sabato 8 luglio 2017

NOTE SUL LAVORO DI RATCLIFFE

Robert R. Ratcliffe (Tokyo University of Foreign Studies) è autore del lavoro On calculating the reliability of the comparative method at long and medium distances: Afroasiatic Comparative Lexica as a test case, in cui in sostanza esprime un forte scetticismo sul metodo comparativo e sulla possibilità di ricostruire protolingue affidabili quando si vuole risalire a grandi profondità temporali. Questo studio può essere consultato e scaricato gratuitamente al seguente url: 


Traduco un estratto che mi sembra particolarmente significativo: 

"L'alto grado di contraddizione e di incompatibilità tra due lessici comparativi dell'Afroasiatico prodotti indipendentemente (Ehret 1995, Orel e Stolbova 1995) mette in dubbio l'affidabilità del metodo comparativo a grandi profondità di tempo. La discrepanza ha potuto sorgere soltanto perché una o entrambe le fonti contengono un grande numero di paralleli spuri o casuali. Questo articolo documenta per la prima volta la discrepanza tra i due lessici comparativi, quindi cerca di spiegarla. La proposta centrale è quella di far andare la valutazione della ricostruzione proposta oltre le valutazioni qualitative di singoli insiemi di parenti proposti, e di incorporare strumenti quantitativi per valutare il grado probabile di paralleli casuali nella ricostruzione nel suo insieme."

Lo studio di Ehret e quello di Orel - Stolbova prendono in considerazione diversi rami della famiglia linguistica afroasiatica (nota anche come camito-semitica): l'egiziano antico, il berbero, il semitico, il cuscitico e il ciadico. Mentre ci sono protoforme ricostruite in modo ottimo, riguardanti concetti del lessico di base (come "acqua", "morire", etc.), in moltissimi casi, specie nel sistema verbale, si rilevano difficoltà immani. 

Ricostruzione della protoforma *maaw "morire" (lavoro di Ehret)

Semitico: *mwt (Arabo mwt
Egiziano: mwt, mt
Ciadico: *mətə (Ngizm mət)
Cuscitico (orientale): *umaawə, *-am-w(t) 

Ricostruzione della protoforma *mawut, *mu:t "morire" (lavoro di Orel - Stolbova)

Semitico: *mVt (Arabo mwt
Berbero: *mt, mwt (Cabilo emmet)
Ciadico (occidentale, orientale): *mawut (Hausa
    mutu)
Cuscitico (orientale): *mut (Rendille amut)

Il problema è che i lessici comparativi in questione sono stati prodotti con una metodologia top-down, mentre andrebbero prodotti con una metodologia bottom-up indipendentemente per ogni singolo ramo, risalendo poi alle protoforme comuni all'intera famiglia afroasiatica. Se non si fondano in modo solido le ricostruzioni di ogni singolo ramo, si fallisce di certo. Il punto è che negli studiosi che si occupano di queste ricostruzioni si insinua spesso lo spettro del paleocomparativismo. Autori diversi trovano corrispondenza diverse senza aver posto solide corrispondenze regolari tra fonemi, ricostruendo così protoforme incompatibili.

Che hanno fatto questi studiosi? Hanno preso una vasta collezione di lingue, evidenziando a lume di naso radici simili e classificandole per la loro somigianza - in modo spesso erroneo e basandosi su assonanze. Quindi hanno ricostruito le ipotetiche protoforme. Hanno poi usato queste protoforme spesso fallaci per far luce sui dettagli del sottobosco di forme delle singole lingue che avrebbero invece dovuto essere la base della ricostruzione dal basso all'alto. In altre parole, hanno postulato le protoforme saltando tutti i necessari passaggi di verifica, evitando di procedere dall'ignoto al noto per piccoli ma sicuri passi.

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