2000). Liljestenarna och Sveriges kristnande från Bysans (PDF) 95. Fornvännen.se.
[7] e.g. Alfred Nicolas Rambaud, 'History of Russia', 1878.
A queste note aggiungo il link a un documento esteso reperito nel Web, in formato pdf, che raccoglie ogni genere di deliri, tanto che non so se classificarlo come testo ucronico oppure onirostorico:
Questa è l'iscrizione in caratteri runici riportata sull'emblema della Chiesa Gotica di Svezia e traslitterata:
Ufaraibiskopei Goþansk jah Norþlandsk
Il significato è questo:
Arcivescovado dei Goti e della Terra del Nord
Peccato che non si tratti di gotico di Wulfila, e nemmeno della lingua nota come gotico di Crimea. Inoltre si noterà che contiene diverse gravi inconsistenze.
La parola per "vescovado" dovrebbe alla meglio essere aipiskaupei /ɛ'piskɔpi:/, con la prima -p- non lenita. Sarebbe ben comprensibile un passaggio da -p- a -b- nel corso dei secoli. Un mutamento simile a quello che ha portato dal latino volgare all'inglese bishop e al tedesco Bischof "vescovo" - ma si noterà che la forma aipiskaupei (f.) è dotta e non trova corrispondenti. Non è inoltre detto che il suffisso ufar- "sopra" sarebbe stato usato per la traduzione della parola "arcivescovado". Più probabilmente sarebbe stato preso a prestito il prefisso greco ἀρχι- "primo, capo", come avvenne in altre lingue con mediazione latina, dando *arkiaipiskaupei. Un'altra alternativa è quella di usare la locuzione aipiskaupei hauha, ossia "alto vescovado", con paralleli anglosassoni (antico inglese hēah biscop "arcivescovo"). Vediamo invece che la forma goþansk è del tutto assurda. Innanzitutto, non presenta concordanza: dovrebbe avere un suffisso femminile. Poi il termine per indicare il concetto di "Goti, gotico" è guta-, gut-. Se si fosse trovato scritto Arkiaipiskopei Gutane, sarebbe stato decisamente più credibile. Il termine per indicare il nord dovrebbe scriversi *naurþr- /nɔrθr/, non *norþ-, essendo -o- il carattere che indica la vocale chiusa e lunga. Possiamo anche ammettere che nel tempo il suono aperto /ɔ/ della lingua di Wulfila si sia chiuso in /o/, ma dubito che sarebbe stato scritto usando il carattere che indica storicamente il suono lungo e chiuso /o:/.
"Arkiaipiskaupei Gutane jah Naurþralandis" sarebbe una denominazione ben plausibile, e Teodorico il Grande l'avrebbe capita alla perfezione.
Detto questo, la fantomatica organizzazione religiosa si fonda su pretese prive di fondamento e appartiene alla vivace galassia delle Chiese fondate dai cosiddetti Vescovi Vaganti. Se anche fosse dimostrata una labile presenza in Scandinavia del Cristianesimo Orientale giunto precocemente da Bisanzio qualche tempo prima della missione di Ansgario, questo non implicherebbe affatto che il signor Aleksey Sievers abbia titolo di proclamarsi Vescovo della Chiesa Gotica di Svezia e via discorrendo. Tra le due cose, ossia tra un fatto storico che potrebbe anche un giorno essere provato e un uomo del nostro secolo ordinato vescovo per corrispondenza, non sussiste il benché minimo nesso logico, né esiste una qualsiasi continuità.
Nel Web si trova menzione del fatto ben singolare che questo Aleksey Sievers sarebbe riuscito a far riconoscere i Goti come minoranza linguistica in Svezia. Se così fosse, dovremmo ammettere che le autorità svedesi siano di un'ingenuità davvero degna dei Puffi, del tutto prive di consulenti competenti in grado di valutare la fondatezza delle rivendicazioni del primo stravagante che sorga dalla massa ignorante. Del resto cosa potremmo aspettarci da una nazione cieca che fa crescere una galassia di emirati islamici al suo interno pensando che il jihadismo non sia un problema?
Il sito di tale Chiesa è linkato dalla pagina di Wikipedia:
Tuttavia si nota che questo url corrisponde oggi a uno squallido blog americano che tratta di politica, occupandosi di questioni relative ai massimi sistemi, come il fatto che Hillary Clinton si rifiuta di praticare la fellatio, e altre simili amenità.