lunedì 25 aprile 2016

LA PESTE DEL PENSIERO ALTERNATIVO

Viviamo in un'epoca terribile in cui prevalgono le potenze del Marasma. Non è mai stata così forte la reazione contro il pensiero scientifico e più in generale contro lo stesso concetto di Logica. Si è formata e consolidata una fitta rete di adepti del cosiddetto "Pensiero Alternativo" che come un contagio inarrestabile divora le nazioni. Combattere contro i cospirazionisti e contro le loro aberrazioni non è impresa facile, perché sono soggetti completamente insensibili a qualsiasi principio di razionalità. Per arginare l'infezione sarebbero più efficaci le punizioni medievali come lo spezzamento sulla ruota, ma vivendo in tempi di diritti umani inviolabili, bisogna per necessità affidarsi ai soli strumenti forniti dall'intelletto.

Quello che gli adepti della setta complottista non capiscono è che non esiste una procedura logica universalmente valida che permetta di risolvere tutte le proposizioni concepite da mente umana. Non esiste neppure un misterioso nesso tra tutto ciò che una persona o un gruppo di persone afferma, tale da permettere di dire: "Tutto ciò che il tizio dice è falso, perché si è scoperta nelle sue parole una singola falsità". Il fatto che ogni singola proposizione debba essere trattata separatamente dalle altre è una cosa che questi decerebrati non possono nemmeno lontanamente concepire. I risultati di questo modo di vedere le cose sarebbero persino comici, se non fosse che hanno risvolti tragici, come la ricomparsa di malattie da tempo debellate, solo per citare un caso tra tanti.    

Illustrerò alcuni esempi concreti della demenza degli adepti del "Pensiero Alternativo", tratti dalla mia esperienza diretta nel Web. Ogni loro asserzione è inficiata da tutta una serie di gravi fallacie logiche. Bisogna parlare di "asserzione",  perché "ragionamento" è una parola grossa, essendo ogni parola uscita dalla bocca di un complottista ben lontana dai princìpi elementari della razionalità. 

1) Non sequitur 
Se si trova un video falso sul terrorismo, ne consegue per i complottisti che il terrorismo non esiste ed è un falso. Una persona di buonsenso direbbe che quel video è falso, e la sua conclusione sarebbe giusto quella. Un complottista invece astrae dalla falsità di quel singolo video la falsità del fenomeno in esso descritto. Quindi se si trova un video falso sul cancro, il cancro non esiste. Uno dei dogmi che più si circolano è il seguente: "Se un bambino che è stato vaccinato è autistico, allora la vaccinazione provoca l'autismo". Che è come dire: "Se un bambino che gioca con l'orsacchiotto è autistico, allora gli orsacchiotti provocano l'autismo". Sarebbe troppo pretendere che questa mala genia possa distinguere un sillogismo valido da un paralogismo. 

2) Osservazione selettiva
Se tuttavia un video falso riguarda un dogma complottista, allora dalla sua falsità il complottista non dedurrà affatto l'inesistenza del fenomeno: dirà che si tratta di un "false flag", di un depistaggio, di una fabbricazione architettata dal Sistema (ossia dai Rothschild, dagli Illuminati, dai Rettiliani, etc.) per gettare discredito. Così se prendessimo il filmato falso sul terrorismo e gli alterassimo la traccia audio, mettendo la parola "scie chimiche" dove c'era "terrorismo", lasciando inalterato tutto il resto, e mostrassimo il reperto ai fanatici fuffologi, la loro reazione sarebbe d'ira sfrenata.  

3) Inconsistenza delle prove addotte 
Un video contraffatto e insostanziale è sufficiente come prova a ogni complottista. Così qualche anno fa mi è stato mostrato un video stupidissimo prodotto nel Mid West, in cui si vedevano queste tre cose: uno sceriffo corpulento e rimbambito, un paio di automobili sfregiate da un vandalo con un temperino, un moccioso biondiccio che aveva disegnato un grosso lucertolone verde e bipede. Se un tribunale accettasse simili prove in un caso di omicidio, chiunque potrebbe essere dichiarato colpevole.
Allo stesso modo si deve trattare il video sui mirabolanti motori del fuffologo Dottor R., sedicente "ricercatore indipendente" inglese: io nel video vedevo soltanto dei blocchi metallici avvolti nella stagnola da cui si levavano esili esalazioni di vapore biancastro. Per un complottista quella era invece una prova autoevidente. "Funziona!", esclamava in preda alle convulsioni e agli sputacchi. Ma funziona cosa?! 

4) Assenza di consequenzialità
Ad ogni minima obiezione, il complottista non risponde con argomenti. Non abbozza neppure l'ombra di un ragionamento. Risponde inviando un quantitativo impressionante di link a siti di fuffologia pura ed applicata, come se queste fossero prove inconfutabili, incontrovertibili e di per se stesse evidenti dei suoi sproloqui. Lo schema fisso è questo:
  a) Azione: critica del dogma complottista;
   
 b) Reazione: invio di pacchetti di link, già pronti per l'occasione; 
 c) Pretesa della conversione dell'interlocutore, come se le pagine dei siti complottisti avessero il potere di folgorare chiunque, di colpire e produrre una trasformazione, proprio come è accaduto a San Paolo sulla via di Damasco.

5) Completa perdita del senso della realtà
Per illustrare il rapporto che i complottisti hanno coi dati di fatto nudi e crudi, basterà riportare il caso dei motori a combustibili alternativi. A causa di alcuni provocatori (Grillo, Fo Jr. et alteri), si diffuse anni fa l'idea superstiziosa secondo cui ogni motore a scoppio potrebbe essere alimentato anche col semplice olio d'oliva. Secondo questi guru, il combustibile ideale per qualsiasi automobile sarebbe l'olio per friggere i calamari. Conseguenza: migliaia di persone, anche laureate in discipline scientifiche (ricordo una mia ex collega ingegnere), fecero incetta di tale olio da frittura nei supermercati, immettendolo tal quale nel serbatoio della loro automobile e causando danni immani al motore. Anni dopo, l'idea dell'olio per friggere i calamari si ripresentò negli ambienti complottisti. Ricordo che uno di questi infelici riteneva che in caso di blackout globale e di cessazione delle forniture di petrolio, sarebbe stato in grado di far funzionare la sua macchina rifornendosi al supermercato con l'olio da frittura. Ho cercato di dirgli che tale olio per poter essere usato come carburante necessita di un trattamento chimico industriale chiamato "esterificazione". Niente da fare. Nemmeno gli sfiorava la mente l'idea che nessun supermercato sarebbe in grado di assicurare una fornitura sufficiente a muovere anche una sola auto. Nemmeno gli sfiorava l'idea che in caso di crollo tecnologico gli stessi supermercati sarebbero devastati e saccheggiati, e non potrebbe sussistere nel caos alcuna rete di rifornimento. Qualcuno dirà che riporto il caso di un soggetto estremo. Tuttavia si vedono moltissime persone, all'apparenza ragionevoli, che credono fermamente di poter sopravvivere al tracollo della società coltivandosi un orticello, senza tener conto che in tali condizioni il loro misero appezzamento sarebbe calpestato dalle folle sconvolte dal panico - e loro stessi diverrebbero preda di improvvisati cannibali.

6) Creduloneria e scetticismo estremo
Nella compagine del "Pensiero Alternativo" coesistono modi di vedere le cose che sono paradossali e tra loro contraddittori.
Quando si parla di salute e di alimentazione, ecco che i complottisti sono pronti a credere a qualsiasi cosa purché non sia la medicina figlia della Scienza. Se qualcuno dicesse loro che mangiare la merda fa bene e cura tutte le malattie, ci crederebbero subito. Si annoverano infiniti casi di persone andate in rovina per aver prestato fede alle baggianate di qualche ciarlatano che pretende di curare il cancro con una serie di rimedi che vanno dall'acqua fresca al bicarbonato.
Quando si parla di politica e d'informazione, ecco che subentra uno scetticismo ferreo. Così non è raro imbattersi in gente che crede fermamente nella natura irreale e simulata degli attentati terroristici, delle guerre in corso e persino delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. In un telegiornale dicono che c'è stato un incidente nucleare? Allora per questi dementi il cesio-137 e lo stronzio-90 sono innocui, anzi, fanno bene! 

Le opinioni dei complottisti sono eterodirette, proprio come i movimenti di un burattino si devono al puparo. Le loro affermazioni incredibilmente stupide sono come la programmazione di un robot: li condizionano totalmente. Essi non possono uscire da schemi ben precisi, così come una vespa continuerà a cercare sempre nello stesso punto la preda che le è stata sottratta. Non se ne trova uno, neppure uno, che sia capace di un pensiero proprio. Eppure molti si definiscono "risvegliati", pensano di aver avuto l'Illuminazione. Ne ricordo uno che urlava: "Sveglia! Sveglia! Sveglia! La causa prima del cancro è il latte!" 

Un tempo per gente che proferiva proposizioni oggi assai popolari c'era il manicomio, o nei casi più benigni il compatimento. Negli anni che furono girava per le vie di Milano un lunatico in bicicletta che cercava di convincere i passanti che la Terra è piatta. Raccoglieva soltanto irrisione e scherno, come un babbuino che avesse mostrato le chiappe. Nel frattempo le cose sono cambiate. Un po' di droga e di spazzatura online, ed ecco che la Terra piatta diventa un meme contagioso. Molti considerano la fede nella Terra piatta un'opinione come tante altre. In questi giorni di umanità terminale, in nome di un malinteso principio di libertà di parola e del relativismo cognitivo, diventa uno scandalo anche affermare che un triangolo non può avere più di un angolo retto o che un quadrilatero deve per necessità avere quattro lati. Su questo humus funesto sono così cresciuti funghi incredibilmente maligni, peggiori dell'Amanita phalloides, le cui spore contaminano l'aria e trasmettono la morte.

2 commenti:

SIMONA ha detto...

Che dire... triste realtà. Che poco altro da aggiungere :-(

Antares666 ha detto...

Benvenuta in questo spazio!