mercoledì 15 marzo 2023


IL PROFUMO

Titolo originale: Das Parfum. Die Geschichte eines Mörders
Autore: Patrick Süskind
1a ed. originale: 1985 
1a ed. italiana: 1988
Paese di pubblicazione: Germania 
Tipologia narrativa: Romanzo
Genere: Horror, mistero 
Tematiche: Cannibalismo, serial killer  
Lingua originale: Tedesco
Ambientazione: Francia, XVIII secolo (1738 - 1767):  
  Parigi,
  Montpellier,
  Grasse,  
  Plomb du Cantal    
Protagonisti: Jean-Baptiste Grenouille 
Altri personaggi: Giuseppe Baldini, Madame Gaillard,
    Marchese de la Taillade-Espinasse, Antoine Richis,
    Laure Richis, Madame Arnulfi, Dominique Druot 
Editore italiano: TEA, TEADUE, Longanesi 
Traduttore: Giovanna Agabio 
Codice ISBN (1988): 9788850213979
Codice ISBN (1992): 8878193526 
Codice ISBN (2007): 9788850215157
Titoli in altre lingue: 
   Francese: Le Parfum: histoire d'un meurtrier
   Inglese: Perfume: The Story of a Murderer 
   Olandese: Het parfum 
   Svedese: Parfymen – berättelsen om en mördare 
   Basco: Perfumea. Hiltzaile baten historia 
   Spagnolo: El perfume: historia de un asesino 
   Catalano: El perfum: Història d'un assassí 
   Portoghese: O Perfume 
   Polacco: Pachnidło: Historia pewnego mordercy 
   Russo: Парфюмер 
   Lituano: Kvepalai: vieno žudiko istorija 
   Greco: Το άρωμα 
   Turco: Koku 
   Cinese: 香水 
   Giapponese: 香水 ある人殺しの物語

Incipit: 

"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell'oblio non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio della storia che non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."

Trama: 

Prima parte:

Parigi. Anno del Signore 1738. Un bambino appena nato viene abbandonato. Sua madre subisce processo per un precedente infanticidio ed è condannata a morte. L'orfano viene chiamato Jean-Baptiste Grenouille ("grenouille" significa "rana"). Dato in affido, si rivela un bambino difficile, tetro e solitario. Viene quindi mandato come apprendista presso un conciatore locale. All'insaputa degli altri, Grenouille ha un olfatto straordinario, che gli conferisce un'incredibile capacità di distinguere gli odori più sottili da complesse miscele, anche a grandi distanze.
Un giorno, dopo aver memorizzato quasi tutti gli odori della città, Grenouille viene sorpreso da una traccia unica. Ne scopre la fonte: una giovane vergine. Affascinato dal suo profumo e convinto di doverlo possedere solo lui, la strangola. Rimane con il suo corpo finché l'odore non lo abbandona. 
Volendo approfondire le sue conoscenze olfattive, diventa apprendista di uno dei migliori profumieri della città, l'anziano Giuseppe Baldini, che ha gestito un'attività di successo grazie a due profumi: uno regalatogli da un parente e uno acquistato da un agente di viaggio. Baldini alla fine si ritrova sempre più surclassato dai profumieri rivali e pensa di tornare a vivere in Italia con la moglie. Tuttavia, Grenouille si dimostra un prodigio copiando e migliorando il profumo di un rivale nel laboratorio di Baldini. Il profumiere gli offre un apprendistato e gli insegna le tecniche di base della profumeria. Vende al contempo le nuove magistrali formule di Grenouille come proprie, risollevando la sua reputazione in declino. Baldini alla fine rivela a Grenouille che esistono tecniche diverse dalla distillazione, che possono essere utilizzate per preservare una gamma più ampia di odori, tecniche che si possono apprendere solo nel cuore dell'arte profumiera, nella regione di Grasse, in Costa Azzurra. Poco dopo, Grenouille decide di lasciare Parigi e Baldini muore nel crollo del suo negozio nella Senna.

Seconda parte: 

Durante il suo viaggio verso Grasse, Grenouille attraversa la campagna e prova sempre più disgusto per l'odore umano. Evitando la civiltà, si trasferisce in una grotta all'interno del Plomb du Cantal, sopravvivendo grazie alla scarsa vegetazione e alla fauna selvatica della montagna. Tuttavia, la sua pace finisce quando, dopo sette anni, si rende conto di non possedere alcun odore. Viaggiando a Montpellier, inventata di essere stato rapito e segregato in una grotta per giustificare il suo aspetto emaciato. Crea un finto odore corporeo con materiali di uso quotidiano, scoprendo che il suo nuovo "travestimento olfattivo" inganna le persone, fruttandogli l'accettazione da parte della società che prima lo emarginava. 
A Montpellier, ottiene il patrocinio del Marchese de la Taillade-Espinasse, Signore di Pierrefort, che lo usa per pubblicizzare la sua teoria pseudoscientifica sull'influenza delle "energie fluidiche" sulla vitalità umana. Grenouille produce profumi che distorcono con successo la propria percezione pubblica, trasformandolo da un miserabile cavernicolo in un patrizio pulito e colto, contribuendo a far guadagnare un'enorme popolarità alla teoria del Marchese. Vedendo quanto facilmente l'umanità possa essere ingannata da un semplice profumo, l'odio di Grenouille si trasforma in disprezzo. Si rende conto che è nella sua capacità di creare profumi descritti come "sovrumani" e "angelici" che influenzeranno in modo senza precedenti il ​​modo in cui gli altri lo percepiscono.

Terza parte: 

A Grasse, Grenouille scopre una giovane donna di nome Laure il cui profumo ha lo stesso fascino della ragazza che ha ucciso in precedenza. Determinato a preservarlo, Grenouille inizia a lavorare come apprendista in un laboratorio e inizia a imparare a conservare gli odori tramite l'enfleurage, determinato a uccidere Laure ed estrarne l'odore. Nel frattempo, uccide altre 24 giovani donne, per esercitarsi a conservare gli odori umani e usarli come base per il profumo che creerà con l'odore di Laure. 
Il padre di Laure, temendo che la figlia venga uccisa, cerca di farla fuggire. Tuttavia Grenouille li segue e uccide anche Laure. Nonostante la sua attenta cura dei dettagli, la polizia riesce a risalire fino a lui. A questo punto i capelli e gli abiti delle sue precedenti vittime vengono tutti rinvenuti nella sua baita vicino a Grasse. Catturato in breve tempo, viene condannato a morte.
Durante il tragitto verso l'esecuzione nella piazza del paese, Grenouille indossa il nuovo profumo che ha creato con le sue vittime. Gli effluvi suscitano immediatamente ammirazione e adorazione tra la folla di spettatori: sebbene le prove della sua colpevolezza siano schiaccianti, gli abitanti del paese gli si affezionano a tal punto da essere convinti dell'innocenza che ora trasuda. Così il magistrato ribalta il verdetto del tribunale e  libera il condannato; persino il padre di Laure è incantato dal nuovo profumo e vorrebbe addirittura adottare l'assassino come suo figlio. Presto la folla è così sopraffatta dalla lussuria e dall'emozione che l'intera città partecipa a un'orgia di massa di cui nessuno parla in seguito e che pochi riescono a ricordare chiaramente. Il magistrato riapre le indagini sugli omicidi, attribuendoli al collega di Grenouille, il corriere Dominique Druot, che viene torturato per ottenere una falsa confessione e impiccato senza cerimonia. In seguito all'esecuzione, la vita torna alla normalità a Grasse. 

Quarta parte: 

L'effetto del profumo conferma a Grenouille l'odio verso le persone, soprattutto perché si rende conto che ora lo adorano. Nemmeno questo controllo assoluto gli dà soddisfazione. Decide di tornare a Parigi, con l'intenzione di morire lì, e dopo un lungo viaggio finisce al mercato del pesce dove è nato. Si versa addosso la bottiglia di profumo che ha creato: le persone sono così attratte da lui che sono costrette a impossessarsi del suo corpo, finendo per farlo a pezzi e mangiarlo. La folla, imbarazzata dalle proprie azioni cannibaliche, che ammette di aver compiuto un "atto d'amore".

Recensione: 
Senza dubbio Il profumo è tra i più grandi capolavori della letteratura tedesca del XX secolo. Il suo successo è stato mondiale. Tradotto in 40 lingue, è diventato un bestseller da 20 milioni di copie.  
Lo stile del romanzo fonde fantasia e finzione con informazioni fattuali. Si sovrappongono due linee narrative distinguibili: l'elemento fantastico, quasi fiabesco, è veicolato dall'olfatto soprannaturale di Grenouille, mentre le circostanze socio-storiche della trama costituiscono l'elemento realistico, con le loro descrizioni naturalistiche dell'ambiente, della produzione di profumi e degli omicidi. Il linguaggio evoca immagini sensoriali vivide, quasi febbrili: collega tutte le attività cognitive con il senso dell'olfatto, ingigantito, rappresentato dal modo in cui il protagonista percepisce il mondo esterno. 
Grenouille è un personaggio monomaniacale. La mania che lo domina è dovuta al suo genio. Il suo genio, a sua volta, è di natura maniacale. Grenouille non può fare a meno di "seguire sempre il suo naso". Sembra che il suo innato e preponderante senso dell'olfatto abbia ostacolato lo sviluppo di tutti gli altri sensi, rendendoli addirittura superflui, fino a provocarne l'atrofia.
Jean-Baptiste Grenouille è autistico. Da un lato, il linguaggio comune non gli basta più per ciò che egli percepisce olfattivamente, dall’altro, il mondo al di là di esso, caratterizzato da astrazioni "soprattutto di natura etica e morale", gli è e gli rimane estraneo per tutta la vita, dal punto di vista concettuale e di conseguenza anche da quello linguistico. 
Jean-Baptiste Grenouille è uno psicopatico. Non possiede la benché minima traccia di empatia. Per lui sopprimere una ragazza è un atto irrilevante, come se fosse una lucertola o un insetto. Tutto questo ricorda in qualche modo l'allucinante storia di un santo che da giovane aveva ucciso e sventrato una donna incinta soltanto per la curiosità di vedere cosa ci fosse dentro (se la memoria non mi fallisce, tale perla dell'agiografia è stata riportata da Emil Cioran). 
Chiunque sia giunto fin qui nella lettura di queste mie note, è pronto ad immergersi in un mondo che ai moderni parrebbe allucinante, in cui tutto puzza, in cui tutti puzzano. Persino il Re puzza, come un animale selvaggio. Persino la Regina puzza, come una capra vecchia. Detto questo, auguro a tutti buona immersione nelle feci e nella sozzura del XVIII secolo! 

Una Bibbia cannibalica! 

Armin Meiwes, il Cannibale di Rotenburg, era particolarmente fissato con il romanzo di Süskind, che considerava un vero e proprio testo sacro dell'antropofagia. Aveva tratto proprio da questa fonte l'ossessione del cannibalismo come "atto d'amore", che viveva in modo assoluto, totalizzante. Riporto a questo punto una sintesi dell'accaduto, da me redatta anni fa. 

"L'uomo di Rotenburg ha agito in modo singolare, adescando un passivo masochista in sommo grado che si eccitava alla sola idea di essere stuprato, macellato e mangiato. Descritto come omosessuale coprofago, proclive ai piaceri della prostituzione, afflitto da turbe psichiche ed avvezzo all'automacerazione fisica (fonte: Wikipedia), questo infelice si chiamava Bernd Jürgen Brandes ed era entrato in contatto con il cannibale rispondendo ad un annuncio pubblicato su una bacheca virtuale. “Spero che mi troverai gustoso”, aveva scritto Brandes a Meiwes, o almeno, questo è stato riportato in seguito dai mass media. Il carnefice ha avuto così l'occasione, incontrata la sua vittima ad un appuntamento, di soddisfare al contempo tutte le sue pulsioni, sessuali, sadiche e culinarie: ha fatto sesso sfrenato con lui, quindi lo ha evirato mentre era in erezione e gli ha messo in bocca i genitali recisi dopo averli fatti saltare in padella nell'olio incandescente, facendoglieli mangiare in quella che può essere descritta soltanto come celebrazione di un'eucarestia satanica. Poi gli ha portato una manciata di barbiturici e una bottiglia di whisky, mentre il sangue colava dalla ferita uranica che era stata aperta in mezzo alle gambe. Il passivo aveva ingoiato senza indugio i sonniferi bevendo il distillato fino a perdere conoscenza. Constatata la sua morte in seguito a quest'ultimo rito di un'occulta religione demoniaca, Meiwes aveva iniziato a macellare il corpo, ottenendo così l'occorrente per una serie di banchetti tiestei. Quando infine è stato scoperto ed arrestato, è sorto un grave problema per le autorità: un reato specifico di cannibalismo non era compreso nel codice penale, al massimo chi si cibava di un morto avrebbe potuto essere imputato di vilipendio a cadavere. Condannato in primo grado ad otto anni per omicidio preterintenzionale, il cannibale di Rotenburg in seguito è stato destinato all'ergastolo, l'accusa essendogli stata commutata in omicidio volontario."  

Pseudoscienza del XVIII secolo

La pseudoscienza non è una cosa moderna come in genere si crede: esisteva già secoli addietro. In estrema sintesi, il Marchese de la Taillade-Espinasse crede che il suolo sia la sorgente della morte. Ogni malattia e decadenza, così come l'esito finale dell'esistenza, secondo la sua teoria ha come causa proprio la vicinanza fisica con la terra. Per contro, allontanandosi dalla terra e vivendo in alta quota, ad esempio sulla sommità di una montagna, si previene la malattia e si ritarda la morte. Anche la dieta ha grande importanza per il Marchese: se i tartufi sono pestilenziali, visto che crescono nel terriccio, mentre la carne dei piccioni ha l'effetto di un elisir di lunga vita! A tal punto arriva il delirio da attribuire particolari virtù al ragù ottenuto da anatre catturate in volo e al grano coltivato in alta quota. Volendo sperimentare in prima persona la validità della sua architettura pseudoscientifica, il Marchese de la Taillade-Espinasse, poco dopo la scomparsa di Grenouille, si inoltra in una regione impervia per vivere da eremita sul Pic du Canigou. Il progetto del nobiluomo si scontra con la durezza estrema della realtà, così la morte giunge rapidamente a ghermirlo. 

Etimologia del cognome Grenouille

L'origine ultima del cognome Grenouille è dal latino rānucula "ranocchia", "piccola rana", diventato in francese antico renoillegrenoille, quindi in francese medio renouille, grenouille. La consonante iniziale g- è di origine espressiva, non etimologica. Si noti il cambiamento della pronuncia nel corso dei secoli. Il francese antico (g)renoille rima con l'italiano moglie. La pronuncia moderna del francese grenouille è /gʁe'nuj/.
La parola originale latina rāna "rana" ha dato invece origine al francese raine, ormai obsoleto e usato soltanto in Louisiana. 

Possibile ispirazione del nome 

Il nome del protagonista potrebbe essere stato ispirato al profumiere francese Paul Grenouille. Nel 1879, in seguito all'apertura di una profumeria di lusso, cambiò il suo cognome in Grenoville, probabilmente per evitare il pubblico dileggio: all'epoca esistevano moltissimi bulli pestilenziali che si attaccavano anche a queste cose. 

Possibile ispirazione del modus operandi 

Secondo alcuni, la storia vera del serial killer spagnolo Manuel Blanco Romasanta (Esgos, 1809 - Ceuta, 1863), noto anche come "Uomo del Sego" o "Uomo-lupo di Allariz che uccise una decina di donne e bambini, vendette i loro vestiti ed estrasse il loro grasso corporeo per produrre sapone, assomiglierebbe per certi versi ai metodi usati da Grenouille. Se devo essere sincero, non ci vedo molto in comune. Profondamente diverso era il movente: mentre il protagonista del romanzo di Süskind è mosso dal desiderio di eternare il profumo di certe donne, Rosamanta era convinto di essere colpito da una maledizione che lo condannava alla licantropia e lo spingeva a uccidere. Questo dichiarò al giudice: "La prima volta che mi trasformai fu sui monti di Couso. Mi imbattei in due lupi dall'aspetto feroce. Caddi improvvisamente a terra e iniziai ad avere convulsioni, mi girai tre volte e pochi secondi dopo ero un lupo. Fui in giro a fare prede con gli altri due per cinque giorni, finché non tornai nel mio corpo, quello che vedete oggi davanti a voi, Vostro Onore. Gli altri due lupi vennero con me, e io li credevo anch'essi lupi, trasformati in forma umana. Erano di Valencia. Uno si chiamava Antonio e l'altro Don Genaro. Anche loro erano maledetti... attaccammo e mangiammo diverse persone perché eravamo affamati." Si è poi scoperto cosa ha innescato la monomania licantropica in Rosamanta: da giovane era stato perseguitato ferocemente dai bulli, che lo ritenevano "effeminato". Gratta un serial killer e troverai un adolescente fragile perseguitato dai bulli! 

Etimologia del cognome Arnulfi 

Dei cognomi che ricorrono nel romanzo, ho trovato particolarmente interessante Arnulfi, portato dalla datrice di lavoro di Grenouille. Deriva dal nome del capostipite, Arnulf (il suffisso -i è un genitivo latino fossilizzato). Ecco l'etimologia: 

Protogermanico: *Arnuwulfaz 
Significato: Lupo-Aquila 
   *arnuz "aquila" + *wulfaz "lupo" 

Duole vedere tante rovine dell'antico mondo germanico, abbandonate e prive di qualsiasi comprensione del significato da parte della popolazione di lingua romanza! 

L'adattamento cinematografico 

Tom Tykwer ha diretto Profumo - Storia di un assassino, uscito nel settembre 2006. Tra gli interpreti segnaliamo Ben Whishaw nel ruolo di Jean-Baptiste Grenouille, Dustin Hoffman nel ruolo di Giuseppe Baldini e Alan Rickman nel ruolo del sindaco Richis. Si erano interessati al soggetto anche registi del calibro di Martin Scorsese, Stanley Kubrick, Ridley Scott e Miloš Forman. Tuttavia Süskind concesse la liberatoria solo nel 2001 e nel frattempo tutti questi progetti erano già andati a monte. Si riporta un fatto notevole: nel 2006 Patrick Süskind non si presentò neanche alla prima del film di Tykwer, che provvederemo a recensire in un'altra occasione.

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