sabato 28 novembre 2015

UCRONIA E FISICA QUANTISTICA

Non bisogna confondere l'interpretazione di Hugh Everett III della meccanica quantistica (Molti Mondi) con il postulato del film Sliding Doors, che descrive due storie parallele a partire dal diverso esito di un evento macroscopico: Gwyneth Paltrow che in un caso riesce a prendere la metropolitana e nell'altro non vi riesce. A determinare il cambiamento nell'interpretazione di Hugh Everett III non sono infatti gli eventi macroscopici, come riuscire a prendere o meno un convoglio della metropolitana, ma le singole misure quantistiche a livello microscopico. È quindi errato dire, come fin troppo spesso si sente, che nella teoria delle linee temporali parallele sono le nostre azioni a dare origine ad universi differenti a partire da un singolo nodo. La fisica quantistica, che non è una delle infinite scemenze New Age - come invece popolarmente si crede - si fonda su leggi del tutto dissimili da quelle che governano l'universo macroscopico, e la sua stessa natura ha una conseguenza del tutto inattesa sulla letteratura fantastica: vanifica completamente il genere ucronico. Non può esistere nessuna trama ucronica verosimile e riuscita per diversi motivi: 

1) Ogni molteplicità nella soluzione della funzione di Schroedinger di una singola particella influenza, tramite entanglement (azione a distanza) tutte le particelle dell'intero universo, rendendo impossibile conoscere l'evoluzione dell'universo in condizioni alternative. Così basterebbe una diversa transizione energetica di una particella in un atomo per avere ripercussioni gravissime anche in altre galassie. 

2) Una diversa azione macroscopica implica tali differenze nella struttura microscopica degli enti coinvolti, che le sue conseguenze sono in grado di alterare in modo assolutamente imprevedibile l'intero universo. Infatti in un'azione macroscopica anche banale sono coinvolte particelle subatomiche in numero incommensurabile. Solo per fare un esempio, un diverso accoppiamento cambia l'esito di tutti gli accoppiamenti che avvengono sul pianeta. Questa semplice considerazione disegna il Caos.

3) Le conseguenze di ogni divergenza sono non soltanto imprevedibili, ma irreversibili. Così il diverso esito dell'azione predatoria di un gatto su una lucertola altererà l'intero corso storico per sempre - oltre che in modo non conoscibile a priori e non stimabile con gli strumenti cognitivi a disposizione del genere umano. 

Da queste semplici premesse si arriva a una desolante conclusione: l'intero genere ucronico si riduce a una masturbazione mentale priva di qualsiasi significato. Sappiamo da tempo che ogni scrittore non può fare altro che riplasmare la Storia a partire dagli eventi che conosce, introducendo nelle sue opere un'infinità di cose inverosimili e grottesche. Manca la capacità di svincolarsi dal corso storico in cui vive per poterne immaginare un altro in cui le cose sono andate diversamente a partire da un Punto di Divergenza, e questa non è una novità. Alla luce della fisica quantistica, si capisce tuttavia che l'incapacità di creare ucronie sensate non è un fatto meramente empirico, ma un fatto costitutivo, ontologico. A nessun essere umano può essere data la conoscenza necessaria per essere un plausibile scrittore allostorico. Così si arriva a concludere che non vale la pena di investire nella scrittura di ucronie, perché ogni ucronia si riduce a conti fatti all'onirostoria. Se pure non caldeggio l'abbandono dell'intero genere ucronico, lo reputo svuotato di qualsiasi significato filosofico, assieme agli scritti sui viaggi nel tempo. Sono cose che possono tenere compagnia, come i fumetti di Topolino, ma non vanno prese troppo sul serio.

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