Titolo originale: Il processo agli ultimi Catari. Inquisitori,
confessori, storie
Autore: Elena Bonoldi Gattermayer
Editore: Jaca Book
Collana: Biblioteca di Cultura Medievale
Anno: 2011
Codice ISBN: 8816409843
Codice ISBN-13: 9788816409842
Pagine: 315
Prezzo: € 24,00
Descrizione:
"Sulla scena del tragico conflitto religioso scatenato dalla dottrina catara, fondata su una dualità, respinta da Roma come corrotta, all’inizio del XIV secolo, nell’estremo Sud francese, un piccolo gruppo di uomini e donne coraggiosi testimoniava di villaggio in villaggio in una pericolosa clandestinità la forza della «Eglesia de Deu», come essi la chiamavano."
"Convinti della validità della propria fede, quei cristiani dissidenti affronteranno processi, prigioni, roghi stabiliti da autorità civili ed ecclesiastiche decise a eliminare definitivamente il credo eretico da tutta l’Occitania. Qual era la loro dottrina, la loro fede, la loro esperienza?"
"Il processo agli ultimi catari ripercorre, attraverso i testi degli interrogatori, inediti in italiano, tratti con rigore dai documenti giacenti negli archivi vaticani, la difficile e aspra quotidianità di quegli uomini e quelle donne facendola rivivere non attraverso la stilizzazione del racconto storico o letterario, bensì attraverso le loro stesse parole, quelle che i protagonisti di questa strana e originale stagione della cristianità europea hanno lasciato alla storia in forma di confessioni."
"Dal materiale emerge, oltre che la profonda fede rivoluzionaria di quegli uomini e quelle donne, pronti a sacrificare se stessi, l’essenza stessa delle loro vite, a qualsiasi strato sociale appartenessero. Essi, pur abitando in una regione sottoposta a Parigi, conservavano con fierezza l’originalità della cultura occitanica, capace di trasformare il diritto romano in funzione del carattere della propria gente, nonchè di rappresentare, come poche altre terre nell’Europa di quei tempi, un esempio di convivenza religiosa e di libertà di pensiero uniche e all’avanguardia."
Recensione:
Un ottimo volume. Ricordo in particolare un brano che era una vivida descrizione del Purgatorio secondo le credenze di un villaggio convertito alla religione Catara all'epoca degli Autier, conservando però credenze anteriori, rielaborate in modo originalissimo e ben lontano dall'ortodossia della Chiesa di Roma. Secondo questi pastori e contadini, il Purgatorio sarebbe stato un mondo in tutto e per tutto uguale al nostro, con montagne, valli e paesi, abitati da umani che svolgevano le stesse attività svolte sulla Terra. Così c'erano chiese e curati che vi dicevano messa. Tanto per dare un'idea, avrebbe avuto senso dire: "Blarn è un paese che si trova nel Purgatorio, nella Valle di Belurnis, a occidente di Meilom". Oppure: "Come Bram e Lavaur si trovano sulla terra, in Linguadoca, così Blarn e Meilom si trovano in Purgatorio". Come in un avvincente libro fantasy. Probabilmente c'era soltanto una differenza: chi nasceva in questo Purgatorio, dopo esser morto sulla Terra, non invecchiava e non moriva come i mortali, durando nella sua dimora finché non veniva l'ora di essere accolto in Paradiso. Peire Autier ovviamente non credeva a queste favole e negava l'esistenza del Purgatorio, tuttavia era tollerante e non redarguiva i paesani. Non sono riuscito a trovare da nessun'altra parte quanto narrato vividamente dall'autrice, Elena Bonoldi Gattermayer. Mi riprometto di approfondire l'argomento e di svilupparlo ulteriormente in un'occasione migliore.
Di recente sono stato alla Feltrinelli di Milano, Piazza del Duomo, e mi sono imbattuto in questo libro di estremo interesse. Con mio grande stupore, non era collocato nella sezione "Storia Medievale", come a rigor di logica ci si sarebbe potuti aspettare, e neppure in "Religione" o "Storia delle Religioni". Era invece in bella mostra nella sezione "Anticlericalismo". Mi sono subito chiesto come mai. Una collocazione anomala, che non ha nessun senso logico. Insieme a questo volume - peraltro edito da una casa editrice notoriamente legata a Comunione e Liberazione - ce ne erano moltissimi altri, che spaziavano da Giordano Bruno alla Casta del Vaticano, più altri ancora del tipo "Il libro che la vostra Chiesa non vi farebbe mai leggere", "Il libro che Gesù Cristo non vi farebbe mai leggere", "Il libro che Dio non vi farebbe mai leggere", "Il libro che il Vaticano non vi farebbe mai leggere", e via discorrendo. Tutti colati con lo stampino. Ho così deciso di comprare il libro alla Hoepli, che almeno lo pone tra i testi di Storia del Medioevo, anche se in mezzo a un certo numero di volumi che trattano di streghe, spettri, vampiri e lupi mannari. A volte mi sembra che l'ironia del Creatore Malvagio sia pervasiva e sottile.
Non posso fare a meno di notare questo: la Chiesa Romana agì in modo profondamente diverso contro i Buoni Uomini e contro Bruno, Galilei e altri. Nel primo caso, fece di tutto per sradicare la Vera Chiesa di Dio, nel secondo agì contro singoli individui. Il primo crimine è contro lo Spirito ed è infinitamente più grave del secondo. La società materialista sorvola sulla persecuzione e sull'assassinio dei Buoni Uomini, mentre eleva a simbolo le persecuzioni di Bruno e di Galilei. Strumentalizza ogni cosa: usa i Martiri della Chiesa di Dio come arma per le sue battaglie politiche, e poi ha orrore anche di un singolo Credente del Catarismo quando lo incontra. Questo infatti mi dicono ogni volta che si imbattono in me: che sono un folle, che dovrei andare dallo psichiatra, e via discorrendo. Eppure porto avanti e diffondo quelle stesse idee che diffondeva Peire Autier - pur essendo io indegno e privo del Battesimo di Spirito.
Ora, invito tutti a notare come la descrizione fatta dalla Jaca Book non sia affatto negativa, ma anzi elogi i Buoni Uomini per la loro Fede e la purezza della loro vita. A questo contrappongo le invettive dei Demoatei, che mi vorrebbero rinchiudere in manicomio e sottoporre a trattamento psichiatrico per il solo fatto di essere un fiero avversario del materialismo.
Per finire, parafrasando il Professor Francesco Zambon, sarebbe tempo di considerare il Catarismo come una delle grandi religioni d'ispirazione cristiana, senza dubbio tra le espressioni più pure e intransigenti della spiritualità medioevale.
(Il Volto Oscuro della Storia, 1 aprile 2011)
A distanza di tanti anni, mi sono trovato in stato di paranoia, non ricordando più se poi il volume della Bonoldi Gattermayer lo avessi davvero comprato. Ho cercato dappertutto in casa, ma non ho trovato il volume. Mi sono venuti "falsi ricordi" che mi hanno ancor più confuso, provocandomi paranoie peggiori. Ho poi concluso che non avevo effettuato l'acquisto, pur avendone l'intenzione, altrimenti avrei sicuramente scritto e pubblicato un post sulla credenza sincretista nel Purgatorio, così peculiare.

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