Titolo: Sconosciuto
Anno di produzione: Sconosciuto (anni '60)
Regia: Sconosciuta
Colore: Bianco e nero
Sonoro: Muto
Durata: circa 11' 30''
Genere: Pornografia, hardcore
Interpreti:
La protagonista: Barbra Streisand
Il suo amante: Sconosciuto
Presenza nel Web:
Reperibile su Xvideos.com (versione restaurata) o su Xhamster.com (senza alcune sequenze iniziali e con una breve introduzione), digitando "Barbra Streisand" nella finestra di ricerca.
Avviso:
Eventuali minori di 18 anni sono invitati a non proseguire nella lettura.
Anno di produzione: Sconosciuto (anni '60)
Regia: Sconosciuta
Colore: Bianco e nero
Sonoro: Muto
Durata: circa 11' 30''
Genere: Pornografia, hardcore
Interpreti:
La protagonista: Barbra Streisand
Il suo amante: Sconosciuto
Presenza nel Web:
Reperibile su Xvideos.com (versione restaurata) o su Xhamster.com (senza alcune sequenze iniziali e con una breve introduzione), digitando "Barbra Streisand" nella finestra di ricerca.
Avviso:
Eventuali minori di 18 anni sono invitati a non proseguire nella lettura.
Trama:
La giovane donna, chiaramente riconoscibile, bacia in bocca il suo amante e lo masturba con grande abilità. Si capisce che è qualcosa che ha fatto a moltissimi uomini. Lui la palpa e la denuda, mentre lei continua a toccarlo. Il fallo è svettante e lei dopo qualche indugio lo accoglie in bocca, iniziando a succhiarlo con grande passione. A un certo punto l'uomo allunga una mano per prendere da un cassetto un condom dalla forma assai peculiare, provvisto di doppio serbatoio spermatico. È un guanto di gomma assai scomodo, che lui si infila con grande fatica: evidentemente a quell'epoca non stava bene che dell'operazione si occupasse la donna. Alla fine il fallo è di nuovo pronto. Barbra sorride divertita, quindi inizia di nuovo a praticare la fellatio, prendendo la gomma tra le labbra. Lei si eccita e sale a cavalcioni sul suo amante, che lentamente la penetra nella vagina. Per un po' si vedono i suoi lucidi testicoli prorio sotto le natiche dell'attrice, mentre l'asta si muove all'interno. Poi all'uomo viene qualche fastidio, così esce dal vaso procreativo e decide di togliersi lo scomodo profilattico. Lei si mette nella posizione detta reverse cowgirl, e lui le infila dentro il fallo, questa volta senza protezione alcuna. Anche in questa occasione l'atto gli riesce poco agevole, così la fa distendere a gambe all'aria e le entra dentro, stantuffandola a fondo. Le provoca un orgasmo, quindi si distende sulla compagna di giochi in un inconsueto sessantanove. Per Barbra la posizione deve essere un po' scomoda. Lui le lecca il cunnus a fondo, avidamente, mentre lei succhia il membro fino a provocare l'eruzione dello sperma, che tracima dalla bocca e resta a lungo visibile mentre le cola sulle guance e sul collo. Finita la performance erotica, ecco la Streisand mostrarsi in una posa da dea greca, con un sorriso a 360 gradi e il seno bene in vista, piena di sé e della sua capacità seduttiva.
La giovane donna, chiaramente riconoscibile, bacia in bocca il suo amante e lo masturba con grande abilità. Si capisce che è qualcosa che ha fatto a moltissimi uomini. Lui la palpa e la denuda, mentre lei continua a toccarlo. Il fallo è svettante e lei dopo qualche indugio lo accoglie in bocca, iniziando a succhiarlo con grande passione. A un certo punto l'uomo allunga una mano per prendere da un cassetto un condom dalla forma assai peculiare, provvisto di doppio serbatoio spermatico. È un guanto di gomma assai scomodo, che lui si infila con grande fatica: evidentemente a quell'epoca non stava bene che dell'operazione si occupasse la donna. Alla fine il fallo è di nuovo pronto. Barbra sorride divertita, quindi inizia di nuovo a praticare la fellatio, prendendo la gomma tra le labbra. Lei si eccita e sale a cavalcioni sul suo amante, che lentamente la penetra nella vagina. Per un po' si vedono i suoi lucidi testicoli prorio sotto le natiche dell'attrice, mentre l'asta si muove all'interno. Poi all'uomo viene qualche fastidio, così esce dal vaso procreativo e decide di togliersi lo scomodo profilattico. Lei si mette nella posizione detta reverse cowgirl, e lui le infila dentro il fallo, questa volta senza protezione alcuna. Anche in questa occasione l'atto gli riesce poco agevole, così la fa distendere a gambe all'aria e le entra dentro, stantuffandola a fondo. Le provoca un orgasmo, quindi si distende sulla compagna di giochi in un inconsueto sessantanove. Per Barbra la posizione deve essere un po' scomoda. Lui le lecca il cunnus a fondo, avidamente, mentre lei succhia il membro fino a provocare l'eruzione dello sperma, che tracima dalla bocca e resta a lungo visibile mentre le cola sulle guance e sul collo. Finita la performance erotica, ecco la Streisand mostrarsi in una posa da dea greca, con un sorriso a 360 gradi e il seno bene in vista, piena di sé e della sua capacità seduttiva.
Recensione:
Ovviamente questo corto deve essere valutato tenendo conto dei mezzi che esistevano all'epoca, senza fare paragoni tecnici con materiale recente. Le immagini sono un po' sfocate: il filmato deve essere stato riversato dalla pellicola, ed è noto che la celluloide soffre gli effetti del tempo che passa. Interessante spunto di riflessione antropologica è il sessantanove con l'uomo sopra e la donna sotto, che nell'attuale pornografia è cosa del tutto inconsueta. Al giorno d'oggi è l'uomo a stendersi e la donna a mettersi sopra di lui, per avere maggiore libertà di movimenti e succhiare più facilmente. Si può immaginare che fellare il fallo di un partner disposto in modo tanto assurdo provocherebbe i crampi a qualsiasi donna. Anche se i costumi erano in una fase di rapido cambiamento, persistevano residui di comportamenti di un'epoca precedente, in cui era ritenuto poco dignitoso per un uomo stare sotto a una donna. Così l'attore del film, dopo aver malsopportato di copulare con la partner nella posizione della reverse cowgirl, affermava la sua dominanza distendendosi sul corpo di lei, anche a discapito del proprio piacere. All'epoca la donna non era ritenuta un essere semidivino come oggi. Di conseguenza il sesso era vincolato a giudizi e pregiudizi che ai moderni apparirebbero ridicoli e che non mancavano di contraddizioni. Leccare la vulva andava bene, ma era una cosa che andava fatta stando sopra la donna. Scavare in queste assurdità ai limiti del grottesco non è vanità come potrebbe sembrare a prima vista: è fare antropologia nel modo più serio.
Ovviamente questo corto deve essere valutato tenendo conto dei mezzi che esistevano all'epoca, senza fare paragoni tecnici con materiale recente. Le immagini sono un po' sfocate: il filmato deve essere stato riversato dalla pellicola, ed è noto che la celluloide soffre gli effetti del tempo che passa. Interessante spunto di riflessione antropologica è il sessantanove con l'uomo sopra e la donna sotto, che nell'attuale pornografia è cosa del tutto inconsueta. Al giorno d'oggi è l'uomo a stendersi e la donna a mettersi sopra di lui, per avere maggiore libertà di movimenti e succhiare più facilmente. Si può immaginare che fellare il fallo di un partner disposto in modo tanto assurdo provocherebbe i crampi a qualsiasi donna. Anche se i costumi erano in una fase di rapido cambiamento, persistevano residui di comportamenti di un'epoca precedente, in cui era ritenuto poco dignitoso per un uomo stare sotto a una donna. Così l'attore del film, dopo aver malsopportato di copulare con la partner nella posizione della reverse cowgirl, affermava la sua dominanza distendendosi sul corpo di lei, anche a discapito del proprio piacere. All'epoca la donna non era ritenuta un essere semidivino come oggi. Di conseguenza il sesso era vincolato a giudizi e pregiudizi che ai moderni apparirebbero ridicoli e che non mancavano di contraddizioni. Leccare la vulva andava bene, ma era una cosa che andava fatta stando sopra la donna. Scavare in queste assurdità ai limiti del grottesco non è vanità come potrebbe sembrare a prima vista: è fare antropologia nel modo più serio.
La strana reazione dell'attrice
e l'isterismo dei fan
e l'isterismo dei fan
A quanto ho potuto leggere, quando il filmato è saltato fuori, la Streisand ha chiesto di visionarlo per "capire se quell'attrice fosse lei". Un'ammissione abbastanza esplicita del suo coinvolgimento nella produzione di materiale pornografico, oltre che del fatto che di simili stag dovevano essercene parecchi. Di fronte a quelle pruriginose sequenze se ne è stata zitta, come la moglie di Lot quando si è girata verso Sodoma. Non appena ha potuto biascicare qualche parola, ha proferito assurdità, dicendo che le dita dell'attrice non sarebbero state le sue, che il corpo sarebbe stato troppo pingue (chubby) per essere il suo, raccomandando di non sprecare soldi per acquistare il filmato. Tutte dichiarazioni che non hanno riscontro con la realtà dei fatti. Il problema risulta essere soprattutto dei fan della diva, che vengono ancor oggi scossi da convulsioni isteriche ogni volta che si menziona l'accaduto. Di certo è sorprendente che la Streisand faccia la serafica di fronte a questa sua testimonianza intima di tanti anni fa, mentre sappiamo che ha fatto il diavolo a quattro per la pubblicazione nel Web della foto di una sua villa, scatenando un esercito di avvocati per ottenerne la rimozione. Molti fan continuano a giurare a a spergiurare che la donna del film non sia Barbra, ma è chiaro che non hanno argomenti convincenti da proporre. Le fattezze dell'attrice sono talmente inconfondibili da non poter trarre in inganno. Stesso naso prominente, stessi occhi, stessa grande bocca, stesso sguardo, stesso sorriso, stessa gestualità, stesso modo di fare e di mettersi in mostra. Anche le dita sono le stesse! Assolutamente impossibile che si tratti di mere coincidenze. La teoria dei sosia, secondo cui ognuno di noi avrebbe almeno tre doppioni sul pianeta, è soltanto paccottiglia memetica. Molti sono convinti che sia vera, ma non lo è: i cosiddetti sosia non somigliano per nulla all'originale. Le genti ravvisano somiglianze soltanto per una diffusa prosopagnosia, ossia incapacità di riconoscere i lineamenti. Ad esempio, per moltissimi basta che due uomini abbiano una barba simile e dello stesso colore per far urlare al sosia. Ricordo che un mio amico fu per questo motivo considerato identico al protagonista di una telenovela che, se non vado errato, si intitolava "Nido di Rospi". Inutile dire che le somiglianze esistevano soltanto nella fantasia delle carampane isteriche che seguivano quel programma spazzatura. Gli unici sosia ben riusciti sono quelli dei potenti, resi somiglianti all'originale con decine di operazioni di chirurgia plastica. Dire che la pornodiva Tasha Voux e la Streisand sono come due gocce d'acqua - come è stato detto - è un marchiano nonsenso.
Una pellicola reale, non un meme
Gli inizi per Barbra Streisand nella suburra di New York non sono stati dei più facili. Prima che la fama cominciasse ad arriderle, il rischio di morire di fame sarebbe stato per lei più che concreto, se la sua morale fosse stata troppo vincolata al concetto di castità. Tuttavia lei si differenziava da tante prostitute che si vendevano nelle strade della metropoli: era infatti una giovane liberale. Così pensò di sfruttare un'arte che allora era all'avanguardia e di far filmare le sue performance in cambio di denaro - cosa che di certo le permise di essere un po' in carne, anziché magrissima (skinny), come in seguito avrebbe descritto se stessa in quegli anni, nel tentativo di sviare l'attenzione dalle sue attività. Durante gli anni '60 e '70 iniziarono a circolare voci insistenti (rumors) circa l'esistenza di stag interpretati da non poche celebrità hollywoodiane. La cosa destò un immenso scandalo, ma nessuna delle prove addotte risultò mai decisiva. Col passar del tempo queste voci subirono una metamorfosi che le trasformò in pacchetti collassati di informazioni degeneri, ossia in memi. Tuttavia questo non significa affatto che il materiale pornografico in questione sia inesistente.